Venezia, 20 marzo 2023 - Nella settimana dal 10 al 16 marzo il Veneto ha registrato un miglioramento dell'incidenza del Covid per 100.000 abitanti (70,9) e ha evidenziato una diminuzione dei nuovi casi (-5,1%) rispetto alla settimana precedente. È quanto emerge dal monitoraggio del Coronavirus effettuato da Gimbe. A fine febbraio i dati erano ancora in crescita.
La situazione negli ospedali: sono sopra la media nazionale i posti letto in area medica (4,9%) mentre sono sotto media nazionale i posti letto in terapia intensiva (0,9%) occupati da pazienti positivi.
Questo l'elenco dei nuovi casi per 100.000 abitanti dell'ultima settimana suddivisi per provincia: Treviso 84 (+0,1% rispetto alla settimana precedente), Venezia 81 (-5,8%), Padova 78 (-14,3%), Belluno 72 (+16,1%), Vicenza 65 (-9%), Rovigo 51 (-0,8%) e Verona 48 (0).
Il bollettino oggi 20 marzo
Sono 101 i nuovi casi di Covid-19 registrati ufficialmente ieri in Veneto, con nessun decesso (305 i casi registrati il giorno prima). Dall'inizio della pandemia sono stati segnalati 2.701.221 contagi e 16.716 vittime. Scende il dato degli attuali positivi, che sono 17.097, 415 in meno rispetto alle 24 ore precedenti. In leggero calo (+4) i ricoveri in area non critica, che sono 856; scendono anche a 24 i pazienti in terapia intensiva.
La campagna vaccinale
La percentuale di popolazione che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 13,8% (media Italia 14%) a cui aggiungere la popolazione temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 1%. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 14% (media Italia 15,8%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell'immediato, pari al 3,1%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose è del 31,1% (media Italia 31,3%), quello con quinta dose è del 9,9% (media Italia 15,7%). La popolazione 5-11 che ha completato il ciclo vaccinale è pari 32,9% (media Italia 35,4%) a cui si aggiunge un ulteriore 3,1% (media Italia 3,2%) solo con prima dose.