Matteo Politi, la “carriera” del chirurgo estetico con la terza media iniziata in una clinica di Verona e finita (arrestato) come inserviente

Ha iniziato a spacciarsi come medico nel 2009 usando l’identità di un vero dottore omonimo. Scoperto, è sparito dall’Italia fino a ricomparire nel 2018 nelle cliniche estetiche di Bucarest

Matteo Politi, un'immagine dal suo profilo Instagram con il titolo di "Dr."

Matteo Politi, un'immagine dal suo profilo Instagram con il titolo di "Dr."

Venezia, 23 agosto 2023 – Si è conclusa dopo quasi 15 anni la “carriera” da chirurgo estetico di Matteo Politi, veneziano di 43 anni con la terza media come titolo di studio, arrestato ieri a Marghera in esecuzione di un mandato europeo emesso dalla Romania per la condanna di truffa e falsificazione di documenti, in relazione all'esercizio abusivo della professione medica. Una vicenda tanto preoccupante, quanto incredibile perché Politi è riuscito a fingersi un medico per diversi anni e ha avuto centinaia di pazienti in Italia, come all’estero, operando in cliniche a Hong Kong e a Bucarest. 

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La clinica a Verona aperta nel 2009

Le prime tracce della carriera del “dottor” Politi risalgono al 2009, quando ha aperto a Verona una clinica estetica per fare soprattutto interventi come le iniezioni di botulino e acido ialuronico. Risalgono a quel periodo i contatti con una cooperativa con cui ha potuto avere accesso anche collaborazioni in alcuni ospedali nella zona di Verona, lavori che hanno previsto anche attività al pronto soccorso. In Italia Politi è riuscito a spacciarsi come esperto di medicina estetica in 6 strutture Usl di quattro regioni, finché nel 2010 è stato denunciato a Verona da una paziente che ha avuto problemi dopo un intervento eseguito da lui. Emerse così che Politi non solo non era un medico ma che non aveva nessun titolo di studio se non quelli della scuola dell’obbligo ed era riuscito a farsi credere un chirurgo estetico perché ha usato l’identità di un dottore vero residente in Puglia con il nome simile al suo e iscritto all’albo dei medici. Al processo il finto chirurgo veneziano patteggiò una condanna a 1 anno e 4 mesi con pena sospesa per falso e sostituzione di persona e poi fece perdere le sue tracce, almeno in Italia.

La “carriera” all’estero

Il “dottor” Politi ritorna all'attenzione della cronaca giudiziaria nel 2019 in Romania, paese in cui il medico con la licenza media si faceva chiamare Matthew Mode ma dove, come in Italia, non riuscì a convincere tutti delle sue abilità professionali ed è stato arrestato. Lo scorso marzo si è concluso il processo in Romania in cui Politi è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione e nel corso del dibattimento è stata ricostruita la sua “carriera” avviata nel 2018 in almeno 5 cliniche private di Bucarest. A sospettare del chirurgo Matthew Mode sono i colleghi romeni che al processo raccontano non solo di scarse capacità mediche ma anche della mancanza di semplici conoscenze basilari come quella di saper indossare in modo corretto i guanti in sala operatoria. Le testimonianze parlano della sua inadeguatezza anche in interventi molto facili come nel casdo di una sostituzione di una protesi al seno in cui aveva impiegato 4 ore invece che una. Politi è stato denunciato dai colleghi perché ha messo a rischio alcuni pazienti, nel 2019 è stato arrestato e, in attesa del processo, Politi ha avuto anche modo di farsi conoscere a Bucarest partecipando ad alcune trasmissioni televisive.  

La condanna e la fuga

Il processo in Romania ha condannato lo scorso marzo Matteo Politi a 3 anni e 4 mesi di reclusione per i reati di truffa e falsificazione di documenti per l'esercizio abusivo della professione medica, ma dopo la sentenza il finto dottore è riuscito a fuggire dalla Romania. Sui profili aperti su diversi social network Politi ha continuato a presentarsi con il titolo di “Dr.” e la descrizione di “Cosmetic and Aesthetic Medicine”, in alcuni degli ultimi post che ha pubblicato su Instagram Politi sembrava essere a Hong Kong, ma la realtà si è dimostrata un’altra e molto più vicina tanto che la sua latitanza è terminata a Marghera, nei luoghi dove tutta la finzione è nata. E stavolta il “dottor” Politi non è stato trovato dai carabinieri in una clinica ma in un albergo dove era stato da poco preso a lavorare come inserviente.