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Covid Veneto, il bollettino del 25 febbraio. Autorizzata la zona bianca

Sono 3.578 nuovi casi di oggi, contro gli oltre 4mila di ieri. In un solo giorno, però, sono morte 12 pazienti Covid. Oggi aprono le prenotazioni per Novavax, lunedì partono le vaccinazioni e dal 28 febbraio dovebbe scattare la zona bianca

Venezia, 25 febbraio 2022 – È ufficiale, la cabina di regia ha deciso: il Veneto passa in area bianca. Lo comunica il Ministero della Salute, che oggi ha autorizzato lo scatto a partire da lunedì 28 febbraio. Le altre regioni che passano in bianca sono Lombardia e Campania.

Due ottime notizie, quindi, per il Veneto: è arrivato Novavax e dal lunedì scatterà la zona bianca. "Sono arrivate le prime 42mila dosi di Novavax, a partire da lunedì sarà già possibile vaccinarsi presso gli hub del Veneto", dice il governatore veneto, Luca Zaia.

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Sommario

Arriva Novavax, il vaccino per gli indecisi

"Da lunedì sarà possibile vaccinarsi con Novavax e da stasera si ha la possibilità di prenotarsi sul portare della Regione”, annuncia il governatore del Veneto, Luca Zaia. “Quindi anche quelli che avevano delle riserve rispetto ai vaccini con mRna, da lunedì potranno avere Novavax". L'ha detto il presidente del Veneto a margine di una manifestazione organizzata da Coldiretti a Mestre. "Per accedere agli hub serve la prenotazione, ma non abbiamo centri stressati quindi è possibile prenotarsi e vaccinarsi in tempo reale", ha poi concluso.

Veneto in zona bianca da lunedì 7 febbraio

“I dati sono in calo, oggi siamo scesi sotto i 100 pazienti in terapia intensiva. Siamo da zona bianca e dal 7 marzo lo saremo", sottolinea Zaia. "Abbiamo ancora qualche ingresso in terapia intensiva – continua – ma si tratta di pazienti che sono lì per altre patologie e poi scopriamo essere positivi: sono quelli che definiamo ‘Covid per caso’. Si decida quindi una volta per tutti di concentrarsi solo sui sintomatici, perché altrimenti sarebbe come andare in giro a cercare il virus dell'influenza nella popolazione: ne troveremmo tanti con il virus, ma senza l'influenza".

''Il Veneto da oggi ha i requisiti per il passaggio in zona bianca. Sono ormai 14 giorni che il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva è sceso stabilmente sotto il 10% e da nove giorni anche il tasso di occupazione dei posti letto in area medica è sceso stabilmente sotto il 15%''. Lo comunica il presidente Luca Zaia, avendo ricevuto dai tecnici regionali le ultime rilevazioni sull'andamento della pandemia.

I dati dell'Iss: cosa dicono

I dati dell'ultima rilevazione dell'Istituto Superiore di Sanità, aggiornati a martedì 22 febbraio – informa la Direzione Prevenzione – vedono un indice di Rt sceso a 0,72 (settimana precedente 0,77), un'incidenza che è scesa nell'ultima settimana da 767,3 a 620,8 casi ogni 100mila abitanti e i tassi di occupazione dei posti letto scesi dal 7% al 6% per la terapia intensiva e dal 15% al 13% per l'area medica (oggi questi valori sono ulteriormente scesi rispettivamente al 5% e al 11,5%). Si rimane in attesa della conferma da parte della Cabina di Regia. L'eventuale cambio di zona avverrà comunque a partire da lunedì.

“Verso la fase finale di decrescita”

''Anche questa ondata sembra avviata verso la fase finale di decrescita con la remissione del contagio. I dati di oggi di oggi lo confermano: abbiamo altri 33 ricoveri in meno in area non critica e altri 3 in meno in terapia intensiva. Su 1.107 ricoverati complessivi in area non critica, 418 sono già guariti e in attesa di dimissione. Dei 97 ricoverati in terapia intensiva, 47 sono già guariti e ne stanno uscendo", commenta Zaia aggiungendo che "il virus è ancora presente - fa notare Zaia – e lo si vede anche dai 3.578 nuove positività di oggi, ma è anche vero che la pressione sugli ospedali è in calo”.

“Non dobbiamo certo abbassare la guardia – dice Zaia – ma gli indicatori ci dicono che siamo entrati in pieno nella cosiddetta fase di convivenza con il virus, per cui mi auguro che il Piano Nazionale di Sanità Pubblica possa essere modificato. Ringrazio tutti i Veneti – conclude Zaia – perché questo risultato è legato all'impegno di tutti e di ognuno. Un grazie particolare a tutti i nostri sanitari che ancora lavorano al fronte e hanno affrontato due anni terribili, e a tutti coloro che, in un modo o in un altro, da volontari, si sono dati da fare''.

Pillole antivirali: Veneto in testa

Sono oltre 8mila (8.194) i pazienti Covid curati a casa con le pillole antivirali molnupiravir Lagevrio di Merck e Paxlovid di Pfizer. Dal quinto report dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa sul monitoraggio degli antivirali per la terapia di Covid-19, finora il numero di trattamenti avviati per Lagevrio risultano 7.282 e quelli avviati per Paxlovid sono 912, con un boom di prescrizioni per quest'ultimo farmaco in 7 giorni (572): la media giornaliera dell'ultima settimana monitorata è di circa 82 contro 53 nella precedente, in aumento di quasi il 54% (+53,76). Per Lagevrio le nuove prescrizioni sono invece 949, con una media giornaliera che nell'ultima settimana scende a circa 135 da circa 149 della precedente (-9,27%). Paxlovid è stato prescritto in 139 strutture, Lagevrio in 232.

Il numero più alto di trattamenti avviati con la pillola di Merck dall'apertura del monitoraggio è quello del Lazio (1.120), seguono Liguria (819) e Veneto (632), mentre la Basilicata è ferma a zero. Per Paxlovid sul podio ci sono il Veneto (149), seguito da Lazio (141) e Toscana (103), con Abruzzo e Basilicata sempre ferma a zero prescrizioni. Negli ultimi 7 giorni ad aver fatto più prescrizioni di molnupiravir è stato il Lazio (175, media giornaliera -6% circa), seguito da Toscana (94, +25%) e Puglia (85, -33%). In testa per nuove prescrizioni di Paxlovid c'è invece il Veneto (125, media giornaliera più che raddoppiata con un +119% e oltre), seguito da Lazio (98, +66%) e Toscana (54, quasi +2%).

Il bollettino in Veneto di oggi

Continua a ritmo spedito la discesa della curva pandemica in Veneto, dove nelle ultime 24 ore si registrano 3.578 nuovi casi, contro gli oltre 4mila di ieri. Rimane comunque alto il bilancio delle vittime: 12 in un solo giorno (-1), che portano a 13.790 il bilancio complessivo dei morti in due anni di pandemia. Scendono anche i dati degli attuali positivi, che sono 60.654, 2.938 in meno rispetto alle 24 ore precedenti. 

Migliora ancora la situazione clinica, con 1.107 pazienti in area medica (-47) e 97 (-1) in terapia intensiva. Il Veneto è tra le uniche quattro regioni italiane sono sotto la soglia di allerta del 15% per quanto riguarda l'occupazione di posti letto per pazienti Covid nei reparti di area medica. Sono Lombardia (11,4%), Molise (13,1%), Provincia autonoma di Trento (12,6%) e Veneto (12%).

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Cosa succede nelle province

Scendono ovunque i contagi nel Veneto, dove dalla fotografia scattata oggi tutte le province sono sotto la quota dei mille casi. È quella di Venezia la zona con il maggio numero dei nuovi casi, seppure con un livello inferiore rispetto a qualche settimana fa e nonostante l’aumento di turisti dovuti al Carnevale 2022, che oggi entra nel vivo con l'ultimo weekend di festa e l'arrivo dei velisti da tutto il mondo per la regata di domani. Sono 788 i tamponi positivi processati nelle ultime ore in laguna e nei Comuni limitrofi, per un totale di 10.865 veneziani in isolamento. È il dato più alto, quello degli attualmente positivi della Città metropolitana, tra tutte le province venete. Segue Padova con 770 nuovi casi e 10.576 positivi in tutto.

A Verona, sono 661 gli ultimi episodi di Covid registrati nelle ultime 24 ore, con un totale di 10.654 contagi: un dato che rimane comunque alto, nonostante il miglioramento diffuso. Oggi Vicenza registra 644 nuovi positivi che, al netto dei guariti, portano il totale degli attuali contagiati ben al di sotto la soglia dei 9mila: è 8.967 il dato esatto.

Netto miglioramento nelle ultime tre province, in ordine di casi, del Veneto. Treviso è in netta ripresa, con soli 370 tamponi positivi e, dal bollettino regionale di oggi, emergono solo 7.970 contagiati in isolamento. Nel territorio allargato di Rovigo si registrano oggi 165 nuovi casi, che portano a 2.423 il totale dei contagiati. Fanalino di coda è la zona di Belluno, che anche oggi registra i numeri più bassi di tutto il Veneto: 132 i nuovi contagi, 2.139 il totale dei positivi.

Vaccini, battuta di arresto in attesa di Novavax

Sono state 8.323 le somministrazioni di vaccini anti-Covid effettuate ieri in Veneto, per la maggior parte sono state inoculate terze dosi. Sono stati infatti 6.649 i booster di ieri. Il bollettino regionale segnala 270 prime dosi e 1.404 richiami, con l'utilizzo del 90,5% delle forniture. Un dato al ribasso rispetto ai periodi in cui l’utilizzo delle scorte era al 98%, segno che ormai il popolo dei no-vax è irraggiungibile, a meno che non arrivi presto il vaccino Novavax che pare possa piacere agli indecisi.

Ad aver completato il ciclo vaccinale con il richiamo è l'88,2% della popolazione “over12”, mentre l'89,2% ha ricevuto una dose; a ricevere il booster è stato il 69,9%. Per la fascia pediatrica 5-11 anni, il 32,7% ha ricevuto una dose e il 28,8% il richiamo.