Veneto, 4 gennaio 2023 - Dopo il calo di capodanno e l'impennata di nuovi casi di ieri il numero di contagiati dal virus del Covid 19 sembra tornato a 'stabilizzarsi' oggi attorno ad una media di oltre 2 mila persone al giorno ma purtroppo anche oggi resta alto il numero dei decessi: 11 persone, proprio come ieri; sono già 26 le vittime dall'1 gennaio, ), da inizio pandemia sono 16.353. Oggi nel bollettino della Regione Veneto i contagiati sono 2.332, contro gli oltre 3mila del giorno precedente (qui tutti i dati di ieri, 3 gennaio 2023). Gli attualmenti positivi sono scesi sotto la soglia delle 50mila persone: sono infatti 49.804 (ieri 50.199. Le persone ricoverate negli ospedali veneti affette dal Covid nei reparti ordinari sono 1.586 (+9), mentre in terapia intensiva sono 78, numero invariato rispetto a ieri. Gli infettati totali da inizio pandemia sono 2.653.476.
I contagi per provincia
Rispetto ai 2.332 contagiati la provincia con maggior numero di casi risulta essere Padova con 516 seguita da Vicenza con 448, Venezia con 428 e Treviso con 422. Le persone infettate dal Sar Cov2 sono poi 333 a Verona, 92 a Rovigo, 57 a Belluno. Il dato relativo a persone domiciliate fuori dal Veneto è di 20, quello delle assegnazioni in corso invece è di +16.
Zaia replica sui "tamponi troppo rapidi" e le intercettazione di Report
Il Governatore del Veneto Luca Zaia ieri pomeriggio nel presentare il suo libro a Cortina, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa in merito alle intercettazioni - rivelate da report - sul senatore e microbiologo Andrea Crisanti emerse nell'indagine padovana sui tamponi rapidi e che hanno fatto esplodere la polemica sulla gestione del Covid in Veneto. La polemica verte intorno alle frasi, intercettatte e rivolte da Zaia al dg di Azienda Zero, Roberto Toniolo, in cui il presidente si riferirebbe a Crisanti con la volontà di farlo 'schiantare'. "Una cosa che lascia senza parole. Vedere la vera faccia del potere e come viene esercitato fa orrore", ha replicato il microbiologo, oggi senatore Pd, che in seguito a questa vicenda si è dimesso dall'Università di Padova. Zaia ha rivelato che nell'indagine "ci sono quattro telefonate mie; io non ero intercettato, mi hanno detto che non potevano essere pubblicate ma non importa, sono responsabile di quello che dico, e lo confermo". Ma non è vero "che abbiamo denunciato Crisanti". Quindi la sua verità sulla vicenda relativa ai tamponi rapidi per la quale non è indagato.
Numero verde Covid 1500
Il numero verde di pubblica utilità 1500, che da gennaio 2020 dava informazioni sulla pandemia Covid e le vaccinazioni, temporaneamente sospeso, "deve riprendere a funzionare perché è stata un'occasione unica di comunicazione diretta delle istituzioni, serve al Paese". É l'appello all'Adnkronos Salute del virologo dell'Università di Milano, Fabrizio Pregliasco. Oggi al ministero della Salute ci sarà un incontro tra i sindacati e la segreteria del ministro Orazio Schillaci: dietro al numero verde 1500, infatti, ci sono oltre 500 operatori che rispondevano al telefono.