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Veneto, Confindustria nomina 'think tank' di 5 imprenditori per i progetti strategici

Luca Marzotto, Andrea Bolla, Alessandro Banzato, Davide Favrin, Maria Cristina Gribaudi lavoreranno secondo gli indirizzi del Pnrr che prevede ricadute per 25 miliardi di euro

Enrico Carraro presidente di Confindustria Veneto

Enrico Carraro presidente di Confindustria Veneto

Venezia, 12 luglio 2021 - Confidustria Veneto crea un think tank composto da 5 imprenditori che interverrà sulle politiche industriali più strategiche per facilitare le ricadute previste dal Pnrr che si stimano in 25 miliardi di euro. Confindustria Veneto si dota di un 'think tank' di cinque imprenditori di alto profilo ed esperienza, in grado di portare un contributo qualificante sui principali temi di politica industriale del Paese e sulle ricadute del Pnrr, il Piano nazionale di ripartenza post pandemia, sul territorio, in modo da indirizzare le strategie dell'associazione ed elaborare proposte mirate per lo sviluppo e la competitività del sistema imprenditoriale veneto.  Per questo scopo il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, in accordo con le associazioni territoriali, ha creato un 'Advisory board' che sarà supportato dal punto di vista scientifico dalla Fondazione Nord Est. 

I 5 imprenditori del comitato consultivo

Le tematiche su cui lavorerà il comitato consultivo, sono cinque, mutuando la struttura degli obiettivi del Pnrr: Competitività e innovazione con Luca Marzotto (di Zignago Holding, Venezia); Transizione ecologica con Andrea Bolla (ViVi Energia, Verona); Infrastrutture e mobilità sostenibile con Alessandro Banzato (Acciaierie Venete, Padova); Istruzione e ricerca con Davide Favrin (Marzotto Group, Vicenza); Inclusione sociale e cultura con Maria Cristina Gribaudi (Keyline, Treviso). Rimangono inoltre attivi i coordinamenti settoriali di Turismo e Sanità, affidati rispettivamente ad Antonello dè Medici e Marco Dal Brun.

Risorse per 25 miliardi di euro

Per Carraro "le ingenti risorse del NextGenerationEU e l'ampiezza del Pnrr, che avranno importanti ricadute sul nostro territorio - circa 25 miliardi di euro - rendono più che mai indispensabile la definizione di progetti strategici, in grado di dare nuova fisionomia e competitività al nostro sistema industriale. A questo obiettivo Confindustria Veneto vuole contribuire fattivamente. Sarà fondamentale assicurare un 'link' positivo tra centro e periferia per mettere a terra nella nostra regione tutte le risorse utili a colmare alcuni gap storici e a sviluppare interventi strategici per il futuro. In questo modo, potremo inoltre lavorare in maniera ancora più efficace con la Regione e il suo Comitato Tecnico Strategico".