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Corpo carbonizzato nel camper: è Cloe Bianco, prof transgender del Veneziano

https://luce.lanazione.it/attualita/cloe-bianco-professoressa-transgender-suicida-fuoco/Sarebbe stata Cloe a dare fuoco al camper, l'annuncio sul blog. Al secolo Luca Bianco, l'ex docente fece scalpore quando si presentò all'Istituto Mattei di San Donà di Piave in abiti femminili. Arcigay: "Uccisa dalla transfobia"

Il camper carbonizzato, nel riquadro: Cloe Bianco

Il camper carbonizzato, nel riquadro: Cloe Bianco

Belluno, 14 giugno 2022 – Sta per essere risolto il giallo di Belluno, il corpo carbonizzato ritrovato in un camper tra Auronzo e Misurina sarebbe quello della 57enne transgender Cloe Bianco, all’anagrafe registrata come Luca Bianco, un ex docente veneziano che nel 2015 fece scalpore presentandosi ai propri studenti in abiti femminili. Sarebbe stata lei a dare fuoco al furgone, trasformato in camper e utilizzato come abitazione, allo scopo di togliersi la vita. Un gesto estremo segno di grande dolore, annunciato sui social qualche giorno prima.

Il testamento sul blog

Il corpo era irriconoscibile quando è stato trovato dai vigili del fuoco all’interno del furgone devastato dalle fiamme, in una piazzola di sosta a lato della strada regionale, poco distante dal centro abitato di Auronzo di Cadore, nel Bellunese. Era la mattina dell’11 giugno. Solo il giorno prima, il 10 giugno, era stata la stessa Cloe ad annunciare ai suoi follower l’intenzione di farla finita, scrivendo un posto sul proprio blog. La solitudine di sentirsi "diverso", isolato da una società seriale. Era sparita da casa da sette mesi e da allora viveva in un camper.

Cloe Bianco
Cloe Bianco

“Subito dopo la pubblicazione di questo comunicato – si legge sul sito web – porrò in essere la mia ‘autochiria’, ancor più definibile come la mia libera morte. In quest'ultimo giorno ho festeggiato con un pasto sfizioso e ottimi nettari di Bacco, gustando per l'ultima volta vini e cibi che mi piacciono. Questa semplice festa della fine della mia vita è stata accompagnata dall'ascolto di buona musica nella mia piccola casa con le ruote, dove ora rimarrò. Ciò è il modo più aulico per vivere al meglio la mia vita e concluderla con lo stesso stile. Qui finisce tutto”.

Chi era Cloe Bianco

Cloe Bianco, che insieme al messaggio ha riprodotto le immagini del proprio testamento e delle proprie disposizioni anticipate di trattamento, aveva 50 anni ed era stata insegnante all'istituto Mattei di San Donà di Piave, nel Veneziano. Aveva quindi cambiato mansione e infine anche diverse scuole. La procura della repubblica di Belluno ha disposto l'esame del Dna per accertare ufficialmente che si tratta di lei.

Arcigay: "Uccisa dalla transfobia"

"La cronaca ci consegna l'ennesimo lutto, la morte di Cloe, che si è tolta la vita per sottrarsi all'opprimente transfobia che la circondava": lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. "Sulle persone trans* negli ultimi anni ci sono speculazioni indegne, figlie di un dibattito politico che ha perso di vista l'aspetto fondamentale: le persone trans* sono un bersaglio sociale, - afferma - colpite quotidianamente da un odio feroce". 

La transfobia, ricorda Piazzoni, "getta le persone in una spirale di solitudine e marginalizzazione, le espone alla violenza e a volte le uccide". "Vogliamo trasmettere tutto il nostro affetto alle persone che hanno voluto bene a Cloe e che in queste ore attraversano un grande dolore. Il nostro impegno è quello di riscattare, attraverso le nostre battaglie, Cloe e tutte le persone che, come lei, si sono viste negare il diritto alla felicità", conclude.