Treviso, 08 maggio 2023 - Si tratterebbe di una truffa, oggetto ancora d’indagine preliminare, con contorni economici davvero ingenti, che sarebbe stata perpetrata da un’impresa trevigiana nata ad hoc per accedere ai crediti fiscali previsti per gli interventi di sistemazione esterna degli immobili. I finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, nell’ambito dell’indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi del bonus Facciate, hanno dato esecuzione a sequestri, delegati dall’autorità giudiziaria di Treviso. Nel dettaglio 8 milioni di euro di crediti d’imposta e circa 500 mila euro fra somme di denaro, immobili, macchine, quote societarie e motoveicoli nella disponibilità di uno dei responsabili dei reati d’ipotesi di truffa.
Già congelati 85 milioni di euro
Nell’ambito dello stesso fascicolo processuale, nei mesi scorsi il nucleo di polizia economico-finanziaria di Treviso aveva già sequestrato crediti fiscali per 85 milioni di euro, nonché beni e disponibilità liquide per oltre 2 milioni di euro. Nel complesso, quindi, finora sono stati assicurati al patrimonio pubblico oltre 93 milioni di euro fra crediti fiscali, disponibilità finanziarie, case, macchine, azioni societarie e altri beni illecitamente acquisiti. I reati per cui si procede, quindi, sono ipotesi di truffa e indebite percezioni a danno dello Stato, nonché riciclaggio e reimpiego in attività economiche dei proventi illeciti da parte del titolare di una ditta individuale neocostituita, che ha monetizzato, mediante cessione a un primario istituto di credito, crediti d’imposta relativi a lavori edilizi mai realizzati.