Treviso, 17 dicembre 2024 - Rientra da un viaggio in Congo e muore. È un nuovo “caso sospetto di febbre emorragica” quello accaduto ieri in provincia di Treviso. La vittima - deceduta nella serata del 16 dicembre - è un uomo di 55 anni di Trevignano che era tornato a casa di recente da un viaggio nell’Africa centrale, dove è in atto una vera e propria epidemia.
“Sono in corso gli accertamenti diagnostici, che consentiranno di fare luce sull'eziologia della malattia, in collaborazione con l'Istituto Comprensivo 'Lazzaro Spallanzani' di Roma”, fa sapere la Regione Veneto in una nota. Il Ministero della sanità del Congo sulle centinaia di morti sospette: “Mistero risolto: è una forma grave di malaria”. Casi sospetti anche in Campania.
Morte sospetta a Treviso
La segnalazione arriva dal Servizio Igiene Sanità Pubblica dell'Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana di Treviso e sono in corso accertamenti diagnostici con l'Istituto Spallanzani di Roma per risalire alle origini dell'infezione. In attesa dei risultati degli esami effettuati sul 55enne, nel Trevigiano sono state comunque attivate tempestivamente le misure di sanità pubblica previste per questi casi. Si tratta di una rigorosa procedura per contenere eventuali contagi, regole concordate dal Ministero della Salute, l'Istituto Spallanzani e l'Istituto Superiore di Sanità.
“È stato attivato il protocollo previsto – spiegano dalla direzione di prevenzione della Regione del Veneto – disponendo anche l'isolamento fiduciario domiciliare per l'unico contatto noto e avviando la relativa sorveglianza sanitaria”.
Il Ministero della Salute: “Nessun contatto con i sanitari”
"In riferimento al caso della persona di Treviso deceduta di ritorno da un viaggio in Congo nella capitale Kinshasa e a nord lungo il fiume Congo, si rappresenta che dalle prime informazioni raccolte dalla Aulss 2 Veneto, il paziente non avrebbe avuto alcun contatto con personale sanitario né si sarebbe mai recato in ospedale dall’insorgenza dei sintomi fino al loro peggioramento. Non risulta che abbia seguito alcuna terapia farmacologica". Così in una nota congiunta Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità fanno "il punto della situazione". "Sono in corso gli accertamenti da parte dell’Istituto Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani e dell’Istituto Superiore di Sanità. La Regione Veneto, come da protocollo, ha già attivato in forma precauzionale le necessarie misure di sorveglianza sanitaria". "Si ricorda che i precedenti casi di pazienti provenienti dal Congo (regione di Kinshasa), uno ricoverato all’ospedale di Lucca e l`altro presso l`azienda ospedaliera di Cosenza, sono guariti e sono stati dimessi", concludono Ministero della Salute e Iss.
Il Congo: “Mistero risolto: è una forma grave di malaria”
Il ministero della Sanità della Repubblica Democratica del Congo ha dichiarato oggi che la malattia precedentemente non identificata e che circola nella regione di Panzi è "una forma grave di malaria”. Lo riferisce l'agenzia Reuters sul suo sito. Le autorità locali hanno affermato che la malattia aveva ucciso 143 persone nella provincia sudoccidentale di Kwango a novembre.
“Il mistero è finalmente stato risolto. Si tratta di un caso di malaria grave, sotto forma di malattia respiratoria, indebolito dalla malnutrizione", ha affermato in un comunicato il ministero della Sanità.