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Morte di Alex Marangon, si rafforza l'ipotesi della caduta: forse era in preda alle allucinazioni

Il 25enne sarebbe precipitato da un terrazzamento vicino all'abbazia di Vidor. La nuova pista investigativa emerge dopo i sopralluoghi della procura di Treviso

Alex Marangon, il 25enne di Marcon ritrovato senza vita su un isolotto a Ciano del Montello (Treviso)

Alex Marangon, il 25enne di Marcon (Venezia), scomparso il 30 giugno e ritrovato privo di vita due giorni dopo su un isolotto a Ciano del Montello (Treviso), in una foto tratta dal suo profilo Facebook. L'ombra del rito sciamanico, con l'assunzione di un decotto psichedelico a base di ayahuasca e fatto con diverse piante amazzoniche, aleggia sulla morte del 25enne. FACEBOOK/ ALEX MARANGON +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

Si rafforza l’ipotesi della caduta accidentale di Alex Marangon, in preda alle allucinazioni dovute all’assunzione di ayahuasca. È la nuova strada investigativa battuta dalla procura di Treviso sulla morte del 25enne di Marcon, prima scomparso e poi ritrovato morto due giorni dopo un ritiro sciamanico all’abbazia di Vidor, nel Trevigiano.

Secondo quanto emerge dall’ultimo sopralluogo degli inquirenti, le ricerche del ragazzo sarebbero scattate subito dopo la sua sparizione, ovvero la notte del 30 giugno, e non soltanto all’alba, quando è arrivata la telefonata di aiuto ai carabinieri. Il corpo senza vita è stato ritrovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco solo il 3 luglio su un isolotto sul greto del fiume Piave, qualche chilometro più a valle rispetto al luogo della scomparsa.

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