Venezia, 12 maggio 2022 – Scendono ancora i contagi in tutto il Veneto, la curva migliora su tutti i fronti. Dopo l’innalzamento improvviso di martedì, con quasi 6mila nuovi contagi e 55mila positivi, nelle ultime 24 ore si registra una lenta discesa: sono 3.932 i tamponi risultati positivi, contro gli oltre 4mila di ieri. Scende il numero attuale dei pazienti positivi, che sono 53.295, 1.673 in meno di ieri.
Covid Veneto oggi, i dati del 13 maggio. Continua la discesa, restano alti i decessi
Covid, la situazione aggiornata:
- Ospedali: crescono i ricoveri
- Province, tutte sotto i 10mila positivi
- Omicron Ba.2, sottovariante prevalente
- Cosa succede in Italia e nel mondo
Ospedali: crescono i ricoveri
Il bollettino regionale segnala 19 vittime, con totale dei decessi a 14.563. Negli ospedale, tuttavia, crescono i ricoveri in area medica, che sono 808 (+20), e calano di poco quelli in terapia intensiva, che sono 41 (-2). La campagna vaccinale segnala 762 dosi somministrate ieri, come al solito in prevalenza booster (688).
Province, tutte sotto i 10mila positivi
Contagi sotto quota mille in tutte le province, con meno di 10mila persone in isolamento, segno che il trend si sta inesorabilissime invertendo. Quello che, fino a pochi giorni fa, era un caso isolato, finalmente la caduta dei contagi si sta stabilizzando. E, infatti, a Padova – la provincia che ha quasi sempre avuto più di un migliaio di tamponi positivi quotidiani – oggi ci sono 821 nuovi casi e un totale di 9.501 attualmente positivi. Sono 755 i test risultati positivi nel Vicentino, dove in isolamento ci sono 9536 residenti, addirittura qualche decina in più di Padova, che è sempre stata in cima alla lista dei casi riportati dai bollettini regionali.
Segue Treviso con 687 nuovi positivi e 7.797 contagi totali. Continua l’oscillazione dei casi anche nell’area vasta della Città metropolitana di Venezia, che nel bollettino regionale di oggi compare tra le zone a rischio molto moderato con 673 nuovi positivi e un bilancio complessivo di 7.539 persone in isolamento, tra pazienti presi in carico negli ospedali e cure domiciliari.
A Verona sono 664 i positivi emersi nelle ultime ore, mentre i cittadini in isolamento sono 7.707, tra quelli in cura domiciliare e i pochissimi ricoveri in ospedale. Continuano ad essere residuali i contagi nel Polesine – che oggi registra 163 nuovi casi e poco più di 2mila contagi, 2.077 la cifra esatta, in tutti i Comuni della zona di Rovigo – e nelle comunità montane del Bellunese, dove le cifre sono poco più di un centinaio di casi: 163 gli ultimi tamponi positivi e solo 1.373 contagi in tutto.
Omicron Ba.2, sottovariante prevalente
In Italia "la sottovariante Omicron Ba.2 ha quasi completamente soppiantato la Ba.1, mentre vengono già segnalati i primi casi di Ba.4. Allo stato attuale delle conoscenze, queste nuove sotto-varianti di Omicron sembrano avere una maggior trasmissibilità rispetto a Ba.2 e, soprattutto, una maggior capacità di evadere la protezione immunitaria, sia da vaccino, sia da pregressa infezione: questo determina una probabilità più elevata di reinfezione, oltre ad una maggiore resistenza di queste varianti agli anticorpi monoclonali". Lo sottolinea la Fondazione Gimbe nel report settimanale indipendente sull'epidemia di Covid-19 in Italia. "Per quanto riguarda l'efficacia vaccinale sull'ospedalizzazione, se per queste nuove sotto-varianti non sono ancora disponibili dati, la somministrazione della dose booster resta di cruciale importanza al fine di mantenere una copertura adeguata contro Omicron e Omicron 2", si evidenzia nel report. Secondo i dati dell'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità, dal 24 agosto 2021 al 4 maggio 2022, in Italia sono stati segnalati quasi 400mila casi di reinfezione (3,3% del totale). Tuttavia l'incidenza delle reinfezioni, stabile intorno all'1% fino al 6 dicembre 2021 (data di riferimento per l'inizio della diffusione della variante Omicron), è rapidamente salita al 3% a inizio gennaio 2022, mantenendosi su questi valori - rileva Gimbe - fino a fine marzo 2022, per poi crescere ulteriormente nelle ultime settimane, sino a raggiungere il 5%. Il rischio di reinfezione colpisce in particolare i più giovani (fascia d'età 12-49 anni), le donne rispetto agli uomini, le persone con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni, le persone non vaccinate o vaccinate con almeno una dose da oltre 120 giorni, gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.
Cosa succede in Italia e nel mondo
A livello globale, il numero di nuovi casi e decessi Covid-19 continua a diminuire, proseguendo una tendenza iniziata dalla fine di marzo 2022. In particolare, nella settimana dal 2 all'8 maggio, sono stati segnalati oltre 3,5 milioni di casi e oltre 12mila decessi, con una diminuzione rispettivamente del 12% e del 25% rispetto alla settimana precedente. Lo evidenzia l'ultimo report settimanale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).
Nonostante il calo generale, è stato segnalato un aumento del numero di nuovi casi settimanali nelle Americhe (+14%) e in Africa (+12%). In quest'ultima è stato segnalato anche un aumento del numero di decessi settimanali (+ 84%). Da inizio pandemia fino all'8 maggio 2022, a livello globale, sono stati segnalati oltre 514 milioni di casi di infezione da Sars-Cov-2 confermati e oltre 6 milioni di decessi registrati (anche se, per quanto riguarda questi ultimi, una recente stima dell'Oms parla di un numero reale pari almeno al triplo).