Venezia, 21 giugno 2022 – Siccità in aumento, il Veneto dichiara lo stato grave pericolosità per gli incendi boschivi. Sotto stretta sorveglianza le zone più a rischio, che sono le province di Padova, Rovigo, Verona e Vicenza. Off limit a fuochi e barbecue vicino a boschi, cespugli, zone alberate. “Questa situazione viene risolta solo con le precipitazioni”, commenta il governatore Luca Zaia, che due mesi fa ha chiesto al Governo di riconoscere lo stato di emergenza siccità per il Veneto.
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È nella provincia di Verona che si fa sentire maggiormente l'emergenza: 40 Comuni hanno adottato il razionamento idrico. Anche il fiume Po mostra segni di sofferenza e l'Adige e il Piave sono ai livelli negativi di guardia. Precipitazioni inferiori del 40% rispetto al 2021.
Sommario:
- L’allerta incendi: cosa fare
- Quando lo stato di emergenza?
- Zaia: “Presto un decalogo sul consumo dell’acqua”
L’allerta incendi: cosa fare
Viste le condizioni meteo-climatiche e della vegetazione nelle aree critiche, la protezione civile della Regione Veneto ha dichiarato lo stato di pericolosità. “Sono pertanto vietate tutte le operazioni che possono creare pericolo o possibilità di incendio in aree boscate, cespugliate o arborate fino ad una distanza di 100 metri”.
Quando lo stato di emergenza?
Il governatore Luca Zaia chiede lo stato di emergenza per fare fronte alla siccità che in Veneto sta andando avanti da mesi. “Lo Stato d'emergenza è fondamentale – dice Zaia – perché così si entra in uno status giuridico che prevede una serie di procedure specifiche. Sono stato il primo a farne richiesta due mesi fa, ora vedo che i colleghi si sono allineati. In questa fase più acuta è necessario che venga riconosciuto”. Lo ha detto stamani il presidente del Veneto in merito ai possibili provvedimenti del Governo per risolvere il problema della siccità.
Zaia: “Presto un decalogo sul consumo dell’acqua”
“Questa situazione viene risolta solo con le precipitazioni”, ha aggiunto Zaia, che ha spiegato come non ci sia all'orizzonte un'ordinanza regionale, semmai “una serie di indicazioni, una sorta di decalogo sul consumo responsabile dell'acqua. Ora il meteo ci fa ben sperare, mi auguro solo che l'arrivo della pioggia non porti bombe d'acqua e magagne a cui dover far fronte”.
Zaia è tornato anche a ribadire l'importanza di rinegoziare il Pnrr “per far fronte alle emergenze idrica, alimentare e energetica. L'articolo 21 ci consente di farlo, piuttosto che utilizzare i fondi per andare a cromare i guardrail – ha concluso – forse è più sensato investire una parte delle risorse in azioni sostenibili forti”.