REDAZIONE VENETO

Due alpinisti trevigiani morti sulla Marmolada: recuperate le salme

Si tratta di Filippo Zanin e Federico Favilli, entrambi di Asolo: a lanciare l’allarme è stata la moglie di uno dei due. Erano partiti ieri alle 4.30 dal Rifugio Falier, ma sono precipitati mentre scalavano la Via Don Chisciotte

L'elisoccorso sta perlustrando la cima della Marmolada alla ricerca degli alpinisti morti

L'elisoccorso sta perlustrando la cima della Marmolada alla ricerca degli alpinisti morti

Belluno, 4 agosto 2024 – Due alpinisti morti sulla Marmolada dopo essere precipitati ieri: i loro corpi senza vita sono stati recuperati dall’elicottero Suem Falco 2. Si tratta di Filippo Zanin, di 36 anni, e Federico Favilli, di 43, entrambi residenti ad Asolo (Treviso) e scalatori esperti e manager della nota azienda delle attrezzature per alpinismo Scarpa. Sono caduti dalla parete sud, dove stavano scalando la Via Don Chisciotte.

L’allarme

Ieri sera verso le 23.20 il Soccorso alpino della Val Pettorina è stato attivato dalla Centrale del Suem, allertata dalla moglie di uno dei due alpinisti: ieri pomeriggio, intorno alle 14, aveva mandato un messaggio al marito, senza mai ricevere risposta.

Secondo quanto ricostruito, Zanin e Favilli avevano lasciato il Rifugio Falier verso le 4.30 del mattino di ieri, precipitando poco dopo aver iniziato la scalata.

Trovate le auto

Subito sono state ritrovate le macchine dei due alpinisti: una parcheggiata a Malga Ciapela, da dove erano saliti fino al Rifugio Falier, e una in Fedaia, dove sarebbero dovuti arrivare scendendo dal ghiacciaio, una volta completata la via.

I soccorritori sono saliti fino a Malga Ombretta, sul lato sud e lungo il ghiaccio sul versante nord, per vedere se i due scalatori fossero in ritardo. Non trovandoli, alle 5.30 di questa mattina una squadra è salita al Rifugio Falier per osservare la parete con il binocolo, senza vederli.

Il decollo di Falco 2

Da Belluno è quindi decollato Falco 2 – l’elicottero gestito dal Suem dell'Azienda Ulss e di Dolomiti Emergency – che si è diretto subito sui ghiaioni alla base della parete, rinvenendo purtroppo i corpi esanimi. Constatato il decesso, le salme sono state recuperate e trasportate alla cella mortuaria di Rocca Pietore. 

Zanin e Favilli lasciano rispettivamente una bambina di 2 anni e due figli di 11 e 8 anni.