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Misurina, l'istituto per bimbi asmatici diventa hotel di lusso? La Curia: "Nessuna asta"

L'appello di Mario Corona al Papa. Ex residenza estiva dei Savoia, l'ospedale bellunese è attivo da mezzo secolo. L'Opera Diocesana di Parma ha un milione di euro deficit, a fine anno potrebbe chiudere. E gli speculatori spingono per trasformarlo in albergo in vista delle Olimpiadi 2026.

L'Istituto Pio XII di Misurina, nel Bellunese

Belluno, 6 novembre 2022 – Non verrà venduto lo storico Istituto Pio XII di Misurina, da mezzo secolo punto di riferimento per generazioni di bambini asmatici e colonia estiva per bimbi di famiglia non abbienti. La struttura del Bellunese, che è di proprietà dell’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti di Parma, versa in situazioni difficili: rischia di chiudere per i costi di gestione ormai diventati insostenibili e un deficit che sfiora il milione di euro

Sono anni che le pressioni a vendere l’immobile sono alte e arrivano da fronti diverse. E ora, con le Olimpiadi Milano Cortina alle porte, la situazione si è complicata: gli speculatori vorrebbero trasformare l'ex residenza estiva dei Savoia in un albergo extralusso, con tanto di Spa e vista spettacolare. La posizione è invidiabile: a incastonato tra le montagne e le sponde del lago, si trova a 1.756 metri di altezza nel comprensorio di Cortina d’Ampezzo, la Regina delle Dolomiti per eccellenza.

L'Istituto Pio XII di Misurina, nel Bellunese
L'Istituto Pio XII di Misurina, nel Bellunese

Diventerà un albergo di lusso?

Affacciata sul lago di Misurina e con le cime delle Dolomiti alle spalle, la struttura è in una posizione a 5 stelle e per questo fa gola in vista delle Olimpiadi 2026: gli speculatori vorrebbero trasformare l’antica residenza estiva dei Savoia in un albergo di lusso. Senza un “piano B”, a fine anno la Curia di Parma chiuderà i battenti della struttura che versa in pessime condizioni economiche da almeno cinque anni. Nata negli anni Settanta, la “Casa di cura per la prevenzione e la cura dell’asma” ha iniziato l’attività con 30 posti letto e nel tempo ha più che triplicato la capienza.

La proposta è di convenzionare l’ospedale col sistema sanitario nazionale, ma la seduzione degli immobiliaristi non si placa. Non solo centro asmatico, la diocesi punta a coinvolgere degli imprenditori della sanità per ampliare le cure e allargare il campo ad altre patologie, come l’istituto sta già facendo coi bambini con sindrome dell’attenzione. La residenza è interessante: ci sono 100 posti letto dislocati su 7 piani. Ma il costo di gestione è alle stelle, con 700mila euro di spese annue che continuano a crescere e a fine anno potrebbero creare un milione di euro di deficit.

Corona: l'appello a Papa Francesco

L’istituto potrebbe chiudere al 31 dicembre, serve subito un’opzione alternativa alla carenza di pazienti: al momenti ci sarebbe soltanto un bambino all’interno della struttura per asmatici. Perfino lo scrittore friulano Mauro Corona ha lanciato un appello al Papa durante una puntata della trasmissione televisiva Cartabianca: “Aiutateci, potrebbe essere anche vostro figlio che ha bisogno di quell'ospedale”. La bufera infuria anche in rete: nelle ultime ore, i social si stanno riempiendo di richieste alla Regione Veneto, con l’assessora alla Sanità Manuela Lanzari che replica ai giornali locali: “La sosteniamo da anni, e siamo quasi i soli a farlo in Italia, ma i pazienti sono sempre di meno e i costi sono sempre più alti”.

La diocesi: "Nessun contatto con una casa d’aste”

Nelle scorse settimane, era circolata la notizia di una possibile trattativa economica per la vendita della colonia in vista delle Olimpiadi 2026, l’evento che rischia un effetto speculativo come successe a Milano con Expo 2015, quando molte strutture, tra cui anche una dei frati, vennero vendute a società immobiliari. Voci smentite dalla diocesi parmigiana.

“La volontà della diocesi di Parma è quella di mantenere, per quanto possibile, una destinazione sanitaria al servizio dei bambini asmatici dell'Istituto Pio XII di Misurina”. Lo sottolinea in una nota l'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti di Parma, ente proprietario dello storico istituto in provincia di Belluno, nel cuore delle Dolomiti venete.

Obiettivo: convenzione col Ssn

“L'Istituto rappresenta una risorsa unica a livello nazionale riconferma la speranza di ottenere il riconoscimento di Centro Unico di riferimento nazionale a cui i bambini asmatici di tutta Italia possano afferire senza limitazioni e con adeguata copertura dei costi in regime di convenzione con il sistema sanitario nazionale”, sottolinea Roberto Arduini, presidente dell'Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti, che smentisce anche qualsiasi contatto fra la diocesi di Parma “per la cessione dell'immobile in vista delle Olimpiadi invernali e, a maggior ragione, il conferimento di un incarico ad una casa d'aste per una vendita”. L'Opera Diocesana “ribadisce la volontà di utilizzare i beni presenti a Misurina per scopi in linea e coerenti con la dottrina sociale della Chiesa”.