LAURA GUERRA
Sport

Tirreno Adriatico 2023: Roglic vince la tappa 5 da Morro d’Oro a Sassotetto

La Corsa dei Due Mari approda nelle Marche, sabato 11 marzo si corre a Osimo

Sassotetto (Macerata), 10 marzo 2023 - Dopo il 2018 con il successo di Landa e il 2020 con Simon Yates, a imporre il suo nome sul Sassotetto è stato Primoz Roglic (Jumbo) conquistando la tappa ma anche il primo posto della classifica generale della 58° Tirreno – Adriatico, oggi al suo primo arrivo nelle Marche.

Dopo la vittoria del giorno prima a Tortoreto, il talento sloveno ha dunque fatto il bis senza mettere fuori il naso per tutta la corsa, capendo che sarebbe bastato lo scatto sul traguardo per agguantare l’abbuono che l’avrebbe portato a comandare la classifica.

Un arrivo che si trovava più in quota rispetto ai precedenti seppure, a causa vento, il traguardo sia stato ‘abbassato’ di qualche km. Da Morro d’Oro a Sassotetto era annunciata come la tappa regina della Tirreno – Adriatico ma per vedere un po’ di spettacolo, in una tappa caratterizzata da una fuga di 7 uomini ripresa ai – 20 km dalla fine, si è dovuto attendere gli ultimi km della salita finale quando chi riusciva a stare in bici nonostante il vento ha tentato l’azione. A prendere spazio era stato Damiano Caruso ma poi tutto si è regolato nello sprint tra i big.

Ora, dunque, nella generale Roglic viaggia con 4” sullo spodestato Lennard Kamna e 12” su Joao Almeida. Ciccone il migliore degli italiani, 9° a 24”.

L’ordine d’arrivo, invece, ha 2° Ciccone seguito da Geoghenan. Tutto è apertissimo e la tappa dove si capirà davvero chi vincerà la Tirreno Adriatico sarà quella di domani, con i muri marchigiani, nemmeno un attimo di respiro, 3000 metri di dislivello sul circuito di Osimo.

La cronaca

Si tratta di una tappa ridotta a causa del fortissimo vento che soffiava sul traguardo. Per la sicurezza di tutti, infatti, gli organizzatori sono stati costretti a spostare il traguardo a Fonte Landina, facendo così misurare la frazione 165,6 km anziché i 168.

Da registrare l'abbandono del francese Nacer Bouhanni che non ha preso il via e che mancherà tra i protagonisti della volata della tappa finale a San Benedetto del Tronto.

Dopo una decina di km dal via dell’abruzzese località di Morro d’Oro, nasce la fuga buona formata da 7 uomini: Davide Ballerini (Soudal Quick Step), Anthony Perez (Cofidis), Erik Fetter (Eolo Kometa), Simon Guglielmi (Team Arkea Samsic) Florian Stork (team Dsm), Zdenek Stybar (Team Jayco Alula) e Quinn Simmons (Trek Segafredo).

Mentre il gruppo arriva nelle Marche è Simmons a perdere contatto mentre la fuga pedala a quasi 2 minuti. A rendere tutto più difficile però c'è già il vento molto forte che allunga il gruppo e fa a spallate coi corridori.

Vento che poco dopo ha trovato la complicità anche di pioggia e grandine.

Al traguardo volante di Amandola è Sdenek Stybar il primo a transitare e a 80 km dal traguardo la fuga ha 2'20 di vantaggio. Da qui però il gruppo prende velocità e inizia la cavalcata di rimonta verso la prossima salita mentre le sei lepri in testa iniziano a mollare la corsa.

È così che sul San Ginesio si sono presentati in 4, reduci del fuggitivi, con Stork il primo a transitare al gpm. Il vento continua a farsi sentire forte e il gap sul gruppo è ormai solo di una ventina di secondi mentre i km sono solo una quarantina all'arrivo.

Ai 30.8 km dalla fine il gruppo torna compatto mentre si va verso il GPM di Gualdo, azione che lascia pensare che i campioni vogliano sciogliere i pedali e far scintille proprio sulla salita di Sassotetto e giocarsi li, tappa e maglia.

Si va verso la salita dura e finale di Sassotetto e c'è molta bagarre per prenderla in testa al gruppo e non perdere l'occasione.

Tra le più attente la Movistar di Eric Mas che, in 10° posizione nella generale, deve recuperare solo 21 secondi su Roglic, al momento secondo in classifica.

Dovranno ancora una volta fare i conti con il vento. Ai 10 km inizia la salita, in testa a fare il ritmo è ancora la Movistar con alle spalle la Jumbo di Roglic, sempre coperto.

Al cartello di Piobbico, a 5.8 è Davide Formolo (Uae) a svegliare la situazione ed accelerare per 200 metri sfaldando le retrovie del gruppo dove rimane anche Van Der Poel.

Continuano la salita aggruppati, Roglic e Almeida rimangono coperti. A 4.8 km una nuova accelerazione di Damiano Caruso (Bahrain) alza nuovamente il ritmo per il compagno Landa mentre a mollare è Alaphilippe.

Caruso continua la pedalata e prende un po’ di vantaggio solitario mentre il gruppo alle spalle è sempre più ridotto.

Si fa i conti anche con la pioggia sottile che inizia a scendere e soprattutto con il vento contrario. Caruso mantiene i suoi 8” mentre alle spalle si cerca di capire come muoversi, tra sgasate e controlli tra big.

Prima Yates poi Almeida, Hindley e Kamna, ma Caruso guadagna e ai 2 km dal traguardo pedala con 17”.

Un finale che si sta scaldando, con la neve a fare da cornice ai 7 tornanti con le pendenze più cattive a doppia cifra. Faticano ad andare a prendere il siciliano che sta salendo bene, con il ghigno di chi ha in mente qualcosa.

A 1.2 km è Mas a mettere fuori la testa, Roglic rimane passivo e Caruso all’ultimo km ha però solo una manciata di metri di vantaggio. Mas e Ciccone si avvicinano, c’è anche Land. In vista del traguardo sono una quindicina di corridori. Finora la maglia azzurra Kemna non ha perso un colpo su questa salita ma ci si gioca tutto, dunque, in una volata.

A imporre la sua ruota è il sornione Roglic che senza aver fatto finora nemmeno uno scatto, ma il più veloce tra i concorrenti alla vittoria, con qualche pedalata più poderosa conquista il traguardo di Sassotetto ma anche la maglia di leader della classifica generale.

Alle sue spalle, Giulio Ciccone, Tao Geoghegan Hart, Jai Hindley, Lennard Kamna, Aleksandr Vlasov, Mikel Landa Meana, Joao Almeida, Damiano Caruso e Brandon Mcnulty.

Le dichiarazioni

 “Era quasi impensabile ottenere un altro successo dopo quello di ieri ma allo stesso tempo è una sensazione bellissima – ha detto Primoz Roglic - Il vento soffiava forte fin da fondovalle, la salita è diventata durissima ma possiamo dire che alla fine è andata bene così e che la Tirreno-Adriatico è l'unica competizione in Europa che è arrivata fino al traguardo senza intoppi. In salita non ero brillantissimo ma grazie al lavoro congiunto con Wilco Kelderman ci siamo regalati la possibilità di arrivare a sprintare per il successo. Due vittorie sono ben oltre ciò che mi attendevo da questa Tirreno. Una delle ragioni per cui sono venuto qua era correre insieme ad alcuni dei ragazzi con cui poi sarò al Giro come Wilco e Koen Bouwman. Faremo il possibile per difendere la maglia domani".

Le maglie

Maglia Azzurra, leader della Classifica Generale, sponsorizzata ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo - Primoz Roglic (Jumbo-Visma)

Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, sponsorizzata madeinitaly.gov.it - Primoz Roglic (Jumbo-Visma), indossata da Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck)

Maglia Verde, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata Trenitalia - Primoz Roglic (Jumbo-Visma), indossata da Giulio Ciccone (Trek - Segafredo)

Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, nati dopo il 01/01/1998, sponsorizzata Crédit Agricole - João Pedro Gonçalves Almeida (UAE Team Emirates)

La classifica generale

1. Primoz Roglic (Jumbo-visma);

2. a 4” Lennard Kamna (Bora – hansgrohe)

3. a 12” Almeida Goncalves (Uae Team Emirates),

4. A 17” Mcnulty Brandon (Uae Team Emirates)

5. A 19” Kelderman Wilco (Jumbo-Visma),

6. A 19” Geoghegan Hart Tao (Ineos Grenadiers),

7. A 21” Vlasov Aleksandr (Bora – Hansgrohe),

8. A 22” Hindley Jai (Bora – Hansgrohe),

9. A 24” Ciccone Giulio (Trek – Segafredo),

10. A 31” Mas Nicolau Enric (Movistar),

11. A 38” Carthy Hugh John (Ef Education),

12. A 41” Pinot Thibaut (Groupama),

13. A 45” Yates Adam (Uae Team Emirates),

14. A 46” Landa Meana Mikel (Bahrain Victorious),

15. A 49” Caruso Damiano (Bahrain)

16. A 52” O'connor Ben (Ag2r Citroen),

17. A 1’03 Leknessund Andreas (Team Dsm)

18. A 1’08 Vanhoucke Harm (Dsm),

19. A 1’20 Buitrago Sanchez Santiago (Bahrain),

20. A 1’31 Howson Damien (Q36.5 Pro Cycling Team)

L’ordine d’arrivo

1. Roglic Primoz (Jumbo-Visma) che prende 10” di abbuono

2. Ciccone Giulio (Trek – Segafredo) che prende 6 secondi di abbuono

3. Geoghegan Hart Tao (Ineos Grenadiers) che prende 4” di abbuno

4. Hindley Jai (Bora – Hansgrohe)

5. Kamna Lennard (Bora – Hansgrohe)

6. Vlasov Aleksandr (Bora – Hansgrohe),

7. Landa Meana Mikel (Bahrain Victorious),

8. Goncalves Almeida Joao Pedroy (Uae Team Emirates)

9. Caruso Damiano (Bahrain)

10. Mcnulty Brandon (Uae Team Emirates)