Venezia, 30 aprile 2021 – Non accenna ad abbassarsi il polverone sui test rapidi in Veneto nato dopo una recente puntata della trasmissione Report. Il presidente della Regione, Luca Zaia, verrà infatti sentito su richiesta delle opposizioni martedì prossimo, 4 maggio, dalla quinta Commissione del Consiglio regionale sulla questione.
La seduta sarà pubblica?
La Regione ha fatto sapere che la presidente della Commissione, Sonia Brescacin della lista Zaia presidente, all’inizio dell’audizione proporrà ai commissari l'autorizzazione a rendere pubblica la seduta. Se questa verrà approvata, sarà dunque possibile seguire la diretta via web dal sito del Consiglio per la prima volta nel corso di questa legislatura regionale.
L’inchiesta del programma di Rai 3 aveva messo in dubbio l’attendibilità dei test, anche sulla base di uno studio del microbiologo Andrea Crisanti che li riteneva poco efficaci. Sul caso, intanto, indaga anche la Procura di Padova, che ha aperto un fascicolo per frode nelle pubbliche forniture.
Indaga la Procura
In sostanza, i pm vogliono verificare se i tamponi rapidi possano aver dato una percentuale di falsi negativi più alta di quella promessa dalle case farmaceutiche, favorendo così la circolazione di soggetti – soprattutto nelle Rsa – che in realtà avrebbero potuto non essere negativi al Covid.
Nel frattempo, sempre a Padova, risulta indagato per diffamazione alla Sanità veneta lo stesso Crisanti, in servizio presso l’Università padovana, per le sue critiche alla gestione della pandemia e soprattutto all’uso generalizzato dei test rapidi da parte della Regione.
Zaia: "Nessuna opposizione all'audizione"
In mattinata, durante la consueta conferenza stampa per illustrare il bollettino giornaliero dei contagi, Zaia ha commentato la sua convocazione in Commissione dicendo che "io non ho nessun problema, non è una contrapposizione con nessun altro, e ho detto che vengo con i tecnici".
E alla domanda se all'audizione potesse essere presente anche il professor Crisanti, Zaia ha risposto che "questo rientra nelle prerogative del presidente della Commissione. Io non mi sono mai opposto a nessun altro, la trasparenza è fondamentale. Se l'opposizione chiede di sentire contemporaneamente anche Crisanti, nessuno si oppone".