Morte di Davide Rebellin, condannato a 4 anni il camionista che travolse e uccise il ciclista

Mamma Brigida: “Ho perso mio figlio per sempre”. Il 64enne tedesco Wolfgang Rieke aveva chiesto il patteggiamento. L’incidente è accaduto nel 2022 a Montebello Vicentino, mentre il campione di ciclismo si stava allenando con la sua bici. Dopo l’urto, la fuga

Vicenza, 14 ottobre 2024 - È stato condannato a quattro anni di carcere per omicidio tradale aggravato dalla fuga e alla revoca della patente di guida il 64enne Wolfgang Rieke, l’autista del tir che ha travolto e ucciso il campione di ciclismo Davide Rebellin. Rieke attualmente si trova in Germania e dopo essere stato colpito da un ictus gli è stato consentito di tornare a casa in ragione delle gravi condizioni di salute.

“Siamo moderatamente soddisfatti, ma Davide non tornerà”, hanno commentato, attraverso un consulente, la madre di Rebellin, Brigida Gattere, e il fratello Carlo Rebellin, presenti oggi al tribunale a Vicenza all’ultima udienza del processo per omicidio stradale aggravato.

Subito dopo l’impatto – avvenuto nel novembre 2022 a Montebello Vicentino – il camionista era fuggito dal luogo dell'incidente, lasciando il ciclista per terra insieme alla sua bici. La vittima, che allora aveva 51 anni, si stava allenando in bicicletta per una gara, ma alla rotatoria della Fracanzana è stato falciato dal tir

La lettura della sentenza di condanna per Wolfgang Rieke al tribunale di Vicenza. A destra: il ciclista Davide Rebellin
La lettura della sentenza di condanna per Wolfgang Rieke al tribunale di Vicenza. A destra: il ciclista Davide Rebellin

Carlo Rebellin: “Moderatamente soddisfatti”

"Siamo moderatamente soddisfatti per l’entità della pena inflitta, considerate le leggi sull’omicidio stradale", ha spiegato il fratello Carlo Rebellin attraverso il consulente. Alla lettura della sentenza, oggi in aula c’era tutta la famiglia del campione scomparso. Oltre alla madre, presenti anche la nipote della vittima, Andrea Stella, figlia di un altro dei tre fratelli, Simone (il terzo è Stefano), accompagnati in aula dal loro legale, l’avvocato Davide Picco del foro di Vicenza, e da Alessio Rossato, consulente dello Studio3A-Valore che ha assistito la famiglia, nell’iter risarcitorio, chiuso da tempo.

“La procura di Vicenza ha svolto un importante lavoro e l’imputato ha fatto anche otto mesi di carcere, evento molto raro in queste circostanze”, ha aggiunto il fratello di Davide. "D’altra parte - ha concluso - anche se lo avessero condannato a dieci anni il dato di fatto è che Davide non ce l’avrebbe comunque restituito nessuno, non sarebbe tornato indietro". Ed è proprio questa l’unica, amara considerazione della mamma Brigida, che non è voluta entrare nel merito della sentenza, limitandosi a prendere dolorosamente atto che "mio figlio purtroppo l’ho perso per sempre, non c’è più".

La fuga del camionista

L’uomo era arrivato fino in Germania, poi era stato individuato e arrestato dai carabinieri di Vicenza con un mandato di cattura europeo. Gli investigatori lo avevano identificato grazie alle telecamere di sorveglianza installate vicino al luogo dell'incidente.

La vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna è costellata di stop improvvisi: non solo il processo è partito in ritardo a causa di un grave ictus che ha colpito Rieke mentre si trovava ai domiciliari, ma patteggiamento a tre anni e 11 mesi è stato respinto dal giudice per due volte prima della sentenza di primo grado di oggi, pronunciata a Vicenza. Il pm aveva chiesto una condanna a 5 anni.

La ricostruzione dell’incidente

Per la Procura di Vicenza, l'autotrasportatore tedesco, dopo aver investito Rebellin, è sceso dalla cabina avvicinandosi alla vittima e subito dopo ha ripreso posto nell'abitacolo si è allontanato, ma è stato fotografato da alcuni testimoni.

Un sopralluogo degli investigatori nell'azienda tedesca del camionista – la Duveneck, dove il tir era custodito – avevano appurato delle deformazioni nelle plastiche del veicolo in corrispondenza dell'urto con la bici e il corpo di Rebellin. In più, l'autoarticolato era stato lavato con un detergente acido nelle parti interessate dall'urto, dove probabilmente c'erano tracce di sangue. 

Chi era Davide Rebellin

Nato a San Bonifacio il 9 agosto 1971, Davide Rebellin è morto a soli 51 anni il 30 novembre 2022, falciato dal camionista tedesco a Montebello Vicentino, durante un allenamento in bicicletta.

Professionista dal 1992 al 2022, ha vinto un'edizione dell'Amstel Gold Race (nel 2004), tre della Freccia Vallone (nel 2004, 2007 e 2009) e una della Liegi-Bastogne-Liegi (nel 2004), oltre a una tappa al Giro d'Italia. Negli ultimi anni della sua lunga carriera, Rebellin aveva continuato a gareggiare a livello professionistico, seppur in squadre e in corse non di primissimo livello. L'incidente mortale è avvenuto il 30 novembre scorso sulla rotatoria della Fracanzana che conduce verso il parcheggio del ristorante ‘La Padana', a Montebello Vicentino.