Venezia, 9 febbraio 2022 – Scende ancora il livello di contagio nel Veneto: il bollettino di oggi riporta 7.903 nuovi casi, un dato al ribasso rispetto agli 11mila di ieri. Restano molto alti i decessi, 39 in tutto, che portano il totale delle vittime a 13.453 dall’inizio della pandemia ad oggi.
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Sommario:
- Omicron 2 è arrivata in Veneto
- I dati di oggi
- Sanità: fondi per tagliare le liste di attesa
- Tutti i dati delle province
- Rallentano i vaccini
- Conto alla rovescia per Novavax
Omicron 2 è arrivata in Veneto
Omicron 2 è arrivata fino in Veneto, sono cinque le province in cui si sta diffondendo. A scoprirlo sono stati i ricercatori dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, che lo hanno sequenziato in 8 campioni provenienti dalle province di Padova (1), Verona (2), Belluno (2), Venezia (1) e Rovigo (2).
I ricercatori hanno ottenuto il genoma completo di 245 campioni, inviati da 13 diversi laboratori distribuiti nella regione. I sequenziamenti sono relativi all'ultima sorveglianza rapida coordinata dall'Iss sui campioni positivi Covid-19 notificati il 31 gennaio.
I dati di oggi
L’Unità di crisi, con i nuovi conteggi dei dati trasmessi dalla Ulss locali, certifica la rapida flessione del totale dei positivi, passati in poco più di una decina di giorni da oltre 250mila persone isolamento a 144mila contagi totali: è 144.098 il numero esatto. Crollano anche i ricoveri in area medica, che sono 1.696 (49 in meno rispetto a ieri), mentre è stabile il livello di occupazione delle terapie intensive, che passano a 157 (+1) posti letto occupati dai malati più gravi.
Nei reparti ordinari, la percentuale dei posti letto occupati da pazienti con Covid-19 scende al 28% a livello nazionale (-1%) e, in 24 ore, cala anche in 12 regioni. È stabile, invece, nonostante i dati al ribasso di oggi, l’occupazione delle aree mediche del Veneto: secondo il monitoraggio settimanale di Agenas, la media degli ospedali di tutte le province sale al 23%. Ecco la situazione, a ieri, delle altre regioni. In calo anche le terapie intensive, sia in tutta Italia – dove la percentuale di occupazione diminuisce al 14% (-1%) – e sia in Veneto, che arriva al 13%: un punto al di sotto della media nazionale.
La morsa si allenta, cambiano le regole in tutto il Paese. A partire da venerdì, decade l’obbligo delle mascherine all’aperto, indispendabili solo in caso di assembramento. Lo conferma la nuova ordinanza firmata dal ministro Speranza, nonostante in una prima battuta ci fosse il dubbio che la novità riguardasse solo le regioni in zona bianca.
Sanità: fondi per tagliare le liste di attesa
Sono stati stanziati quasi 120mila euro per aiutare le strutture sanitarie a rimettersi in sesto dopo lo scossone della pandemia, che per due anni ha praticamente azzerato gli interventi diversi dal covid. Si tratta di 119 milioni e 480 mila euro per ciascun anno, dal 2022 al 2024, messi sul piatto dalla giunta regionale con il nuovo budget previsto dall’Assessorato alla sanità del Veneto.
"Questa assegnazione – spiega l’assessora alla partita, Manuela Lanzarin – assume un significato rilevante, perché rispondiamo anche ai disagi e alle attese causate dall'emergenza Covid, prevedendo che le singole Ulss, sulla base delle loro specifiche realtà, possano chiedere l'accesso a quote aggiuntive per recuperare le liste d'attesa delle prestazioni sospese per la pandemia, o poste in galleggiamento in attesa di ripartire con le attività, come deciso e comunicato ieri con lettera del direttore generale Luciano Flor".
Le risorse verranno assegnate alle strutture private accreditate esclusivamente ambulatoriali, da suddividere tra le macro aree "Laboratorio" (12 milioni e 31mila euro), "Medicina Fisica e Riabilitazione" (24 milioni e 187 mila euro), "Diagnostica per Immagini" (61 milioni e 469mila euro), "Branche a Visita" (16 milioni e 550mila euro), "Ossigenoterapia Iperbarica Oti” (5 milioni e 240mila euro).
Tutti i dati delle province
Numeri in picchiata in tutte le province, ormai la zona bianca si avvicina. Oggi a Padova ci sono 1.382 nuovi casi, mentre le persone positive in isolamento sono 24.714, quasi 5mila in meno rispetto a due giorni fa. Treviso oggi registra 1.625 nuovi positivi che, al netto dei guariti, portano a 19.769 il totale degli attuali contagiati. Nella Città metropolitana di Venezia sono invece 1.383 i casi scoperti nelle ultime 24 ore dall’analisi dei tamponi, per un totale di 20.449 persone in isolamento, a casa o in ospedale.
Verona rimane la zona con il più alto numero di cittadini in isolamento: oggi sono 34.153, la situazione è in costante miglioramento rispetto agli oltre 39mila di due giorni fa. I casi registrati oggi nel bollettino diramato dall’Unità di crisi regionale sono invece 1.532. A Vicenza ci sono 1.316 nuovi positivi, che portano il totale dei provvedimenti di isolamento disposti dall’Asl a 24.934.
Sono 252 gli ultimi tamponi positivi emersi in tutta la provincia di Belluno, ma rimane alto il totale delle persone in isolamento, scese solo di 200 unità: oggi sono 4.506 i positivi, il dato più basso di tutto il Veneto. Nella provincia di Rovigo si registrano, nelle ultime 24 ore, 296 nuovi casi, che portano a 5.547 il totale dei contagiati.
Rallentano i vaccini
Una forte diminuzione di prime dosi è stata registrata ieri in Veneto, con solo 813 somministrazioni su un totale anch'esso molto basso, di 14.452 inoculazioni. La maggior parte delle iniezioni, secondo il bollettino regionale, è ancora dovuta alle terze dosi booster, 10.705. L'utilizzo delle forniture è al 92,9%.
Della popolazione vaccinabile 'over 12', l'89% ha ricevuto la prima dose, l'87,5% ha completato il ciclo con il richiamo, mentre il 66,7% ha il booster. per la fascia pediatrica 5-11 anni, il 32,1% ha ricevuto una dose e il 25,1% il richiamo.
Conto alla rovescia per Novavax
È iniziato il conto alla rovescia per l’arrivo delle forniture di Novavax, il vaccino a base di proteine ricombinanti, ovvero manipolate in laboratorio per favorirne la produzione, che potrebbe convincere i no-vax a vaccinarsi. Lo ha annunciato ieri mattina il governatore Luca Zaia, che sta facendo pressing sul Governo per stringerei tempi. “Abbiamo tante richieste, incrociamo le dita per l'arrivo di Novavax . Gli ordini sono stati fatti, spero sia questione di settimane: appena abbiamo il vaccino, apriremo linee dedicate a Novavax”, ha detto Zaia.
L'obiettivo di Zaia è convincere buona parte dei 450mila veneti non ancora vaccinati a fare la prima dose, in particolare i 161mila over 50 che finora hanno deciso di non fare il vaccino contro il coronavirus, nonostante l’obbligo deciso dal Governo.