Treviso, 15 settembre 2024 - Sono stati trovati i corpi di Susanna Recchia, 45 anni, scomparsa dalla casa di Miane (Treviso) da venerdì sera assieme alla figlia di tre anni. Il ritrovamento, come conferma l'assessore veneto alla Protezione civile Giampaolo Bottacin, è stato fatto in un isolotto del Fiume Piave a valle del ponte di Vidor (Treviso).
La scomparsa
La sera di venerdì, Recchia aveva inviato un messaggio all’ex compagno dicendo di passare intorno alle 8 per prendere la bambina. Gli ultimi a vedere la donna sono stati i vicini di casa. Avrebbe avuto 12 ore per allontanarsi da Miane a bordo della sua Wolkswagen Tiguan bianca. Nell’abitazione aveva lasciato una lettera d’addio, in cui descriveva il disagio che stava vivendo e il desiderio di farla finita. La polizia di Conegliano è stata immediatamente avvisata tramite una nota della prefettura di Treviso.
Il ritrovamento dei corpi
Nella serata di ieri, il veicolo è stato ritrovato in un parcheggio di Covolo di Pederobba, vicino al ponte di Vidor. I corpi erano poco lontano, abbracciati su un isolotto del Piave che ricade nel comune di Moriago della Battaglia. Sul posto stanno operando le forze dell'ordine, i volontari della Protezione civile e i Vigili del fuoco.
La ricostruzione
Secondo la ricostruzione, Recchia non si sarebbe gettata dal ponte, bensì si sarebbe fatta trascinare via dalla acque del fiume mentre stringeva a sé la figlia, da un punto a riva dal quale i cani molecolari hanno individuato le loro ultime tracce. Il tutto sarebbe successo già nella sera della scomparsa.
L’ipotesi di reato
Il procuratore Marco Martani ha annunciato che la procura trevigiana intende aprire un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio-suicidio. A suo avviso, la triste vicenda è “senza ombre e dal chiaro sviluppo”.
Un primo esame necroscopico permetterà adesso di valutare se sia necessaria un’autopsia sui due cadaveri. “E' evidente che la donna era vittima di quella che viene definita depressione maggiore – fa sapere Martani – una malattia psichica che spesso non dà avvisaglie o quanto meno è difficile da interpretare per i non esperti”.
Chi era Susanna Recchia
Susanna Recchia – di professione igienista dentale e mamma di altri due figli avuti da un’altra relazione – non avrebbe mai mostrato comportamenti che potessero lasciar pensare a questo tragico epilogo. Tuttavia, secondo quanto emerge dal racconto dell’ex compagno, la loro separazione sarebbe stata un brutto colpo per la donna, che avrebbe manifestato disagio e disorientamento. Oltre a una serie di difficoltà sentimentali nel passato, Recchia sarebbe rimasta anche pesantemente colpita dalla morte di una sua amica in un incidente stradale nel quale lei era alla guida del veicolo.
I vicini di casa la descrivono come una persona riservata e con pochissimi amici.
La “depressione maggiore” descritta dal procuratore Martani, spinge a “portare con sé quanti si amano” nell’estremo gesto, come fosse un “gesto protettivo”.
Le parole di Luca Zaia
“La peggiore delle ipotesi si è purtroppo avverata, riempiendoci di tristezza – ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – Nonostante il calare della notte i soccorritori non avevano mai interrotto le operazioni di ricerca nell'area circostante. Esprimo le mie condoglianze ai loro familiari e cari”.