Venezia, 30 aprile 2021 – Scende ancora la curva dei contagi da Covid-19 in Veneto. Oggi la Regione registra infatti 788 nuovi positivi e 14 decessi. I casi totali dall’inizio dell’epidemia salgono così a quota 411.899 infetti, con 11.330 vittime, tra ospedali e case di riposo. L'indice Rt si attesta allo 0,86%.
Meno pressione sugli ospedali
Migliora inoltre la situazione degli ospedali. In totale sono 1.473 i malati Covid ricoverati (-5 nelle ultime 24 ore), di cui 1.282 (+7) nei reparti ordinari e 191 (-12) nelle terapie intensive. Le persone attualmente positive e in isolamento sono 21.892 (-363). Il tasso di positività rispetto ai 36.957 tamponi processati ieri è del 2,1%.
“Credo che una volta messi in sicurezza gli over 60, in linea di principio abbiamo fatto gran parte del lavoro di messa in sicurezza della comunità – ha dichiarato il presidente Luca Zaia –. Lo dico anche perché i più giovani hanno necessità di assistenza di gran lunga meno importanti degli adulti. Oggi con gli over 60 siamo al 20% delle prime dosi, se andiamo di questo passo al 10-15 maggio l'abbiamo chiusa anche questa”.
Vaccinate oltre 48mila persone in 24 ore
Zaia ha poi dichiarato che nella giornata di ieri il Veneto ha effettuato 48.492 vaccinazioni. “È sicuramente un primato – ha commentato – almeno rapportato alla popolazione. Ho sentito il generale Figliuolo fino a tarda notte, dandogli gli aggiornamenti. È un bel risultato, voglio ringraziare quelli che ci hanno messo l'anima”. Il governatore ha poi colto “l'occasione per ricordare che la vaccinazione è la via d'uscita”.
Sul fronte delle forniture, Zaia ha annunciato l'arrivo per domani di 150mila dosi di AstraZeneca, che si aggiungono alle 222mila già in magazzino. Ci saranno poi le 29mila dosi di Moderna frutto della fornitura costante per ogni settimana, e 14mila del siero Johnson&Johnson. Il vaccino Pfizer prevede infine 150mila e poi 225mila dosi a settimana.
Zaia: "I tecnici non sono delinquenti"
"Andiamo avanti e vediamo come finirà questa storia. Non esiste che i miei tecnici vengano tacciati da gente che passa per strada come persone disumane e poco attente, che facciano scelte che comportano maggiore mortalità". Così Zaia parlando con i giornalisti sulle inchieste penali legate al presunto aumento di morti per Covid legati all'uso di test rapidi. Tema al centro di un'inchiesta avviata dalla Procura di Padova e sul quale il governatore stesso è stato chiamato a riferire in Consiglio regionale.
"Queste persone – ha sottolineato – sono state ringraziate fino a novembre, passano le notti a fare riunioni. Se ancora a qualcuno questo non va bene, vada in Procura e ci metta la faccia. Sbagliare è possibile, ma da qui a far passare per delinquenti i dirigenti ce ne vuole. I provvedimenti vengono preparati dai tecnici, mandati al Comitato tecnico scientifico, arrivano in Comunità di crisi e poi vengono approvati".