Treviso, 14 agosto 2022 - La chiamano “la curva della morte”, la stessa dove questa notte sono morti quattro ragazzi, usciti di strada con un’utilitaria. Perchè nello stesso punto dove ieri notte, a Godega Sant'Urbano, nel Trevigiano, è finita la vita di quattri giovani amici tra i 18 e 19 anni, era accaduta una tragedia quasi identica 3 anni fa. Daniele De Re di Cordignano, Xhuliano Kellici, anch'egli di Cordignano di famiglia albanese, Daniele Ortolan di Orsago e Marco Da Re, di Caneva (Pordenone) sono i nomi delle quattro giovani vittime dell'incidente avvenuto sabato sera nella Marca. Erano maggiorenni da pochi mesi, tranne Marco che avrebbe compiuto 19 anni il prossimo novembre.
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Lo schianto di ieri notte non ha ancora una spiegazione ufficiale: la Polstrada di Treviso sta lavorando alla ricostruzione della dinamica. Che però sembra chiara: la Polo nera sulla quale viaggiavano i quattro amici, tre trevigiani ed un friulano, stava percorrendo via Cordignano, una strada di campagna che unisce i due paesi Cordignano e Godega Sant'Urbano, quando nell'affrontare una curva a sinistra, alla fine di un rettilineo, è sbandata, volando di lato e schiantandosi contro un platano. In seguito all'impatto con l'albero, l'utilitaria si è capovolta, arrestando la corsa in un piccolo canale di irrigazione. Le prime ipotesi propendono per un colpo di sonno del conducente.
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Sommario:
- Cosa è successo
- Forse un colpo di sonno
- Altro incidente tre anni fa
- Zaia: "Tragedia immane"
- Sindaco di Caneva: "Vicino alla famiglia di Marco"
- Il sindaco di Treviso: appello alla prudenza
Cosa è successo
Un botto fortissimo, alle 2.10 di notte, ha svegliato i residenti di due case vicine: una donna ha aperto la finestra, e ha scorto in lontananza le luci dei fari dell'auto, nel fossato, proiettate innaturalmente verso l'alto. I residenti hanno subito chiesto l'arrivo dei soccorsi. Sul posto sono arrivati in breve tempo i Vigili del Fuoco, con la Polstrada di Treviso, i medici del 118.
Con difficoltà i pompieri hanno estratto dalle lamiere dell'utilitaria i quattro ragazzi. Ma per loro non c'era più nulla da fare. È probabile che la violenza dello schianto ne abbia causato la morte all'istante. Quando la Polo è stata riportata in strada dai vigili, metà vettura non c'era praticamente più.
Quattro amici, giovanissimi, tutti di età compresa tra i 18 e i 19 anni, sono morti insieme la scorsa notte a cavallo tra sabato 13 e domenica 14 agosto a Godega Sant'Urbano (Treviso): la loro auto è finita fuori strada, per motivi che ora la polizia stradale dovrà ricostruire; un ipotesi è che il giodatore non sia riuscito a governare l'auto in una curva. Marco, residente a Caneva, avrebbe compiuto 19 anni a novembre. Stava facendo uno stage in un'azienda di Orsago (nel Trevigiano), come ha reso noto il sindaco, e ieri aveva raggiunto i suoi amici nel comune veneto, al confine con il Friuli Venezia Giulia. Marco aveva altri due fratelli, mentre il padre era morto due anni fa.
Forse un colpo di sonno
Tre delle vittime avevano 18 anni, la quarta avrebbe compiuto a novembre i 19. Chiunque di loro fosse alla guida, quindi, era un neo patentato. Le prime ipotesi propendono per un colpo di sonno del conducente. Non aveva piovuto; l'asfalto era asciutto. Il gruppo di amici aveva trascorso la serata in compagnia, e stava rientrando a casa. Sono stati i residenti della zona, svegliati dal boato, a chiamare i soccorsi. I quattro amici, che abitavano tutti in comuni del trevigiano, sarebbero deceduti all'istante.
Altro incidente tre anni fa
Nel marzo 2019, su via Cordignano, la stessa curva a sinistra, era volata fuori un'altra vettura con 3 ragazzi a bordo: solo uno di loro si era salvato, restando ferito; morti invece gli altri due, un 19enne e un 18enne, quest'ultimo spirato dopo 3 giorni di agonia in ospedale.
Tre anni fa capitò "all'albero precedente" vedersi schiantare contro una vettura con due giovani a bordo che morirono all'istante. Adesso, perciò, "valuteremo seriamente quali contromisure adottare". Così la sindaca di Godega Sant'Urbano (Treviso), Paola Guzzo, a poche ore dall'incidente mortale. "Nessuno tra loro abitava a Godega - aggiunge Guzzo - ma non per questo non sentiamo come nostra la tragedia, che colpisce oggi la comunità, ci stringiamo sinceramente al dolore delle famiglie".
In relazione al punto in cui il fatto è accaduto, la sindaca fa presente che si tratta di una strada di competenza comunale, dunque sulla quale è la sua amministrazione a poter intervenire con eventuali strumenti di dissuasione e aumento della sicurezza, la quale presenta una curva al termine di un lungo rettilineo.
"Se si arriva troppo veloci, come accadde due anni fa - prosegue la prima cittadina - è facile perdere il controllo. Rispetto all'episodio di oggi le cause ancora non le conosciamo, ma con il precedente ci sono evidenti rassomiglianze".
Zaia: "Tragedia immane"
“Ci troviamo di fronte ad una tragedia immane. La notizia ci lascia tutti sgomenti e ci colpisce al cuore come comunità. In questo momento drammatico per quattro famiglie ci stringiamo a loro con tutto il cordoglio per un evento così doloroso che coinvolge quattro giovani di 18 e 19 anni”, queste le parole commosse del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia nell’apprendere la notizia del grave incidente stradale in cui la notte scorsa, a Godega di Sant’Urbano (Treviso), hanno perso la vita quattro giovani, in seguito alla fuoriuscita di strada dell’auto sulla quale viaggiavano.
“Esprimo tutta la mia vicinanza ai familiari di questi ragazzi, ai loro cari, agli amici e a tutti coloro che a questi giovani hanno voluto bene”, conclude il governatore.
Sindaco di Caneva: "Vicino alla famiglia di Marco"
“La mamma di Marco è molto provata, ma non potrebbe essere diversamente se nel cuore della notte si ricevesse la notizia che il proprio figlio è morto improvvisamente”. Lo ha riferito il sindaco di Caneva, in provincia di Pordenone, Dino Salatin, che questa mattina ha incontrato la madre di Marco Da Re, morto nella notte assieme ad altri tre giovani in un incidente stradale avvenuto a Godega Sant'Urbano, nel Trevigiano.
“L'Amministrazione comunale è vicina alla famiglia e ho riferito loro che siamo a disposizione in caso di bisogno”, ha spiegato il primo cittadino. Marco, residente a Caneva, avrebbe compiuto 19 anni a novembre. Stava facendo uno stage in un'azienda di Orsago (nel Trevigiano), come ha reso noto il sindaco, e ieri aveva raggiunto i suoi amici nel comune veneto, al confine con il Friuli Venezia Giulia. Marco aveva altri due fratelli, mentre il padre era morto due anni fa.
“Ora rimane da chiarire la dinamica dell'incidente – ha concluso il sindaco –, alla madre ho cercato di fare coraggio, per quanto possibile, per andare avanti a fianco degli altri due figli”.
Il sindaco di Treviso: appello alla prudenza
"Una tragedia che lascia tutti senza parole. Gli appelli alla prudenza non bastano mai ma il valore della vita è davvero grandissimo e ce ne accorgiamo solo quando viene a mancare", commenta il sindaco di Treviso, Mario Conte. "Dimostriamoci comunità in questi momenti - aggiunge - stringendoci attorno al dolore delle famiglie e lavoriamo uniti per cercare di evitare che succedano tragedie come queste. Ora però è il tempo del silenzio, del rispetto e della preghiera".