Venezia, 13 novembre 2024 – Federica Pellegrini è entrata a far parte del consiglio d’amministrazione della Fondazione Giulia Cecchettin, fondata da papà Gino: “Temo di non scorgere nei ragazzi il germe della violenza, come è stato per Filippo Turetta”, ha dichiarato l’ex campionessa di nuoto al Corriere del Veneto.
Pellegrini dice di essere rimasta molto colpita dall’incontro con il padre della ragazza, tanto da spingerla a prendere un ruolo di rilievo nell’organizzazione che si occuperà di combattere la cultura della violenza, della sopraffazione delle donne e la discriminazione di genere. “Mi ha cercata Gino direttamente, senza intermediari – ha raccontato – me ne ha parlato, ho risposto subito di sì”.
Un anno senza Giulia: le tappe del caso
Ma ad influire sulla scelta di Pellegrini è stata anche la nascita della sua bambina: “Il femminicidio di Giulia mi aveva sconvolta anche per la crudeltà e lucidità con cui è stato commesso, in quel periodo poi ero al termine della mia gravidanza, pensavo quindi al futuro di mia figlia”.
“Da un lato la violenza mi preoccupa – ha confessato la campionessa – ma sono anche convinta che stiamo vivendo l'inizio di una rivoluzione delle donne in cui credo molto, una rivoluzione talmente potente che non si arresterà”.