Olimpiadi 2026, il rebus della pista da bob. Salvini: “Deve essere a Cortina”. Scettico Malagò: “Spero in un miracolo all’italiana”

Zaia: “Sembra si vada verso la pista light a Cortina”. Zanella (Verdi): “Progetto non in linea con l’Agenda Olimpica”. Il ministro Abodi: “Sarà in Italia”

Cortina d’Ampezzo (Belluno), 16 dicembre 2023 – Resta un rebus ancora tutto da risolvere la questione della pista da bob necessaria per le gare delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, un nodo su cui continuano a rincorrersi da mesi numerose ipotesi ma senza raggiungere ancora nessuna soluzione concreta. Dopo l’iniziale bocciatura della sua realizzazione a Cortina d’Ampezzo, come era previsto in origine, l’ultima riunione del comitato organizzatore tenuta a Milano a inizio dicembre ha rinviato a gennaio 2024 la decisione definitiva tra l’uso di un impianto all’estero, a Innsbruck o Saint Moritz in particolare, ma con anche la proposta di Salt Lake City in America, oppure le soluzioni italiani di rimessa in funzione della pista piemontese di Cesana usata per Torino 2006 oppure un nuovo “progetto light” a Cortina.  

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Olimpiadi 2026, la pista da bob resta lontana: si propone anche Salt Lake City e torna Cortina con un “progetto light”

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Lavori alla pista da bob a Cortina (foto d'archivio)
Lavori alla pista da bob a Cortina (foto d'archivio)

Zaia: “Sembra si vada verso la pista light a Cortina”

“Mi sembra di capire che si va nella direzione di tentare quest'ultimo esperimento: mettere in cantiere e garantire una pista light, che avrà tutte le infrastrutture ma con finiture che non siano da reggia ma cose normali”. ha detto ieri il presidente del Veneto Luca Zaia sulla questione, ancora in sospeso, della pista di bob di Cortina.

Salvini: “Devono essere Olimpiadi italiane con la pista a Cortina”

“Come promesso in questi giorni abbiamo lavorato. Stiamo ascoltando i territori, da lunedì cominceremo anche informalmente a coinvolgere tutti: le Olimpiadi di Milano-Cortina devono essere le Olimpiadi italiane e la pista di bob, rispettando costi e tempi, dev'essere a Cortina”: lo ha detto ieri Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine dell'evento “L'Italia dei Sì 2023-2032” a Milano. “E su questo stiamo lavorando direttamente con il ministero senza spendere un euro in più e senza perdere ulteriore tempo. Quindi da lunedì tutti gli enti locali e le realtà del territorio, l'obiettivo è fare bene e fare in fretta, perché le Olimpiadi invernali 2026 sono un'occasione incredibile di sviluppo e di immagine per tutta Italia nel mondo. Ci sono i tempi per farlo? Assolutamente sì”.

Zanella (Verdi): “Progetto a Cortina non in linea con l’Agenda Olimpica”

“Procede come un robot, dicendo sempre le stesse cose, di cosa parla Salvini? La pista da bob a Cortina non si può fare e il problema non sono i tempi. Già le più importanti imprese del paese si sono tirate indietro, disertando le aste pubbliche e private, il progetto non è in linea con l'Agenda Olimpica: ma questo il ministro dovrebbe saperlo”. Ad affermarlo, in una nota, è Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. “Esiste un ordine del giorno della Camera sottoscritto alla unanimità che chiede alternative - dichiara - molti sindaci di quell'area ci ringraziano per questo. Dai territori, che il Ministro dice di voler sentire, non può venire che una sola voce: salvare Cortina d'Ampezzo da nuove imprese faraoniche, salvare le nostre montagne. Noi chiediamo che sia il Comitato Olimpico internazionale a prendere in mano la situazione”.

Malagò: “Spero in un miracolo italiano, ma non ci sono certezze”

"Ogni giorno leggo un sacco di dichiarazioni, di tutto di più, ma il Cio la decisione l'ha presa e non è che si è svegliato una mattina e ha puntato i piedi. Noi lo abbiamo reso partecipe di una decisione che ci è stata trasmessa perché non siamo noi i costruttori dell'opera ma quelli che devono riceverla. Da italiano, da uomo delle istituzioni, faccio il tifo perché venga fuori un miracolo all'italiana ma al momento non c'è nessun elemento certo”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò a Torino, a margine della cerimonia di apertura del Trofeo Coni winter 2023 tornando sulla vicenda della pista da bob, slittino e skeleton di Milano-Cortina. “Nel frattempo sono passati altri due mesi, dovevamo ricevere dei documenti e non sono arrivati, né da Cesana, né da Cortina - ha proseguito Malagò -. Ma lo dico con una malinconica serenità. Uno deve guardarsi attorno, anche geograficamente, e questo non viene visto come un problema ma anzi lo vedono come un attestato di serietà: da tanti anni pallacanestro, pallavolo e calcio giocano in più Paesi, in più Continenti”, ha concluso Malagò.

Il ministro Abodi: “La soluzione sarà italiana”

Ultimo a intervenire in ordine di tempo è il ministro per lo Sport, Andrea Abodi: “I miracoli non li fanno gli uomini o le donne. Dobbiamo trovare una soluzione a un problema reale e sono sono convinto che la troveremo e sarà italiana. Ci sono tante altre cose di Olimpiadi e Paralimpiadi che vanno bene e di cui vorrei che si parlasse. L'organizzazione prosegue e la promozione nelle scuole va bene”, ha detto il ministro a margine di Atreju parlando della pista da bob di Milano-Cortina. “La pista da bob sarà in Italia. Le soluzioni le stanno studiando Simico e la società del ministero delle infrastrutture. Bisogna solo avere pazienza ma la soluzione ci sarà entro gennaio”.