Roma, 7 gennaio 2025 – Il grande giorno è arrivato: domani mattina verrà firmato il protocollo di intesa della Fondazione Giulia Cecchettin per avviare “azioni concrete” nelle scuole per prevenire violenza sulle donne. Papà Gino incontrerà nuovamente il ministro Giuseppe Valditara a Roma. È la seconda volta in poco più di un mese: un primo colloquio era avvenuto il 4 dicembre, il giorno dopo la condanna all'ergastolo per Filippo Turetta. “È il principio della cooperazione verso obiettivi comuni”, aveva commentato il mese scorso Gino Cecchettin.
“Abbiamo un obiettivo comune che è quello di combattere la violenza contro le donne. Da questo punto di vista ci interessa lavorare concretamente, seriamente, il tema è troppo importante perché possa essere oggetto di strumentalizzazione di qualsiasi genere", aveva detto il ministro Valditara al termine del colloquio, che era durato circa un’ora.
La firma del protocollo
Si tratta di un passo avanti importante per la Fondazione Giulia Cecchettin, fondata proprio per portare nelle scuole una cultura nuova per dire basta ai femminicidi. Passata la bufera sulle parole del ministro Valditara sul tema della violenza, domani (mercoledì 8 gennaio) il padre di Giulia sarà in mattinata al ministero dell'Istruzione e del Merito per la firma del protocollo d'intesa con il ministro Giuseppe Valditara. Il progetto prevede azioni concrete per prevenire e combattere la violenza contro le donne.
Cecchettin: “Abbiamo stilato un’agenda”
“Ringrazio il ministro per aver diffuso nelle scuole la lettera dell'orazione funebre che scrissi per Giulia. Ci siamo trovati per parlare di un problema sociale esistente: dai femminicidi, alla violenza sulle donne al rispetto reciproco tra i sessi. Lavoreremo su questo, abbiamo stilato un protocollo, un'agenda da portare avanti assieme alla fondazione Giulia e al ministero e inizieremo a lavorare su questi punti per portarli tra i giovani e nelle scuole. Ringrazio ancora il ministro per questa opportunità".
Valditara: “Formazione dei docenti e peer tutoring”
“Vogliamo lavorare insieme, abbiamo stilato anche una serie di possibili interventi: innanzitutto un protocollo fra la fondazione Cecchettin e il ministero - aveva affermato il ministro dopo la sentenza - per individuare delle azioni comuni che passino fra l'altro anche dalla formazione dei docenti all'interno del percorso di educazione civica, che prevede per la prima volta l'educazione al rispetto nei confronti delle donne, la raccolta di buone pratiche perché possano essere di ausilio anche all'interno delle scuole, l'utilizzo del peer tutoring (il tutor tra pari) e quindi delle testimonianze dei giovani in cui loro sono protagonisti, incontri con i giovani, il monitoraggio dei risultati raggiunti, perché è importante anche capire come questo percorso potrà essere migliorato nel suo divenire”.
“Riteniamo che sia importante affermare la cultura del rispetto - aveva detto ancora Valditara - che è fondamentale ed è alla base di qualsiasi lotta contro ogni violenza e in particolare contro la violenza sulle donne e affermare il valore del no, e qui le famiglie devono darci una mano, occorre un grande cambiamento culturale. Perché giovani non abituati al no rischiano di essere giovani che poi non sanno rispettare l'altro”.