Autonomia differenziata, Zaia: “È l’alba di un giorno storico, il divario con il Sud non aumenterà”

Secondo il presidente del Veneto, la misura gioverà anche al Mezzogiorno: “L’Italia a due velocità è figlia del centralismo, autonomia è medicina”

Venezia, 19 giugno 2024 – Uno dei primi a festeggiare l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata questa mattina non poteva essere che il presidente della regione Veneto Luca Zaia, che ne ha fatto una vera e propria battaglia nel corso dei suoi dieci anni a Palazzo Balbi.

"L'autonomia è legge! Oggi si è fatta la storia di questo paese! È l'alba di un giorno storico”, esulta sui suoi canali social. Il governatore ha ringraziato la premier Giorgia Meloni, il leader della Lega Matteo Salvini, il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli e tutti coloro che, al governo e al parlamento, hanno lavorato per portare avanti il disegno di legge. “Ora si pone una pietra miliare, all'insegna di un percorso di modernità, responsabilità ed efficienza – continua Zaia – L'Italia, con gradualità e rispetto, andrà verso un modello gestionale già assunto in maniera vincente da molti grandi paesi europei e a livello internazionale”.

Luca Zaia festeggia la rielezione
Luca Zaia festeggia la rielezione

Infine, il presidente veneto conclude con i prossimi passi: “L'obiettivo sarà la lotta alle diseguaglianze e la maggior vicinanza delle istituzioni ai cittadini. Inizia un percorso che vedrà ognuno di noi impegnato alla stesura delle singole intese. Mettendo a frutto la reale efficacia dell'autonomia differenziata, con gli accordi tra lo Stato e le Regioni che vorranno chiedere, con responsabilità, l'autonomia”.

Concetti ripresi in tarda mattinata alla conferenza stampa tenuta a Roma: “Con questa riforma non si mina l'unità nazionale perché è un modello di autonomia molto light rispetto ad altri Paesi in Europa – ha spiegato Zaia – Si parla di Italia come di un Paese a due velocità, e questo è figlio del centralismo e non certo dell'autonomia: chi attacca l'autonomia su questo punto si sta lamentando della medicina che ti cura mentre difende la malattia”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ora 30 giorni per firmare la legge e promulgarla. “Attendiamo le sue decisioni in ossequioso silenzio – ha detto il governatore – In seguito alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, tutte le Regioni italiane potranno chiedere di attivare il tavolo delle trattative”.

Il referendum del 2017

I cittadini veneti si sono detti ampiamente favorevoli all’autonomia differenziata già nel 2017, quando è stato convocato sulla questione – proprio dal presidente Zaia – un referendum. A partecipare è stato il 57,2% degli aventi diritto: il 98,1% si è espresso per il sì, contrario solo l’1,9%. D’altronde, tutte le forze politiche attive in Veneto si erano schierate favorevolmente, compresa l’opposizione alla giunta. 

Si è trattato tuttavia di un referendum consultivo, quindi privo di risultati giuridici, e finalizzato solamente a sondare il supporto popolare all’autonomia differenziato.