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Chi è Giada Zanola, la mamma di 33 anni spinta giù dal cavalcavia sulla A4 a Vigonza: è omicidio

La donna, originaria del bresciano, aveva un figlio di tre anni. Il compagno è stato fermato per omicidio volontario: avrebbe ammesso il gesto

A sinistra, Giada Zanola in una foto pubblicata su Facebook. A destra, il cavalcavia da cui è stata buttata

A sinistra, Giada Zanola in una foto pubblicata su Facebook. A destra, il cavalcavia da cui è stata buttata

Si chiama Giada Zanola la mamma di 33 anni che mercoledì sarebbe stata buttata già dal cavalcavia che oltrepassa la A4 nei pressi di Vigonza, in provincia di Padova. All’inizio si pensava ad un suicidio, ma a poche ore dal ritrovamento del cadavere, il compagno della donna, Andrea Favero, di 34 anni, è stato fermato per omicidio volontario. Interrogato davanti al pubblico ministero, avrebbe ammesso di averla spinta dal ponte. Dopo la caduta, da un’altezza di 15 metri, la trentratreenne è stata travolta da un camion.

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Giada, di origini bresciane e residente in Veneto, è madre di un bambino di tre anni. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la coppia stava litigando nei pressi del ponte sull’autostrada, non distante dalla loro abitazione. È possibile che prima della caduta Giada abbia provato a difendersi: sul corpo del compagno gli investigatori avrebbero notato lividi ed escoriazioni riconducibili a pregressi episodi violenti o al tentativo della donna di divincolarsi.

Negli ultimi tempi, scrivono alcune testate locali, tra lei e il compagno pare ci fossero alcune tensioni. Su Facebook, Giada scriveva: “Chi mi vede esprime il desiderio di non vedermi più”. Centinaia i messaggi di cordoglio pubblicati sui social media dopo la notizia della morte. Un amico di Giada, Daniel Bolis ha scritto: “Non ho parole per descrivere quello che provo ora, non è giusto, non doveva finire così. Mi mancherai sorellina mia”.