Venezia, 24 novembre 2021 – Nella terapia intensiva di Padova, il 100% di non vaccinati. A confermarlo è il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Padova, Giuseppe Dal Ben, spiegando che "in terapia intensiva abbiamo anche un bambino di soli 10 mesi". E la curva dei contagi si sta alzando rapidamente, in Veneto si prevedono 50mila positivi entro metà metà dicembre. “Questa è l'epidemia dei non vaccinati: questa settimana abbiamo 19 persone in terapia intensiva, tutte relativamente giovani, che non avevano altre patologie, tutti non vaccinati. Il virus colpisce duro e non guarda in faccia nessuno”, dice Dal Ben.
“È una situazione che non mi piace per niente, secondo i parametri e l'andamento attuale della curva prevediamo a metà dicembre circa 50mila casi positivi in Veneto. La situazione va monitorata attentamente”.
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Nuova impennata dei contagi, nel Veneto si sfiorano i 2mila casi in un solo giorno. È un balzo avanti che preoccupa quello che si sta registrando da giorni in tutte le province, dove in un mese i contagi sono quintuplicati. A cominciare da Padova, dove il sindaco sta per firmare l’ordinanza con le nuove restrizioni. Nelle ultime 24 ore, il Veneto registra 1.931 nuovi positivi a fronte di 90.592 tamponi analizzati, tra molecolari (23.285) e antigenici (67.307). L’incidenza sale al 2,1%, gli attuali positivi sono 23.825, 1.173 in più rispetto a ieri.
Sono quattro le vittime del Covid decedute nelle ultime ore, un dato che preoccupa e porta il totale dei morti, dall’inizio della pandemia, a 11.922. Negli ultimi due anni, la situazione veneta si è rivelata tra le più pesanti e lo confermano i 469.460 casi esaminati, tra deceduti e guariti. Sul fronte clinico, i numeri crescono con 431 ricoveri in area non critica (+19) e 78 pazienti gravi curati in terapia intensiva (+1).
La situazione nelle province
Ancora Padova in vetta alle classifiche dei contagi di questa nuova ondata di Covid con 410 casi, seguita dalla provincia di Treviso, che oggi registra 394 positivi. La città metropolitana di Venezia oggi registra altri 387 nuovi casi, mentre a Vicenza ci sono 336 nuovi casi e a Verona 249. Sotto controllo la situazione a Belluno, con 61 nuovi casi, e Rovigo, che oggi conta 82 positivi in più.
A Padova oggi ci sono 5.198 i casi positivi, 1.795 in più rispetto alla settimana scorsa, e 23.852 in Veneto (+6.204). Un mese fa i positivi a Padova erano 1.654, in Veneto 12.088. “Una situazione di positività sempre inferiore ad un anno fa, quando in Veneto si registravano 56.804 casi, ma la situazione va monitorata attentamente”, sottolinea il direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Padova, Giuseppe Dal Ben.
Contagiato il leader no vax, grave in terapia sub intensiva
Contagiato dal Covid, è grave il leader no vax veneto, Lorenzo Damiano, ricoverato in terapia sub intensiva all'ospedale di Vittorio Veneto. Membro del movimento “Norimberga 2”, con cui si era candidato alle ultime elezioni per il sindaco di Conegliano, in provincia di Treviso, è risultato positivi nei giorni scorsi e la situazione si è poi complicata.
Leader no-vax positivo al Covid. Lorenzo Damiano sotto ossigeno dopo Medjiugorje
Il contagio del 56enne, a quanto si apprende, sarebbe avvenuto durante un pellegrinaggio a Medjiugorje, avvenuto a inizio novembre. Nel suo attivismo no vax, Damiano aveva mescolato posizioni anti-sistema, invocando una “Norimberga 2” contro i promotori delle vaccinazioni, con una sorta di fondamentalismo religioso e i consueti slogan contro la “dittatura sanitaria”, no green pass, libertà vaccinale e terapie mediche domiciliari. Alle ultime comunali la sua sigla aveva ottenuto il 2,78%.
Super green pass: il Veneto dice no alle chiusure
No alle chiusure Il lockdown solo per i non vaccinati, ma anche il super green pass di cui si hanno delle anticipazioni, non convince il presidente del Veneto. "Io sono abituato a governare e vedo se una cosa è applicabile oppure no. Il lockdown per i soli non vaccinati non esiste in nessuna parte del mondo", spiega. ''Sul super green pass, come governatori abbiamo dato le indicazioni di non chiudere'' e di ''valorizzare l'aspetto di chi ha scelto di vaccinarsi perché è innegabile che la vaccinazione ci sta dando risultati dal punto di vista di sanità pubblica''.
Obbligo vaccinale? Per Zaia “non è praticabile”
Zaia si dice contrario anche all'obbligo vaccinale perché ''non è praticabile''. Sul fronte Covid ''c'è già l'obbligo vaccinale per i sanitari e non mi risulta che tutti i sanitari si siano vaccinati''. Difficile anche l'applicazione del super green pass sui trasporti pubblici. ''Se permetti a qualcuno di andare al lavoro con il tampone, poi per la proprietà transitiva in qualche maniera ci deve andare a lavorare. È inutile garantire il tampone sul lavoro se poi non lo garantisci sul trasporto pubblico''.
Aggiornamenti Covid
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