Venezia, 18 settembre 2024 – Molto probabilmente Filippo Turetta non si presenterà in tribunale per la prima udienza del processo per il femminicidio di Giulia Cecchettin, prevista per il prossimo 23 settembre. La decisione non sorprende, considerando la linea perseguita finora dalla sua difesa.
Il team legale ha infatti sin dal primo momento voluto evitare una spettacolarizzazione mediatica del processo e della figura dello stesso Turetta. L’avvocato del 22enne, Giovanni Caruso, ha più volte parlato di un percorso di “consapevolezza e maturazione personale dell’imputato rispetto al grave delitto commesso”; anche questo potrebbe aver spinto il giovane a mantenere una posizione discreta nella vicenda. Sulla stessa scia, Turetta ha rifiutato di sottoporsi a una perizia psichiatrica.
Una scelta – quella dei legali – che si rispecchia anche nel come verrà organizzata l’aula della Corte d’assise di Venezia: saranno ammesse solo 40 persone, metà delle quali saranno giornalisti accreditati. Le uniche telecamere ammesse saranno quelle della Rai. Va specificato che la prima udienza avrà soprattutto una funzione ‘preparatoria’: i momenti ‘delicati’ del processo, nei quali Turetta dovrà necessariamente partecipare, saranno più in avanti.
Sul 22enne di Torreglia (Padova) pende l’aggravante della premeditazione: l’ergastolo non è quindi escluso. Solo un testimone deporrà per la difesa, 30 invece per la pubblica accusa.