Vicenza, 20 gennaio 2024 – Cariche della polizia e scontri con i manifestanti pro-Palestina oggi a Vicenza. Gli attivisti dei ‘Centri Sociali del Nord Est’ hanno tentato di sfondare il cordone di sicurezza sul retro della Fiera dell’Oro. Volti coperti, petardi e spranghe contro la polizia in assetto antisommossa.
Sono cinque gli attivisti denunciati e undici gli agenti feriti. La Digos sta acquisendo i filmati e non si escludono altre denunce nei prossimi giorni. La Russa: “Nessuna tolleranza è ammissibile”. La protesta è scattata contro la presenza di un padiglione targato Israele. “Gravissimo episodio di intolleranza e antisemitismo”, ha commentato il presidente dell’Associazione Ottobre, Stefano Parisi.
Segui la diretta
"Il mio pensiero va innanzitutto ai dieci poliziotti feriti, quelli dall'altra parte sono gli ultimi nazisti rossi, chi odia Israele odia la libertà, la democrazia, la pace, peraltro a una settimana dalla giornata della memoria. Quei deficienti che volevano interrompere una fiera a Vicenza perché c'era un padiglione israeliano, non erano solo antisemiti, ma deficienti, violenti spero che passino qualche mese in carcere per rinfrescarsi le idee", ha detto, ospite a Stasera Italia su Rete 4, il vicepremier e ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.
Le conseguenze più serie, si apprende, sono state riportate da 4 poliziotti, uno dei quali raggiunto da una bomba carta. Altir 6-7 agenti hanno riportato contusioni lievi o problemi agli occhi.
“Gli scontri di Vicenza sono il frutto di una situazione inaccettabile: non si può più tollerare che un manipolo di criminali travestiti da pacifisti agisca con il chiaro intento di creare disordini e aggredire gli agenti di Polizia”. Lo dichiara il segretario generale del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese. “È stato chiaro fin da subito – osserva Pianese - che questi personaggi facinorosi e violenti fossero scesi in piazza con la sola intenzione di dar luogo a una vera e propria guerriglia urbana”.
“Oltre a esprimere tutta la nostra solidarietà ai colleghi della Questura di Vicenza e dei Reparti mobili, dunque, non possiamo far altro che sottolineare quanto questi movimenti nella maggior parte dei casi si organizzano non per manifestare un ideale, ma alla spasmodica e continua ricerca dello scontro con chi rappresenta lo Stato, mettendo seriamente a rischio l'incolumità non solo dei poliziotti ma anche di tutti i cittadini”, aggiunge. “A prescindere da come la si pensa in merito a una determinata questione – conclude – la violenza non può mai essere considerata legittima. Ecco perché auspichiamo che la classe politica, in maniera trasversale, prenda le distanze da chi aggredisce i poliziotti: nessun alibi per loro”.
Parala di “gravi manifestazioni d'intolleranza da parte di soggetti che alimentano la cultura dell'odio e della violenza” il sottosegretario al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni, dopo i fatti di Vicenza. “Una cultura alla quale contrapponiamo quella della legalità – continua – e possiamo farlo proprio grazie al lavoro quotidiano delle nostre forze dell'ordine e di polizia. Terremo la guardia sempre alta e rimarremo sempre al fianco di donne e uomini in divisa che non si risparmiano per garantire la sicurezza nazionale''.
Non ci sono solo veneti tra i cinque manifestanti denunciati per gli scontri con le forze dell'ordine avvenuti questa mattina a Vicenza. Gli antagonisti hanno tentato di forzare il blocco della polizia che sbarrava loro l'accesso alla Fiera dell'Oro, aggredendo e lanciando fuochi d'artificio contro gli agenti. Varia la provenienza dei manifestanti denunciati: tra questi un vicentino, un bresciano, un teramano e un croato. Le indagini della Digos proseguiranno anche nei prossimi giorni con l'analisi dei filmati e non si esclude che possano esserci altre persone denunciate.
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nel pomeriggio ha telefonato al questore di Vicenza, Dario Sallustio, per manifestare la propria solidarietà agli agenti aggrediti da alcuni manifestanti durante lo svolgimento della fiera VicenzaOro.
Il titolare del Viminale ha chiesto aggiornamenti sulle condizioni degli agenti feriti e ha espresso al questore il proprio “apprezzamento per come le forze di polizia hanno saputo gestire ancora una volta, con la consueta professionalità, una situazione difficile, evitando guai peggiori e confermandosi presidio fondamentale di difesa della democrazia e della libertà”.
“L’Associazione SetteOttobre ritiene che i fatti accaduti a Vicenza costituiscano l’ennesimo gravissimo episodio di intolleranza ed antisemitismo che non deve essere sottovalutato. C’è una marea montante di odio contro gli ebrei e contro l’occidente che deve essere fermata senza ambiguità e opportunismi”. È la dura condanna arrivata da Stefano Parisi, presidente dell’Associazione SetteOttobre’, nata dopo gli attacchi di Hamas in Israele.
Parisi traccia un primo bilancio sulle violenze registrate dopo lo scoppio della guerra in Cisgiordania. “Come affermato in parlamento dal ministro dell’Interno Piantedosi, dal 7 ottobre in Italia si è registrato un netto incremento di episodi antiebraici: 135 su tutto il territorio nazionale fino al 31 dicembre: scritte sui muri, striscioni anti-Israele, cori durante cortei , danneggiamenti, imbrattamenti, insulti. Sono 42 le persone ritenute presunte responsabili di questi episodi che sono state deferite all'autorità giudiziaria”, dice il presidente.
“Di fronte a questi numeri e a fatti come quelli di Vicenza – aggiunge Parisi – chiediamo a tutte le forze politiche un segnale chiaro, senza più ambiguità, contro l’antisemitismo e le sue menzogne, per difendere il diritto di Israele all’autodifesa e alla tutela della propria sicurezza contro la barbarie di Hamas. Chi ha a cuore i valori e i principi della democrazia, del diritto, della giustizia, del rispetto dei diritti umani oggi non può che difendere Israele”.
Alcune migliaia di persone stanno prendendo parte al secondo corteo in programma oggi a Vicenza a sostegno della popolazione della Palestina. L'iniziativa è promossa dalla comunità palestinese del Veneto, con l'appoggio di Rifondazione Comunista. Rispetto alle tensioni e agli scontri della mattina tra polizia e centri sociali, non si registrano al momento problemi per l'ordine pubblico. L'imponente manifestazione è animata da slogan contro Israele e l'amministrazione americana, tra lo sventolio di bandiere palestinesi. Lungo il tragitto una cospicua presenza di forze dell'ordine, per prevenire eventuali incidenti. Tutto per ora si svolge pacificamente. La manifestazione si muove lungo Corso Felice, e non è previsto debba transitare nei pressi della Fiera, dove stamane sono avvenuti i disordini.
Sale a 10 il bilancio degli agenti feriti a seguito degli scontri avvenuti a Vicenza nel corso del corteo organizzato dai centri sociali. Si tratta di feriti lievi medicati perlopiù per escoriazioni e contusioni. Nove sono agenti dei Reparti Mobili impegnati nella gestione dell'ordine pubblico, mentre il decimo ferito è un funzionario della Digos di Venezia. Non si hanno, al momento, informazioni su feriti da parte dei manifestanti.
“Quel che è accaduto questa mattina a Vicenza indica quanti danni stiano producendo la criminalizzazione di Israele e la diffusione di pulsioni antisemite e antiebraiche verso cui è colpevole e inescusabile ogni forma di passività”. Lo ha scritto su X Piero Fassino, deputato del Partito Democratico.
“Trovo grave e ingiustificabile quanto avvenuto oggi a Vicenza. Nessuna tolleranza è ammissibile”. A dirlo è il presidente del Senato, Ignazio La Russa. “Manifestanti dei centri sociali hanno deviato il percorso del loro corteo – continua La Russa – per protestare contro la presenza di alcuni operatori di Israele alla Fiera Vicenza Oro venendo a contatto con le forze dell'ordine. La condanna per questi atti di violenza e antisemitismo deve essere netta e unanime. A Israele e agli agenti di polizia rimasti feriti giunga la vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica".
Sono cinque i manifestanti denunciati dopo gli scontri con la polizia di Stato a Vicenza. Si tratta di attivisti dei centri sociali arrivati in città per protestare contro la presenza alla fiera 'Vicenza Oro' del padiglione israeliano. I manifestanti hanno lanciato petardi e fumogeni contro le forze dell'ordine ed hanno tentato di cambiare percorso per raggiungere il centro fieristico. Al corteo organizzato dai centri sociali hanno preso parte, secondo quanto si è appreso, circa 7mila persone.
“Solidarietà incondizionata alle forze dell’ordine aggredite dalla violenta galassia dei centri sociali in queste ore a Vicenza. Ancora una volta la galassia anarchica svela il suo vero volto: violenza, delinquenza, antisemitismo, odio verso le divise”. È quanto dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia.
"Orgogliosi di aver aggravato le pene nel Dl Sicurezza per le aggressioni ai nostri uomini e donne in divisa. Basta impunità per gli annoiati figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari del nulla aggredendo le forze dell'ordine. Mi auguro che tutte le forze politiche condannino senza tentennamenti le violenze dei centri sociali e si schierino, senza se e senza ma, al fianco
delle divise", conclude il viceministro.
“Quando i manifestanti hanno preteso di avanzare nonostante l’alt delle forze di polizia è scoppiato il caos – dice Maurizio Ferrara, segretario regionale Fsp Veneto – e il lancio ad altezza d’uomo contro i colleghi di fuochi d’artificio infarciti di materiale ferroso ha provocato numerose ferite agli agenti, uno dei quali anche ustionato. È stata un’aggressione molto seria e si è reso necessario l’intervento con l’idrante per arginare i violenti. Alcune persone sono state fermate e portate in Questura e ora c’è da sperare che tutti i responsabili non se la cavino con poco o nulla come fosse stata una bravata, perché non sarebbe la prima volta”.
Sale a 9 il numero dei poliziotti feriti negli scontri di questa mattina a Vicenza. È il bilancio tracciato dal sindacato Fsp Polizia di Stato dopo la guerriglia avvenuta alla Fiera dell’Oro. “Aggressione preordinata e ordigni modificati con schegge metalliche. Attentato gravissimo”
“La manifestazione si è conclusa con nove colleghi feriti, di cui uno seriamente ustionato – dice Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato – e un attentato a ordine e sicurezza. Una manifestazione di assoluta violenza, con tanto di artifizi modificati e contenenti schegge metalliche, che dimostrano una chiara volontà di fare più male possibile e come in questo come in tanti altri casi ci si trovi di fronte a veri criminali organizzati”.
"Le forze dell’ordine italiane si dimostrano ancora un volta un baluardo di contrasto contro l’antisemitismo e di difesa delle libertà civili ed individuali. A loro dobbiamo tutti la nostra gratitudine”. Lo ha scritto oggi su X Alessandro Bertoldi, presidente di Alleanza per Israele.
“L'antisemitismo nel mondo sta degenerando – continua il tweet – e pensiamo cosa sarebbe potuto succedere oggi alla Fiera di Vicenza se non fossero intervenute tempestivamente le forze dell’ordine. La sicurezza delle istituzioni ebraiche nel nostro Paese, come quella dello Stato d'Israele in Medio Oriente, devono restare delle priorità assolute”.
“Arrivano purtroppo le prime immagini degli scontri tra gli esponenti dei centri sociali del Bocciodromo e le forze dell’ordine, con diversi agenti che risultano feriti”. Inizia così la condanna del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Vicenza, Silvio Giovine.
“Temevamo potesse accadere – continua – e purtroppo è accaduto. Una manifestazione che già dal suo annuncio evidenziava tutta la violenza, l’antisemitismo, il razzismo di queste persone che oggi, ricordiamolo, stanno manifestando contro la semplice presenza di espositori israeliani in fiera. È il momento di dire basta! Questa gentaglia, questi teppisti, questi delinquenti devono essere assicurati alla giustizia e soprattutto, cacciati da uno spazio pubblico che il Comune dovrebbe invece affidare ad associazioni che hanno veramente a cuore Vicenza e i vicentini".
“L'antisemitismo violento sta rialzando la testa. Mancano pochi giorni al 27 gennaio, ci stiamo arrivando nel modo peggiore. A furia di guardare e stare zitti, poi finisce così. Guai alla politica che deve avere coraggio per difendere i suoi cittadini dall'odio, dall'intolleranza". Così Filippo Sensi, senatore del Pd, su twitter.
“Non esiste giustificazione alcuna per le scene che abbiamo visto questa mattina in strada dell'Arsenale. Il diritto di manifestare è sacro e tutelato dalla Costituzione, ma chi scende in piazza con i bastoni e il viso coperto va contro l'eredità dei padri costituenti che hanno voluto scrivere quell'articolo dopo gli anni più bui della storia del nostro Paese”. Sono parole di condanna quelle del sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, a commento degli scontri avvenuti stamane durante un corteo dei centri sociali.
“Non fa torto solamente – prosegue Possamai – a quelle righe della nostra Carta, ma fa anche male alla causa che dice di sostenere: è una contraddizione in termini chiedere la pace e il cessate il fuoco manifestando con violenza. Ottenendo tra l'altro l'effetto di allontanare ancora di più l'attenzione dal merito su quanto sta accadendo in Israele e in Palestina. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e quella della città agli agenti della Polizia di Stato rimasti feriti e contusi negli scontri di questa mattina, ed esprimere il mio ringraziamento alla prefettura, alla questura e alle forze dell'ordine per il lavoro di queste ore”, conclude il sindaco.
È ancora alta l'attenzione a Vicenza nella zona fiera dove si tiene VicenzaOro, dopo gli scontri avvenuti nella tarda mattinata di oggi tra Centri Sociali del Nord Est e polizia per una manifestazione contro gli operatori israeliani presenti nei locali dell'esposizione internazionale che attira ogni anno centinaia di visitatori.
Il corteo dei centri sociali ha deviato dal percorso stabilito portandosi in direzione del polo fieristico: da lì sono stati esplosi fumogeni e petardi che hanno fatto rispondere le forze dell'ordine in tenuta antisommossa con idranti per disperdere i manifestanti e una carica di alleggerimento. Gli scontri hanno fatto registrare dei contusi tra gli agenti. I manifestanti avevano cercato di forzare l'ingresso nei locali della fiera dal cancello dell'ingresso posteriore. La giornata di oggi a Vicenza era già partita nel segno della massima attenzione da parte delle forze dell'ordine proprio in vista del corteo di oggi, che però è stato anticipato dai centri sociali. Nel pomeriggio ci sarà la manifestazione più importante indetta dalla comunità palestinese.
Ci sono dei feriti negli scontri di Vicenza. Tra gli agenti contusi, uno è stato colpito da un grosso petardo. Gli scontri sono iniziati intorno a mezzogiorno, quando i manifestanti, deviando dal percorso programmato del corteo, ha tentato di farsi avanti verso i padiglioni della fiera, dopo aver tranciato la catena di un cancello dell'ingresso posteriore del quartiere espositivo.
Qui i manifestanti, con scudi e fumogeni, sono stati affrontati dagli agenti in assetto anti-sommossa. Sono partite alcune cariche, per alleggerire la pressione dei dimostranti, poi sono stati usati gli idranti per disperdere i facinorosi. Un'altra manifestazione nei pressi della Fiera è prevista nel pomeriggio, organizzata dalla comunità palestinese.
Scontri al corteo organizzato dai centri sociali per protestare contro la presenza di un padiglione di Israele alla fiera VicenzaOro. Il corteo, dove sventolavano diverse bandiere della Palestina, è partito dal parcheggio di via Rossi ai Ferrovieri e poi ha deviato dal percorso concordato.
Striscioni contro la presenza degli operatori arrivati da Israele tra i padiglioni della Fiera di Vicenza. Tra gli slogan, “Blocchiamo Israele” e “Stop Global War”. Ma anche “Free Palestine”. Il corteo dei manifestanti ha continuato ad avanzare nonostante il cordone di sicurezza con agenti dislocati nell’area del polo fieristico. Una donna ha indossato la fascia tricolore. Poi il lancio dei fumogeni e le cariche della polizia per spingere indietro il corteo.
La manifestazione è partita poco prima delle 11.20, sono circa 500 i partecipanti. Il corteo è partito da via Rossi e ha deviato dal percorso stabilito, cercando di avvicinarsi al quartiere fieristico. Qui c'è stato il contatto con le forze dell'ordine, in tenuta antisommossa, che hanno spinto indietro il corteo con una carica. C'è stato lancio di fumogeni e petardi da parte dei manifestanti, cui la polizia ha risposto con gli idranti. Quattro agenti sarebbero rimasti contusi.
Gli incidenti continuano nella zona intorno alla fiera. I manifestanti hanno sparato fuochi d'artificio in direzione delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa.
Fumogeni, urla e manganellate. La polizia ha effettuato diversi fermi tra i manifestanti dei centro sociali. Ci sarebbero diversi ferito tra gli attivisti e gli agenti.
Un gruppo di attivisti hanno sfondato il cordone della polizia in assetto antisommossa. È successo davanti all’ingresso principale di VicenzaOro, la più importante esposizione di preziosi a livello intenzionale. “Nessuno spazio per chi ha le mani sporche di sangue”, hanno urlato. E la polizia ha iniziato a caricare.