Vicenza, 15 ottobre 2024 – Un vero terremoto negli uffici comunali di Montecchio Precalcino: i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza hanno sottoposto a sequestro, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Vicenza, disponibilità finanziarie per oltre 25mila euro a carico di due funzionari indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato, falso in atto pubblico e rivelazione di segreto d’ufficio.
I due, responsabili di settore, hanno rischiato anche l’interdizione dai pubblici uffici, richiesta dalla Procura della Repubblica di Vicenza, ma hanno rassegnato le dimissioni in prossimità del previsto interrogatorio di garanzia anticipato da parte del Giudice per le Indagini Preliminari.
False firme e incarichi illeciti
L’operazione, frutto di un'indagine approfondita avviata nel 2023 e coordinata dalla locale autorità giudiziaria, ha messo in luce l’illecito affidamento, a partire dal 2020, di quattro incarichi professionali a un geometra esterno, per un totale di 25.149,79 euro. Sebbene gli incarichi fossero formalmente assegnati al professionista, venivano in realtà eseguiti dai funzionari durante l’orario di lavoro, con falsificazione della firma del geometra. Il professionista è stato quindi denunciato a piede libero per concorso in truffa aggravata a danno dello stato. L’importo delle somme sottoposte a sequestro, complessivamente pari ad oltre 25mila euro corrisponde agli incarichi indebitamente assegnati e alla parte di stipendio guadagnato illecitamente mentre si occupavano delle loro attività private.
Il ‘furbetto del cartellino’
Le indagini condotte dagli investigatori del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza hanno anche rivelato che i due funzionari, con qualifiche professionali di architetto e geometra, svolgevano attività private durante l’orario di servizio, sottraendo tempo alle loro funzioni pubbliche. In due occasioni, uno di loro si è assentato durante l’orario di lavoro per gestire pratiche personali, attestando falsamente la propria presenza attraverso il sistema marcatempo.
La prova d’esame ‘falsata’
Inoltre, è emerso che, durante un concorso pubblico svolto nel 2023, i funzionari avrebbero rivelato indebitamente a una candidata, già collaboratrice dell’ufficio, gli argomenti della prova d’esame, permettendole di vincere il concorso e di ottenere un’assunzione a tempo pieno. La vincitrice è stata parimenti denunciata a piede libero per essersi avvalsa di notizie d’ufficio che dovevano rimanere segrete.