Veneto, 27 giugno 2023 - L'Avis del Veneto e l'Università Ca' Foscari Venezia, in collaborazione con Università di Padova, Cnr-Ifc di Milano e Fondazione Onlus Tes ha avviato una ricerca sulla tensione emotiva dei donatori di sangue, prima, durante e dopo il prelievo. Lo scopo del progetto è individuare quali siano i momenti più critici della donazione, al fine di poterne migliorare il processo e far sentire il donatore a suo agio.
Prelievo di saliva
La ricerca avviene attraverso il campionamento di saliva dei donatori Avis, con tamponi tenuti in bocca per un tempo standard di due minuti. i campioni vengono analizzati tramite la cromatografia liquida, accoppiata a spettrometria di massa tandem, per quantificare i livelli di molecole legate allo stress.
Nel complesso, lo studio prevede la raccolta e l'analisi di circa 1.200 campioni. "La tensione emotiva - spiega Andrea Gambaro, responsabile scientifico del progetto - può essere dovuta a forze esterne, ambientali, sociali o fisiche che inducono nell'individuo diverse reazioni biochimiche, somatiche e psicologiche. Queste risposte portano all'aumento della concentrazione di specifiche molecole, come l'ormone steroideo cortisolo, sia nel sangue che nella saliva".
Campionamenti tutta l’estate
I primi campionamenti sono stati fatti a inizio giugno e l'attività proseguirà per tutta l'estate. I risultati permetteranno di capire come sono collegati tra loro i vari ormoni presenti nella saliva e come le loro concentrazioni variano in diverse situazioni di tensione. Questa valutazione tiene anche in considerazione delle differenze che possono derivare dall'età, dal genere, dalle condizioni ambientali e dall'esperienza che ha il donatore.
Prelievi a Treviso e Venezia
I risultati verranno confrontati con quelli di specifici kit di misurazione già presenti sul mercato. Per Vanda Pradal, presidente dell'Avis del Veneto "grazie a questa ricerca scientifica, effettuata nelle Unità di raccolta associative di Treviso e Venezia che vi hanno aderito, desideriamo dare il nostro contributo allo studio dei livelli di stress, con la prospettiva che le informazioni raccolte possano essere un utile apporto anche per suggerire eventuali migliorie a beneficio dei nostri donatori e al comfort in tutte le fasi della donazione".