Venezia, 27 ottobre 2021 – Continua a salire la curva dei contagi nel Veneto, su tutto il territorio nelle ultime 24 ore sono stati registrati 539 nuovi positivi. Un nuovo balzo in avanti rispetto alle settimane precedenti: ieri i positivi di giornata erano 475 e lunedì 220. In tutte le province venete, in questo momento ci sono 9.743 contagi, con 295 persone in più rispetto al bollettino di ieri. Tre i decessi, numero che porta il numero totale delle vittime, morte dall’inizio della pandemia ad oggi, a 11820.
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Cala leggermente la pressione sugli ospedali veneti, dove oggi i posti letto occupati sono 205 nei reparti di degenza Covid, ieri erano 216, mentre sale l’occupazione delle terapie intensive con 34 pazienti gravissimi, quattro più di ieri. È di 478.509 persone il bilancio totale dei casi registrati negli ultimi 20 mesi di pandemia.
La situazione nelle province venete
Continua a peggiorare la situazione in quasi tutti i territori. In testa alle zone più a rischio c’è sempre Padova che continua a crescere: oggi i nuovi casi sono 156, 54 più di ieri, per un totale di 1.699 persone positive. Non si aggrava il quadro di Vicenza, dove i numeri rimangono in linea con l’andamento di ieri: 98 i nuovi casi, 1.454 il numero complessivo di persone in isolamento. Nella provincia di Città Metropolitana di Venezia sono emersi 86 positivi di giornata e 1.319 persone affette da Covid. Con 70 casi, Verona sembra migliorare rispetto ai 95 positivi registrati ieri, oggi i casi sono 70. Il totale dei malati nel veronese è di 1.133 persone. Numeri ancora alti a Treviso, dove oggi ci sono 73 nuovi positivi per un totale che sale a 930. Riflettori puntati anche su Rovigo, con una continua crescita dei contagi che oggi si attesta a 36 ulteriori e un totale di 338 infetti. In calo Belluno, sono 12 i casi di oggi, con 160 positivi in tutto.
Vaccini, Zaia: “Non abbassare la guardia”
"Mi appello ai 60enni, che hanno fatto la seconda dose da almeno sei mesi: valutino di farsi la terza dose booster'", è l’appello del presidente del Veneto, Luca Zaia, ai cittadini veneti. "Ho l'impressione che entro la fine dell'anno – continua – verrà estesa la terza dose a chi ha meno di 60 anni. Perché c'è già chi se la vuol fare. Quindi, penso verrà presa una decisione ragionevolmente nell'arco temporale in cui scadranno le ultime seconde dosi per la popolazione che si è vaccinata intorno a fine maggio. Lo autorizzeranno, magari in maniera volontaria entro fine 2021". Covid, Gimbe: niente effetto scuola. Ma oltre 1,2 milioni di studenti non ancora vaccinati
A che punto è la campagna vaccinale in Veneto. Sono state 12.403 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate ieri in Veneto, quasi 2mila più di martedì 26 ottobre, di cui 5.238 erano terze dosi, quasi il doppio rispetto a martedì scorso. Il totale delle somministrazioni è di 7.191.812, di cui 3.491.090 solo con prima dose, e sono invece 81.591 le persone che hanno ricevuto la dose “booster”. Ad aver completato il ciclo con il richiamo del vaccino sono 3.619.131 veneti, pari all’80,9% di tutta la popolazione residente e all’84,3% degli over 12. Terza dose vaccino e Green pass, Sileri: "Collegamento ragionevole"
Nessun obbligo vaccinale, Zaia continua su questa posizione. "La vaccinazione è volontaria – sottolinea –, ma resta la chiave di volta della pandemia. Rispetto tutti: non ho mai creduto nell'obbligatorietà, ma più vacciniamo e più possibilità abbiamo di raggiungere l'immunità di gregge. Inoltre vaccinandoci proteggiamo chi non può farlo, penso a un bimbo oncologico o immunodepresso". E prosegue: "Il vaccinato ha statisticamente 6,6 possibilità in meno di contagiarsi, nella stragrande maggioranza dei casi non sviluppa sintomi e se li sviluppa sono molto meno gravi rispetto a chi non è vaccinato che vede inoltre, aumentare il rischio di ospedalizzazione di 8,2 volte".Covid Padova, coppia no-vax: sono stabili le condizioni dei coniugi in terapia intensiva