Vicenza, 27 maggio 2024 – Colpito da un ictus, è in gravissime condizioni il camionista tedesco che travolse e uccise Davide Rebellin. Il 63enne Wolfgang Rieke è ricoverato all'ospedale Cà Foncello di Treviso per un ictus ischemico che lo avrebbe colpito ieri sera. Oggi si sarebbe dovuto aprire il processo a Vicenza. Dal 23 febbraio scorso, il camionista si trovava agli arresti domiciliari in un appartamento di conoscenti in provincia di Treviso.
Il processo
Era, infatti, prevista per oggi la prima udienza davanti al tribunale berico per fare luce sull’incidente che costò la vita all’ex campione di ciclismo 51enne, deceduto nell’incidente avvenuto a Montebello Vicentino. I legali di Rieke hanno presentato istanza di rinvio per legittimo impedimento, che verrà esaminata questo pomeriggio.
I giudici del Tribunale di Vicenza hanno respinto due volte le richieste di patteggiamento (e quindi allo sconto di pena previsto) avanzate dai difensori di Rieke. I giudici avevano quindi dichiarato aperto il procedimento, con la fissazione per oggi della prima udienza dibattimentale, nella quale era previsto l'esame delle perizie sul luogo dell'incidente e sul Tir.
Aggravante della fuga
A pesare sulla decisione anche il fatto che per Rieke – imputato di omicidio stradale – è l’aggravante della fuga, ipotizzata dal pm. Dopo aver investito il ciclista, l’uomo era rimasto un quarto d’ora a pochi metri dal corpo esanime di Rebellin: secondo l’accusa, preoccupandosi solamente di cancellare le tracce di sangue più evidenti. La moglie, la madre e i tre fratelli di Rebellin sono già stati risarciti dalla compagnia di assicurazione del mezzo pesante.