Omicidio di Vanessa Ballan, il sindaco di Riese: “Buon Natale al bambino che non verrà”. Venerdì i funerali

Una comunità “triste e ferita” quella del piccolo Comune del Trevigiano dove la 26enne incinta è stata uccisa a coltellate da Bujar Fandaj. “Verrà un tempo in cui le donne non dovranno aver paura” ha scritto questa mattina Matteo Guidolin. La procura ipotizza la premeditazione

Treviso, 24 dicembre 2023 – “Verrà un tempo in cui non saremo più sconvolti da tragedie enormi e senza senso. Verrà un tempo in cui le donne non dovranno aver paura, in cui gli uomini saranno uomini prima di maschi”. Sono dedicate al “bambino che non verrà” – il piccolo feto di 12 settimane che Vanessa Ballan portava in grembo al momento in cui è stata uccisa a coltellate dall’ex amante, Bujar Fandaj – gli auguri di Natale del sindaco di Riese Pio X, il piccolo Comune del Trevigiano dove è stata uccisa la 26enne al terzo mese di gravidanza.

I funerali si svolgeranno venerdì prossimo, 29 dicembre, a Castelfranco Veneto (Treviso). Le esequie sono state fissate nella cittadina trevigiana di cui è originaria la famiglia di Vanessa. La celebrazione si terrà alle ore 14.30. In quel giorno, per decisione del presidente Luca Zaia, verrà decretato il lutto regionale in tutto il Veneto. Il Comune di Castelfranco spegnerà le luminarie natalizie la sera prima delle esequie.

Vanessa Ballan con il marito Nicola Scapinello. Nel riquadro: Bujar Fandaj, arrestato per il femmincidio
Vanessa Ballan con il marito Nicola Scapinello. Nel riquadro: Bujar Fandaj, arrestato per il femmincidio

Il sindaco: “Buon Natale a te, piccolo"

“Buon Natale a te, piccolo, che la tua mamma ti culli tra le sue braccia lassù. Buon Natale a una Riese triste e ferita”. Finisce così la lunga poesia apparsa questa mattina sulla pagina social del Comune di Riese, firmata dal primo cittadino Matteo Guidolin.

“Verrà una società che accetterà le differenze – sottolinea il sindaco della cittadina trevigiana – e ascolterà le ragioni degli altri. Verrà un tempo in cui la rabbia e il risentimento saranno sostituite dall’amore, verrà un tempo in cui saremo pronti a vivere rispettando i più deboli. Verrà un momento in cui il noi verrà prima dell’io”.

Il gip: “Non è stato raptus”

Nell'ordinanza di fermo del 41enne Bujar Fandaj, arrestato per l’omicidio della 26enne di Riese,

il gip ha scritto che l’uomo non avrebbe avuto nessun raptus nell’accoltellare Vanessa con otto fendenti – sei coltellate erano profonde, tra cui quella che ha trafitto il cuore – ma avrebbe agito con premeditazione.

Che quel delitto fosse stato premeditato è un’ipotesi di cui ne è convinto anche il procuratore capo di Treviso, Marco Martani. Venti giorni prima dell’omicidio, il 41enne era già riuscito a entrare nella villetta – dove Veronica viveva con il marito Nicola Scapinello e il loro bambino di quattro anni – con un coltello in mamo. Il 19 dicembre, il giorno dell’omicidio, era arrivato in bicicletta per non lasciare tracce della targa del mezzo con cui, probabilmente, pensava di fuggire. Con sé aveva un borsone con il martello usato per sfondare la porta a vetri della villetta e due coltelli: uno è servito ad uccidere Vanessa ed è stato poi ritrovato dalla scientifica ancora insanguinato nel lavandino della casa teatro dell’orrore. E il giorno prima aveva acquistato una nuova sim per il cellulare.

Violenza: denunce in aumento

Dopo la morte della 22enne veneziana Giulia Cecchettin – anche lei accoltellata dall’ex fidanzato, Filippo Turetta – le donne si stanno facendo coraggio nel chiedere aiuto. Negli ultimi due mesi sono aumentate le denunce per maltrattamenti e stalking e, solo nel mese di novembre, le telefonate d'aiuto al 1522 sono state 14mila contro le 32mila arrivate in tutto il 2022. Sono 183 i fascicoli per maltrattamenti aperti tra novembre e dicembre dalle procure in Italia.