Treviso, genitori bloccano la proiezione del film su omofobia e bullismo. Il sindaco: “Occasione persa”

Polemica su una scuola media trevigiana, a scatenare la reazione delle famiglie è stato ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’, presentato alla Festa del Cinema di Roma. Il leghista Mario Conte: “Evitare di confrontarsi su questi argomenti non credo sia la soluzione”

19th Rome International Film Fest

Il cast del film con la regista Margherita Ferri alla Festa del Cinema di Roma

Treviso, 27 ottobre 2024 - Genitori di una scuola media bloccano la proiezione del film su bullismo e omofobia: la città si risveglia sotto una pioggia di polemiche. Il sindaco Conte: “La proiezione ci sarà”. Ma la preside assicura: “È solo rinviata, prima il film dovrà essere visionato dagli insegnanti”.

Sotto la bufera è finita una scuola media di Treviso. A scatenare la presa di posizione delle famiglie è stato il film ‘Il ragazzo dai pantaloni rosa’ con Claudia Pandolfi, ispirato alla storia vera del 15enne Andrea Spezzacatena, suicidatosi nel novembre del 2012. La pellicola è stata appena presentata alla Festa del cinema di Roma.

Cosa è successo a Treviso

La proiezione del film era prevista per il 4 novembre al cinema Eden, con tanto di collegamento in streaming con la regista Margherita Ferri e la mamma del ragazzo che ha ispirato la storia, Teresa Manes. Il figlio Andrea era stato bullizzato dai compagni perché i suoi pantaloni rossi, per un errore di lavaggio, erano diventati rosa. Non ha retto alle pressioni e si è tolto la vita. 

Alcune famiglie hanno però chiesto alla dirigente di evitare la partecipazione dei ragazzi alla visione della pellicola che, anche in un'anteprima alle scuole a Roma ha ricevuto fischi e insulti, suscitando l'indignazione del ministro Valditara. E così l’insegnante che ha organizzato il tutto ha dovuto annullare i 157 posti prenotati.

Il sindaco: “Occasione persa”

“Persa un'occasione di approfondire e conoscere meglio temi che sono vere piaghe della nostra società”, commenta il sindaco leghista Mario Conte, che annuncia di volerlo presto proiettare. “Evitare di confrontarsi su questi argomenti - ha affermato Conte - non credo sia la soluzione. Omofobia, depressione, suicidi sono, ahimè, molto attuali nella società. Dispiace quello che è successo a Treviso, ma preoccupano anche le reazioni omofobe di Roma: due situazioni che devono far riflettere tutta la nostra comunità”.