Venezia, 17 marzo 2022 - Tra gennaio 2020 e gennaio 2022, in Veneto, ci sono state 21.667 casi di Covid preso sul posto di lavoro, di cui 37 hanno poi avuto esito mortale. È quanto emerge dall'audizione del responsabile della direzione regionale Inail, Enza Scarpa, da parte della commissione consiliare Valutazione delle politiche pubbliche e della legislazione regionale e Promozione della legalità.
Il bollettino oggi 17 marzo
Ancora in corsa il virus in Veneto che da alcuni giorni vede rialzarsi la curva epidemiologica. Il bollettino Covid quotidiano segnala casi verso quota 7.000. I nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono precisamente 6.829 (ieri erano stati 5.795, qui il bollettino del 16 marzo), le vittime sono 7.
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Il numero dei positivi dall'inizio dell'epidemia sale a 1.402.097, quello dei decessi a 14.015. Torna a salire di conseguenza il dato dei soggetti attualmente positivi e in isolamento, 60.667 (+ 3.665).
Covid, cabina di regia sulle riaperture. Mascherine e restrizioni sul tavolo
Sono invece in calo i report ospedalieri: i malati Covid ricoverati in area medica sono 765 (-9), quelli nelle terapie intensive 56 (-2).
Prosegue su numeri residuali l'attività vaccinale nella regione. Ieri sono state fatte complessivamente 2.937 somministrazioni, delle quali 117 prime dosi.
La mappa dei contagi in risalita
I contagi da coronavirus con le sue varianti Omicron tornano a sfiorare quota settemila casi in Veneto. Questo il dettaglio delle province dal bollettino regionale di oggi 17 marzo: Città metropolitana di Venezia conta 1.471 (1.309 il dato di ieri) nuovi casi di positività al Covid, qualche caso in più si registra ancora a Padova dove i nuovi positivi sono 1.451 (1.311 ieri). Sono 1.242 (799 ieri) i casi delle ultime 24 ore registrati a Treviso, risalgono anche a Vicenza 1.063 (913 ieri). Così anche a Verona dove sempre nelle ultime 24 ore sono stati 982 (888 ieri) i tamponi risultati positivi, a Belluno 170 (174) e 299 (270) a Rovigo.
Dati Agenas, terapie intensive in Veneto al 2%
L'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid, a livello giornaliero, cala in 8 regioni e nessuna supera il 10%, mentre è stabile al 5% in Italia, a fronte del 36% raggiunto esattamente un anno fa. L'occupazione dei posti nei reparti di area non critica, invece, il 16 marzo del 2021 raggiungeva il 40% mentre attualmente è stabile al 13% in Italia, ma con valori più elevati in alcune regioni del Centro-Sud. Lo indicano i dati (Agenas) del 16 marzo 2022.
In base al monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, a livello giornaliero, l'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cala in 8 regioni: Basilicata (al 3%), Lazio (7%), Marche (3%), Piemonte (3%), Puglia (4%),Toscana (5%), Valle d'Aosta (0%) e Veneto (2%).
L'occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri di area medica (detta 'non critica') da parte di pazienti con Covid-19, a livello giornaliero scende in 7 regioni, cresce in 5 ed è stabile nelle restanti 9, tra le quali il Veneto (7%).