MARIO TOSATTI
Cronaca

Veneto, nel Nord-est smistamento di traffico internazionale di droga

Una complessa rete criminale collegava l’Italia con diversi Paesi esteri: 21 misure cautelari e 4 arresti. Coinvolte Venezia, Padova e Vicenza

Alcuni dei siti produttivi di Marijuana sequestrati

Alcuni dei siti produttivi di Marijuana sequestrati

Veneto, 22 marzo 2023 – Con l’operazione Express 2018 sgominato un traffico internazionale di stupefacenti che collegava l’Italia con diversi paesi esteri.

Sono state eseguite ieri, ma rese note oggi, numerose 21 misure cautelari e 4 arresti a carico di cittadini cinesi presunti responsabili, a vario titolo, di traffico internazionale di sostanze stupefacenti frutto di una prolungata attività d’indagine avviata nel 2018 e delegata dalla Procura distrettuale di Venezia ai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Ferrara, in Emilia Romagna, coadiuvati dai colleghi dei comandi provinciali di Padova, Vicenza, in Veneto, e Prato, in Toscana.

L’indagine ha evidenziato gravi elementi probatori nei confronti della criminalità cinese, che normalmente predilige altre attività illecite, la quale risulterebbe coinvolta nel traffico di stupefacenti, anche su larga scala.

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Il nord-est sito di smistamento

L’attività ha avuto avvio nel 2018, quando i carabinieri del nucleo investigativo di Ferrara, hanno intercettato due sospetti durante un controllo del territorio, trovandoli in possesso di Mdma, la metanfetamina nota come ecstasy, e marijuana. Immediati accertamenti, avviati su delega dell’autorità giudiziaria veneziana al fine di verificare l’esistenza di un più diffuso modus operanti, hanno quindi permesso agli investigatori di evidenziare un ingente traffico che coinvolgeva siti di produzione (principalmente in Spagna), siti di smistamento (nel nord-est d’Italia, dove esistevano anche siti produttivi) e siti di destinazione (Olanda, Regno Unito, ma anche in Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti). Le attività da quanto emerso in sede investigativa, sarebbero state organizzate con precisa ripartizione di ruoli e responsabilità, suddividendosi a compartimenti stagni, i compiti direttivi, logistici e di supervisione delle spedizioni. Le indagini, particolarmente complesse, sono state condotte ricorrendo sia a metodi investigativi classici, sia mediante l’utilizzo di moderne tecnologie volte a disarticolare le sofisticate metodologie criminali adottate dagli indagati. Al termine di queste indagini è stato sequestrato un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. Nel dettaglio 353 chili di infiorescenze di cannabis, 19 kg di hashish, 15 kg di cristalli grezzi di Mdma (ecstasy), 2 kg di ketamina, 4 kg di semi di cannabis e 5374 piante.

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