Venezia, 9 agosto 2022 – Dopo la tregua del weekend, oggi in Veneto si registra una nuova risalita della curva. Netto aumento dei casi e dei decessi, in lieve discesa il conteggio totale dei veneti in isolamento. Sono 5.429 i nuovi casi di Covid-19 tracciati nelle ultime 24 ore (+4.366 rispetto a ieri). Ancora alto il numero di vittime, raddoppiate rispetto a ieri: sono 16 i decessi riportati oggi dal bollettino, che portano il totale delle vittime a 15.180, da inizio pandemia.
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Sommario:
- Veneto, seconda regione per contagi
- Il bollettino di oggi
- La situazione nelle province
- Decessi: “Serve un nuovo modello di conteggio”
Veneto, seconda regione per contagi
La regione con più casi Covid oggi torna ad essere la Lombardia con 5.474 nuovi contagi, seguita da Veneto (+5.429), Campania (+4.112), Sicilia (+3.737) e Lazio (3.333). I casi totali dall'inizio dell'epidemia salgono a 21.368.480. I dimessi e i guariti delle ultime 24 ore sono 78.741 (ieri 52.651) per un totale che sale a 20.176.727 dall’inizio della pandemia.
Gli attualmente positivi sono 35.840 in meno (ieri -40.789) e diventano in tutto 1.018.327, di cui 1.009.180 in isolamento domiciliare. Ecco la situazione nel resto del Paese.
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Il bollettino di oggi
Scende sotto i 70mila il numero di attuali positivi, che per l’esattezza sono 68.937, ben 3.860 in meno rispetto a ieri. La consueta risalita della curva rispetto al fine settimana, porta il totale dei contagi a 2.137.906.
La situazione negli ospedali. Forte calo anche nei reparti di area medica, con 1.047 pazienti (-22) e una leggera salita nelle terapie intensiva con 46 ricoveri (+2). La campagna vaccinale fa segnare 2.369 somministrazioni nella giornata di ieri, prevalentemente (2.094) quarte dosi.
La situazione nelle province
Nuovo balzo in avanti in tutte le province del Veneto, dove oggi si registra un netto aumento dei casi. In testa al bollettino di oggi c’è la zona del Padovano, con 1.063 contagi in più (+882 rispetto ala giornata ieri). Sono 9.750 gli attuali positivi. Segue a ruota il Veronese con 1.031 nuovi casi, che portano a 9.049 il totale dei contagi.
Rimane Vicenza la provincia con il più alto numero di persone in isolamento che, nonostante un calo di oltre un centinaio di casi, rimane a quota 13.297. Nelle ultime 24 ore, sono stati rilevati 930 contagi (+733). Sono 857 i test risultati positivi dal tracciamento effettuato nelle ultime ore nei Comuni dell’area metropolitana di Venezia (+655), che in totale registra anche 8.559 cittadini contagiati.
Scende sotto i 10mila casi la provincia di Treviso, con 9.800 attuali positivi, compresi gli 852 casi scoperti nelle ultime 24 ore (+694). Nel Rodigino, oggi i nuovi casi sono 304 (+236) e 4.213 i residenti in isolamento, mentre nel Bellunese netto aumento dei nuovi casi, che passano dai 27 di ieri ai 274 di oggi (+202), per in totale di 2.458 positivi.
Decessi: “Serve un nuovo modello di conteggio”
Spaventa il raddoppio dei morti registrato oggi in Veneto, con 16 nuove vittime, 8 in più di ieri. A Rassicurare è il docente di statistica Antonello Maruotti, che sottolinea: “Decessi in linea con l’ondata, ma serve un nuovo modello di conteggio”.
Sul dato dei decessi Covid in Italia "non c'è nulla di anomalo, sono in linea con l'andamento di questa ondata estiva e il picco dei decessi segue di 3-4 settimana quello dei casi. Quindi dobbiamo aspettare ancora un po' di tempo per vedere un calo. La letalità, ovvero il rapporto tra casi e decessi, è comunque in diminuzione rispetto al picco di marzo-aprile, quando era diffusa Omicron 1", sottolinea Maruotti, ordinario di Statistica dell'Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19, gruppo inter-accademico di studi statistici sulla pandemia di Covid-19.
Maruotti però suggerisce di "intervenire" per cambiare il modello alla base del bollettino giornaliero Covid del ministero della Salute. "L'analisi dei dati sui decessi registrati dall'Iss non è aggiornata da gennaio – avverte Maruotti – così è impossibile capire bene le cause alla base dei decessi. Occorre cambiare in vista dell'autunno: serve rendere disponibili i dati sulle schede di dimissioni ospedaliere. Nel report di gennaio, su 138mila morti, sono state analizzate solo 8mila cartelle, c'è quindi un problema. Non sappiamo chi sono i decessi e perché c'è stato l'eccesso di mortalità". In caso di cambio del modello di conteggio dei decessi Covid, "farei analizzare i dati da una task force di esperti, io non credo alla malafede ma più al fatto che non siano state fornite informazione di qualità su cui poi lavorare. Ecco – conclude – dovremmo correggere questo nodo, perché dopo tre anni credo sia necessario".