Belluno, 21 novembre 2022 – Era un’alpinista esperta, eppure quel ghiaccio invisibile – quello che in gergo viene chiamato verglas, il famigerato “ghiaccio nero” – l’ha tradita. Non è riuscita nemmeno a mettere i ramponi: la 26enne feltrina Mariacristina Masocco è scivolata in un tratto ghiacciato ed è precipitata per una cinquantina di metri. L'incidente è avvenuto ieri pomeriggio sulle Vette Feltrine,nel Bellunese, durante la discesa dal Comedon. Gli amici l’hanno sentita urlare prima di precipitare tra le rocce.
Stamattina il corpo è stato recuperato e riportato a valle. Viste le condizioni di ghiaccio e oscurità al momento del ritrovamento, non è stato possibile raggiungere la salma della ragazza nella serata di ieri: l’intervento sarebbe stato troppo pericoloso.
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L’incidente
Erano circa le 16 e la ragazza stava scendendo insieme a tre amici dalla Punta del Comedon, sopra la Val Canzoi, in comune di Cesiomaggiore. La ragazza – l’aspirante avvocata di Feltre – è scivolata all'improvviso su una lastra di “ghiaccio nero”. Gli amici hanno immediatamente dato l’allarme ai soccorsi, ma quando sono intervenuti gli operatori del Soccorso alpino hanno individuato il corpo a 2mila metri di quota, ma la situazione era disperata e non hanno potuto fare altro che decretare il decesso della ragazza.
Il recupero della salma
Dopo aver sbarcato, con un verricello di 20 metri, il tecnico di elisoccorso a circa 2milla metri di quota, poco più in basso del Passo del Comedon, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato a imbarcare due tecnici del Soccorso alpino di Feltre in supporto alle operazioni. Dopo essere scivolata dalla traccia delle creste nord, che stava percorrendo con tre amici – due ragazzi e una ragazza – la 26enne è ruzzolata a ovest tra le rocce per alcune decine di metri, finendo su una cengia ghiacciata. Una volta allestito un ancoraggio per portare a termine le manovre in sicurezza, i soccorritori hanno provveduto al recupero della salma, che è stata spostata utilizzando il verricello e poi trasportata all'obitorio dell’ospedale di Feltre.
Chi era Maria Cristina Masocco
Aveva 26 anni Mariacristina e viveva a Feltre – cittadina del Bellunese, nel cuore delle Dolimiti – insieme alla mamma Angela a una sorella più piccola, Francesca. Era orfana di padre da qualche anno. Sognava di fare l’avvocato, per questo aveva prima conseguito la laurea e poi iniziato la pratica in uno studio legale per poter sostenere l’esame di Stato. Era un’alpinista esperta: andava spesso in montagna a camminare e l’anno scorso aveva frequentato il corso rocciatori del Cai. Amava il “mondo del Palio”: provetta sbandieratrice per il Palio di Feltre e orgogliosa dei colori del Quartiere Port'Oria, la contrada dove abitava con la famiglia.
La 26enne era molto conosciuta a Feltre, non solo per la sua attività nella contrada, ma anche perché il papà Narciso – morto qualche anno fa per un infarto – è stato assessore e consigliere comunale di Feltre, oltre che presidente dell'Istituto Carenzoni di Feltre.
In lutto il “mondo del Palio”
Maria Cristina era attiva nell’Associazione Palio Città di Feltre, prendendo parte come sbandieratrice alla tradizionale rievocazione storica in costume. “È con il cuore triste e gonfio di dolore che l'Associazione Palio Città di Feltre ha appreso la notizia della tragica scomparsa di Mariacristina Masocco”, spiegano dall’Associazione. “Cresciuta nel mondo del Palio, Mariacristina è stata sbandieratrice prima del Gruppo Sbandieratori Città di Feltre e poi del Quartiere Port'Oria. Proprio nel quartiere dell'aquila bicipite, Maria Cristina aveva anche ricoperto, con grande spirito di servizio, diversi ruoli di responsabilità ed altri ancora era pronta a ricoprirn
La sindaca di Feltre: “Famiglia già duramente colpita”
“Un lutto profondo per tutta la comunità feltrina”. A commentare la scomparsa di Mariacristina Masocco è la sindaca di Feltre, Viviana Fusaro. La 26enne feltrina era molto conosciuta nella cittadina delle Dolomiti. “La notizia arrivata della tragica morte della giovane Maria Cristina Masocco – continua la sindaca – ci colpisce in maniera davvero profonda. Nessuna parola può lenire in queste ore la sofferenza intima della mamma, della sorella minore e degli amici, in una famiglia già duramente colpita in passato. Voglio esprimere loro la vicinanza sincera di tutta la comunità cittadina, che si unisce in un abbraccio al loro grandissimo dolore”. Sono queste le parole di cordoglio di Viviana Fusaro a seguito del tragico fatto “che segna profondamente un’altra giornata di grande tristezza e dolore per la città e tutti noi”.