Venezia, 29 Aprile 2021 – Dopo la risalita di ieri, tornano a scendere i nuovi positivi al Covid in Veneto: nelle ultime 24 ore sono 935, ovvero 28 in meno. Stabili i decessi: nel bollettino di oggi sono 17, uno in meno rispetto ai numeri comunicati ieri.
La percentuale di positivi scoperti con i 36.041 tamponi effettuati ieri è del 2,59%. Dal 21 febbraio 2020 il numero degli infetti totali nella Regione sale a quota 411.111, mentre le vittime sono 11.316.
Ricoveri e terapie intensive
Prosegue, ormai da quasi due settimane, la discesa per quanto riguarda invece la pressione sugli ospedali. I ricoverati totali attualmente malati di Covid sono 1.478 (-30). Di questi, 1.275 (-26) si trovano nei normali reparti medici in area non critica, mentre 203 (-4) occupano le terapie intensive. I curati e dimessi totali, da inizio pandemia, sono 20.385.
Zaia: "Rt a 0,86: è un attimo diventare arancioni, dipende da noi"
Dopo aver comunicato il bollettino di oggi, il presidente del Veneto Luca Zaia ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa: “I dati sono in calo, ma l'indice Rt in Veneto è allo 0,86%: è un attimo arrivare a 1 e passare in arancione. Dipende da noi”, ha ammonito. “Siamo l’ottava regione per mortalità e l'ultima per quelle più colpite. Altro buon segnale è che in due settimane sono state dimesse circa mille persone”, ha dichiarato.
E sui vaccini Zaia avanza l’offensiva: "Da domani iniziamo con i target pesanti: sono previste 43mila somministrazioni. Stamattina sono arrivate 150mila dosi e per la settimana ne contiamo altre 400mila. Noi spingiamo forte, più veloci andiamo e prima ne usciamo. Se andiamo con questi ritmi l'obiettivo potrebbe essere quello di portare i 40enni a vaccinarsi prima dell'estate”, ha detto.
"Report? Abbiamo aderito alle indicazioni dei tecnici"
Il 13 maggio intanto il commissario Figliuolo sarà in Veneto: “Gli mostreremo la nostra efficienza – ha detto Zaia -, facendogli vedere un paio di centri vaccinali e facendolo partecipare a una riunione con i prefetti. Report? Non lo voglio vedere finché non vado in consiglio Regionale. Sui test antigenici noi abbiamo aderito – ha aggiunto Zaia - alle indicazioni dei tecnici rispetto ad una diagnostica per lo screening utilizzata da tutte le regioni sia livello nazionale che a livello mondiale. Se qualcuno dimostrerà nero su bianco che questa diagnostica ha delle dichiarazioni di performance diverse da quelle reali, allora c'è un problema rispetto al produttore”.
Incalzato poi su Astrazeneca, il governatore veneto ha precisato che è “l’Unione Europea che deve fare chiarezza sui richiami e se si debbono fare vaccini con terzi. Vedo – ha aggiunto - un incremento di Pfizer e penso che questo sia stato fatto per chiudere la partita Covid con questo vaccino”.