REDAZIONE VENETO

Consigliera regionale molestata: approvata censura per Joe Formaggio

Accolta con 41 voti a favore la proposta di sospensione di cinque giorni: sanzione mai inflitta prima

I consiglieri comunali Joe Formaggio (FdI) e Milena Cecchetto (Lega)

Venezia, 14 marzo 2023 - Con 41 voti a favore, 2 astenuti due schede bianche e un voto nullo, dopo una seduta durata poco più di un'ora, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la proposta del presidente Roberto Ciambetti di censura del consigliere Joe Formaggio, eletto nelle liste di FdI (ora sospeso), che per cinque giorni è sospeso dalle attività dell'assemblea legislativa del Veneto. La decisione arriva dopo la denuncia pubblica del comportamento molesto del consigliere nei confronti della collega leghista Milena Cecchetto, ma Ciambetti precisa: "Noi non siamo un tribunale e siamo stati chiamati a tutelare l'immagine dell'Istituzione: tutti gli interventi in aula si sono sviluppati in maniera coerente con il nostro ruolo" ha sottolineato il presidente. La seduta si è svolta senza la presenza di Cecchetto, che ha preferito rimanere a casa e così anche Formaggio.

Sanzione massima

È la prima volta che il Consiglio regionale infligge il massimo della sanzione prevista dal regolamento consiliare. La notizia è stata data dallo stesso presidente Ciambetti al termine della seduta che si è svolta in modalità segreta, con la sola presenza in aula dei consiglieri regionali e del segretario generale Roberto Valente. Milena Cecchetto, che ha dichiarato di essere stata importunata da Formaggio, si è affidata a un avvocato. Mentre Formaggio sostiene di non avere molestato nessuno e di essere vittima di accuse oltraggiose.

Assemblea a porte chiuse

Porte chiuse ai giornalisti: si è svolta così a Venezia la seduta del Consiglio regionale del Veneto chiamato a decidere sul caso Joe Formaggio. La consigliera leghista, Cecchetto già sindaca di Montecchio Maggiore (Vicenza), aveva affermato di aver subito delle molestie da parte di Formaggio. L'Ufficio di presidenza di Palazzo Ferro Fini aveva approvato il 9 marzo scorso la deliberazione, ponendo appunto una censura e una sospensione di 5 giorni a carico del consigliere. L'ultima e unica volta in cui il consiglio veneto si era riunito a porte chiuse è stato nel 1994 per la votazione dei direttori generali delle Ulss.