REDAZIONE VENETO

Bollettino Covid Veneto 16 novembre: 1.278 contagi e 5 morti. Zona gialla più vicina

La scorsa settimana quasi 6 mila veneti in quarantena e 26 morti. Secondo l'Associazione Italiana di epidemiologia entro fine mese potrebbe scattare la zona gialla

Il bollettino Covid del Veneto del 16 novembre 2021

Veneto, 16 novembre 2021 - Il Veneto rischia di finire in zona gialla entro fine mese, a causa dell'andamento dei contagi, da giorni in continua crescita. 

Covid Veneto 17 novembre, boom di contagi: si sfiorano i 1.500 nuovi casi, 7 i decessi

L'aggiornamento Contagi, bollettino Covid 16 novembre 2021. Dati in Emilia Romagna - Emilia Romagna, quanto dista la zona gialla

É confermato: il rientro del numero dei contagiati dal coronavirus sotto i mille registrato sabato e domenica era legato all'effetto week end, quando si effettuano meno tamponi. Oggi, infatti, i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore in Veneto sono tornati subito ad impennarsi fino a raggiungere 1.278 unità: 566 in più rispetto ai 712 nuovi contagiati risultati dai test effettuati domenica. I dati sono riportati nel Bollettino della Regione Veneto. Crescono anche le persone affette dal virus attualmente positive ed in isolamento in Veneto, che arrivano a sfiorare le 17 mila: sono 16.945 (+114). Il numero degli infettati da inizio pandemia sale dunque a 493.291.

Il bollettino Covid del Veneto del 16 novembre 2021
Il bollettino Covid del Veneto del 16 novembre 2021

Tutti gli indicatori sono in aumento: decessi e ricoveri

Cinque i decessi nelle ultime 24 ore, che portat il totale dei morti a causa del Covid in Veneto da inizio pandemia a 11.881 persone. Per quanto riguarda la situazione ospedaliera le persone ricoverate sono 390 (+9), di cui 325 nei reparti ordinari (+8) e 65 nelle terapie intensive (+1). Ad essere sotto pressione sono gli ospedali di Padova città, con 34 persone nei reparti ordinari nell'Azienda ospedaliera (e 13 persone in terapia intensiva) e 18 al S.Antonio da Padova, e quello di Vicenza, con 36 ricoveri ordinari e 3 persone in rianimazione. Nel Veneziano ci sono 23 persone con problemi legati al contagio da coronavirus nei reparti ordinari e 2 in intensiva a Dolo. Ma i numeri crescono anche nei nosocomi di Trecenta (16 posti ordinari e  e 5 in rianimazione), in provincia di Rovigo, e Schiavonia (20 e 2), in provincia di Padova.

I contagi nelle province del Veneto

Padova continua ad essere la provincia più colpita dai focolai di coronavirus. Se oggi è seconda per nuovi casi, 250 contro il primato di 268 di Treviso, resta in cima alla classifica per numero di persone ancora in isolamento: 3.281. Nel Trevigiano, invece, a vivere la situazione di quarantena sono 2.246 persone. In situazione analoga anche Veneziano e Vicentino. A Venezia i contagiati nelle ultime 24 ore sono 251, che porta il totale delle persone attualmente positive al tampone a 2.710. A Vicenza 238 nuovi casi e 2.694 persone in isolamento. A Verona le persone infettatesi nelle ultime 24 ore sono meno, 185, ma resta alto il numero di quelle in quarantena, 2.212. Numeri sempre più ridotti a Belluno con 40 nuovi casi (426 in isolamento) e a Rovigo con 35 (532). Ci sono poi 11 casi tra domicliati fuori dal veneto e casi in corso di assegnazione (2844).

Focolaio in una scuola elementare a Mira, nel Veneziano

Focolaio Covid in una scuola elementare del Veneziano: 25 alunni contagiati e 64 in isolamento a Mira. Un focolaio di casi Covid-19 si è registrato in provincia di Venezia in una scuola primaria di Mira, probabilmente a partire dalla positività iniziale di un insegnante, che aveva già portato alla messa in quarantena di una classe dell'Istituto.  Lo comunica oggi l'azienda Ulss 3 Serenissima. Venezia, focolaio Covid: 25 alunni contagiati e 64 in quarantena in scuola primaria a Mira

La campagna vaccinale in Veneto

Ieri sono state somministrate in Veneto 14.880 dosi, di cui 'solo' 1.016 prime dosi a chi finora aveva scelto di non vaccinarsi, o non aveva potuto per motivi di salute. I cicli completati sono stati 5.044, le terze dosi 8.820 (riguardano il 4,4% della popolazione). La popolazione immunizzata in Veneto è pari al 74,5%, sale al 76,5% con chi ha effettuato anche la prima dose. La percentuale dei vaccinati sale all'82,7% se si considerano anche le dosi somministrate a veneti (over 12) fuori Regione.

Zaia: "Unica arma il vaccino"

"Finiremo in zona gialla? Se il virus non si ferma, se non corriamo ai ripari passeremo anche in arancione o in rossa. L'unica arma che abbiamo è il vaccino" - ha rimarcato ieri il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, preoccupato per il continuo innalzamento dei contagi. Zaia ha sottolineato che il giorno precedenten la campagna vaccinale ha riguardato 4.005 terze dosi e solo 631 prime dosi:  "Stiamo raschiando il fondo del barile sulle prime dosi: l'80% dei ricoverati in terapia intensiva sono non vaccinati".  "Il dato concreto è che crescono i contagi, in modo lento ma inesorabile. Ho speranza che questo incremento si fermi. L'occupazione degli ospedali  è ancora gestibile, siamo a 381 ricoverati, ma la gestione comincia a farsi sentire con i 400 pazienti in terapia intensiva (per altre patologie, ndr) che si sommano ai casi Covid". Covid Veneto 15 novembre, Zaia: "Finiremo in giallo? Se continua così anche in zona rossa"

 

Sedie vuote nei centri vaccinali anti Covid
Sedie vuote nei centri vaccinali anti Covid
Le proiezioni: verso la zona gialla

Dalle proiezioni eseguite dalla Regione, nel giro di un una decina di giorni potrebbero arrivare ad un centinaio di persone i pazienti Covid ricoverati nelle terapie intensive del Veneto, "per questo c'è preoccupazione",  ha detto ieri il Governatore. A quel punto infatti "avremo superato due parametri su tre" per la zona gialla.  Ieri i nuovi casi erano 712, ma a fronte di un numero infereriore di tamponi effettuati nel fine settimana.

Pd Veneto: no a tamponi per ottenere Green pass

Chi decide di non vaccinarsi contro il Covid deve essere sottoposto a restrizioni più severe, in modo da evitare il dilagare dei contagi. Lo chiede la consigliera regionale democratica e vicepresidente della commissione regionale Sanità Anna Maria Bigon, secondo cui "non possiamo permettere che un pugno di irriducibili no vax con la loro irresponsabilità metta a rischio la salute di tutti".  Quanto avvenuto a Padova nel fine settimana, "come in altre città, con migliaia di persone a manifestare, assembrate e senza mascherina, rappresenta pericolo per la salute pubblica. Mi auguro che organizzatori e partecipanti, una volta identificati, vengano sanzionati come previsto dall'ordinanza", afferma Bigon, evidenziando che però "la multa a posteriori non ferma il contagio". E per questo serve "una stretta a monte", continua la dem che si dice favorevole "alla possibilità di escludere i tamponi rapidi dagli strumenti diagnostici utili a ottenere il Green pass", o "a ridurne la validità temporale da 48 a 24 ore".   

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La scorsa settimana: quasi 6 mila nuovi contagi e 26 morti

Da lunedì 8 novembre a domencia 14, i nuovi contagiati in Veneto sono stati quasi 6 mila (5.923) e i morti per il Covid 19 sono stati 26.

Secondo l’Associazione italiana di epidemiologia la situazione pandemica è in "grave peggioramento" in particolare in 5 regioni, dove si potrebbe presto superare la soglia di attenzione dei 250 positivi ogni 100 mila abitanti: in primis Friuli Venezia Giulia, quindi in Veneto, provincia di Bolzano, tutte nel nord Est, seguite da Liguria e e Valle d'Aosta, comunque a Nord.   Il Veneto, attualmente, è terzo per la crescita dell'incidenza settimanale (115,3) anche se il numero dei posti letto Covid occupati è ancora sotto la soglia: 6% in rianimazione, 4% in area medica.

Notizia in aggiornamento