REDAZIONE VENETO

Covid Veneto, oggi 24 febbraio. Zaia: "Il virus è cambiato, ospedali in recupero"

Con 4.111 nuovi casi, anche oggi i contagi sono in ribasso. Sono 63.592 i veneti in isolamento, un migliaio in meno rispetto a ieri. Il Veneto è una delle pochissime realtà (insieme a Lombardia e provincia di Trento) con l'occupazione dei reparti sotto la media: è al 13%, contro un dato nazionale del 15%

Venezia, 24 febbraio 2022 – Continua la lenta, ma inesorabile discesa dei contagi in tutto il Veneto. Sono 4.111 i tamponi risultati positivi nelle ultime 24 ore, 382 in meno rispetto a ieri. Scendono di un altro migliaio le persone attualmente contagiate, oggi sono infatti 63.592 i veneti che si trovano in isolamento. Netto miglioramento di tutte le province, la zona con la minore pressione è Belluno, con 187 casi, mentre è ancora il Padovano quella con il numero più alto di nuovi casi, che comunque risulta essere molto al di sotto della soglia dei mille casi: 899 il numero esatto.

Covid Veneto, il bollettino del 25 febbraio: la discesa continua

Covid Veneto, i dati del 24 febbraio 2022
Covid Veneto, i dati del 24 febbraio 2022

Sono 13 i morti registrati dal bollettino diramato oggi dall’Unità di crisi regionale, che portano a 13.790 il totale delle vittime del virus negli ultimi due anni in tutto il Veneto. Come annunciato dal governatore Luca Zaia, migliora la situazione negli ospedali, molti dei quali stanno ritornando lentamente alla normalità. Sono 1.154 i pazienti Covid ricoverati oggi nei reparti di area medica (-35 rispetto a ieri), mentre nelle terapie intensive ci sono 98 malati gravi, contro i 101 di ieri.

Sommario:

Gimbe: Veneto in miglioramento

A “certificare” il miglioramento dei contagi in Veneto è il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Nella settimana dal 16 al 22 febbraio, infatti, c’è stato il miglioramento del rapporto dei casi attualmente positivi al Covid-19 sulla popolazione, che sono stati 1.41 ogni 100mila abitanti. Si evidenzia anche una diminuzione dei nuovi casi (-21,7%) rispetto alla settimana precedente. Sono sotto la soglia di saturazione i posti letto in area medica (12,9%) e in terapia intensiva (5,5%), occupati da pazienti Covid.

I nuovi casi per 100mila abitanti dell'ultima settimana vedono in testa la provincia di Venezia (720), seguita da Padova (702), Vicenza (637), Rovigo (634), Treviso (631), Verona (609) e Belluno (600).

Vaccini sotto la media nazionale

L’attività vaccinale continua a ritmi ridotti, ieri le somministrazioni complessive sono state appena 8.216. Lo riferisce il report della Regione. Le prime dosi sono state 232, i richiami del ciclo primario 1.464, quelle addizionali booster 6.520.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, la popolazione veneta che ha completato il ciclo primario (con le prime due dosi) è pari all'81,2%, ma il dato è sotto la media nazionale, che è invece dell’83%, a cui aggiungere un ulteriore 1,7% (media Italia 2,4%) solo con la prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose è dell'63%, anch'esso sotto la media nazionale (84,9%).

I bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno completato il ciclo vaccinale è pari al 28,6% (media Italia 28,8%) con un ulteriore 5,5% (media Italia 7,9%) con prima dose.

Province: cosa emerge dai dati

Scendono ovunque i contagi nel Veneto, dove dalla fotografia scattata oggi tutte le province sono sotto la quota dei mille casi. È Padova la provincia con il maggio numero dei nuovi casi, seppur con un contenutissimo numero di casi, fermi a 899. Sono 11.070 le persone in isolamento in tutti i Comuni del Padovano. Nella Città metropolitana di Venezia sono invece risultati positivi 803 tamponi eseguiti ieri ed esaminati nelle ultime ore, per un totale di 11.282 persone in isolamento, a casa o in ospedale.

A Verona, sono 778 gli ultimi episodi di Covid registrati nelle ultime 24 ore, con un totale di 11.422 contagi: un dato che rimane comunque, nonostante il miglioramento diffuso, il più alto tra tutte le province venete. Oggi Vicenza registra 715 nuovi positivi che, al netto dei guariti, portano il totale degli attuali contagiati ben al di sotto la soglia dei 10mila: è 93.40 il dato esatto.

Treviso è in caduta libera, per il sollievo dei residenti e dei sanitari. Sono 457 i test risultati positivi nelle ultime ore, che portano a 8.506 il totale dei trevigiano raggiunti da un provvedimento di isolamento. Nella provincia di Rovigo si registrano oggi 195 nuovi casi, che portano a 2.522 il totale dei contagiati. Fanalino di coda è la zona di Belluno, che anche oggi registra i numeri più bassi di tutto il Veneto: 187 i nuovi contagi, 2.196 il totale dei positivi.

Zaia: "Il virus è cambiato"

“Il virus è cambiato e sono mutate anche le ricadute sulle strutture ospedaliere, tant’è che il Veneto ha già riaperto alle visite dei familiari e avviato il programma per il recupero delle prestazioni specialistiche ambulatoriali''. È ottimista l’apertura di giornata per Luca Zaia, il governatore del Veneto, uno dei pochi territori – insieme a Lombardia e provincia autonoma di Trento – che non supera la soglia del 15% di occupazione dei posti letto in area medica. Il Veneto è infatti al 13% nei reparti Covid e 5% in terapia intensiva. La media italiana, secondo il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 20% in area medica e del 9,3% in area critica.

Fine dello stato di emergenza, a scuola stop alla Dad per la quarantena

Il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti, precisa che “si conferma un'ulteriore riduzione degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, la cui media mobile a 7 giorni scende a 66 ingressi al giorno rispetto agli 80 della settimana precedente”. È atteso a momenti il bollettino di oggi del Veneto, cartina di tornasole della curva pandemica nelle ultime 24 ore. Una lenta discesa era evidente già ieri, quando i nuovi casi erano 4.493 (-1544 rispetto a martedì) e le persone in isolamento 64.405 (-4.602 rispetto al giorno precedente). Il segno di un allentamento della pressione sugli ospedali è la riapertura del presidio sanitario di Schiavonia, nel Padovano, uscito dallo stato di emergenza del Covid hospital con la ripresa degli interventi chirurgici non urgenti e le altre attività sanitarie.