Venezia, 19 maggio 2021 – Somministrare il richiamo del vaccino anti Covid-19 ai vacanzieri che vengono in Italia? S’ha da fare, secondo il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che in un’intervista pubblicata oggi sulle pagine del Corriere della Sera parla della campagna vaccinale, dell’importanza del turismo per il nostro Paese, di riaperture e coprifuoco.
“Io non credo che ci sia quello che viene in vacanza per farsi la seconda dose del vaccino – commenta il governatore –. Ma se un turista se la deve fare, è giusto che noi gliela facciamo. E non soltanto agli italiani: se ci autorizzano, anche agli stranieri”.
Zaia: “Basta complicare le cose semplici”
Dunque, alla domanda se il Veneto vaccinerà i turisti, Zaia risponde di essere “convinto che i turisti vadano accolti a braccia aperte. Dobbiamo tutelarli e coccolarli in tutte le maniere. Il fatto che ci siano prenotazioni importanti significa che c'è un arretrato di voglia di Belpaese che non vogliamo ignorare”.
Per il presidente del Veneto, inoltre, immunizzare in vacanza non rischia di compromettere la macchina della campagna vaccinale: “Si rilascia un certificato che riporta il lotto del vaccino e poi il turista potrà far registrare la vaccinazione a casa. Semmai, dobbiamo smetterla di affidare le pratiche all'ufficio complicazioni affari semplici”.
“Il coprifuoco? Sembra diventato un totem”
Per commentare l'ultimo decreto sulle riaperture utilizza invece l’arma dell’ironia: “Il sentimento è un po’ quello di chi aveva guardato il meteo, visto che dava il brutto, e poi invece è uscito un po' di sole. Alla fine, abbiamo portato a casa dei segnali nei confronti della comunità che sono importanti”.
In poche parole: “Non basta, magari, ma aiuta". Infine, parlando delle modifiche al coprifuoco (che da questa sera slitta alle 23), Zaia afferma: “A me pare strano che resti in piedi questa cosa del coprifuoco, mi sembra diventato un totem”.