PATRIZIA TOSSI
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Elezioni Europee, i risultati in Veneto. Crolla la Lega, vola la leadership Meloni. Donazzan presidente? “È il mio sogno”

Fratelli d’Italia diventa il primo partito veneto: passa dal 6 al 37%. Salvini perde 36 punti, il Pd resta stabile ma sale al secondo posto. Pieno di preferenze per Elena Donazzan (seconda donna più votata dopo la premier), che già pensa la successione a Zaia

Veneto, 10 giugno 2024 – Arretra la Lega nel feudo di Zaia, i veneti spostano il consenso verso la leadership di Giorgia Meloni. È Fratelli d’Italia il primo partito in Veneto, i risultati delle europee spostano l’ago della bilancia più a destra.

Il partito di Salvini passa dal 49,88% del 2019 al 13,15% di oggi, con una caduta verticale di oltre 36 punti. Un segnale politico molto forte per il vicepremier, che mostra sottotraccia (ma non tanto) la divisione Salvini-Zaia.

Ma il vero exploit è il volo di Fratelli d’Italia. La premier voleva un ‘referendum’ sul suo lavoro al governo e l’ha ottenuto: la fiamma tricolore guadagna anche in Veneto, dove il suo partito è passato dal 6,76 al 37,58%. Con 31 punti in più, sono i voti che mancano all’appello di Salvini. Due donne 

Fratelli d'Italia è il primo partito in Veneto, Giorgia Meloni ed Elena Donazzan sono le donne più votate
Fratelli d'Italia è il primo partito in Veneto, Giorgia Meloni ed Elena Donazzan sono le donne più votate

Pd secondo partito del Veneto

Un altro dato interessante è l’apparente rimonta del Pd. Non è una vera crescita e nemmeno un voto al cambiamento portato da Elly Schlein, visto che i Dem confermano la quota del 2019, passando dal 18,94 al 18,88%. Un equilibrio che premia.

Come cambia lo scenario

Negli ultimi cinque anni sono successe tante cose, perfino un tentativo dei fedelissimi del governatore di portarlo a Roma al posto di Matteo. Non ce l’hanno fatta, almeno per il momento. Ma nel cassetto di Zaia c’è l’arma segreta: quel 44,57% e più di 916mila voti incassati dalla ‘Lista Zaia Presidente’ alle regionali del 2020. Se non potrà fare il terzo mandato dove andranno i voti di Zaia, visto che al momento non sono stati raccolti dalla Lega di Salvini?

"Le elezioni europee non sono proprio il campo di battaglia tipico della Lega – commenta Luca Zaia – noi siamo più forti nel territorio, lo vedremo oggi con l'apertura delle urne per molti sindaci che vinceranno dove abbiamo perso alle Europee. Dobbiamo ricordare intanto che si è portato a casa un risultato, seppur risicato, maggiore delle politiche. Si può crescere ancora, l'importante è avere ben chiari i driver e penso che il tema identitario e dei territori sia fondamentale”.

Serbatoio Zaia: dove finiranno i suoi voti?

Se il Governo non cambierà la legge elettorale aprendo al terzo mandato, Luca Zaia si ferma qui. Ma solo in Veneto, perché un’apertura verso la politica di Giorgia sembra già essere tracciata. È un strada tutta in salita, soprattutto dopo il no incassato da Bonaccini in Emilia Romagna, alleato di Zaia sul fronte del federalismo.

E allora, in caso di veto, il consenso guadagnato negli anni da Zaia dove verrà convogliato? Un’incognita che potrebbe pesare moltissime sulle future mosse del centrodestra.

Exploit Donazzan

Con oltre 60mila preferenze, l’assessora veneta Elena Donazzan è la seconda più votata in tutto il Nord-est dopo Giorgia Meloni. Eletta al Parlamento Europeo con FdI, questi voti potrebbero aprirle la porta verso la successione al trono di Zaia. Donazzan presidente della Regione? “È sempre stato il mio sogno e quello resta”.

“Il 37% che FdI ha registrato in Veneto, con il più alto scarto in positivo, fa ben dire che nel caso in cui non dovesse esserci una modifica di legge, e quindi Zaia non potesse più fare il presidente, Fratelli d'Italia potrebbe non rivendicare , ma proporre una candidatura alla presidenza. Non nascondo che tra questi io metto sempre la mia disponibilità al servizio dei veneti e di Fratelli d'Italia”. E con queste parole la strada è chiara: la neo eletta è pronta a mettere sul piatto i suoi voti. Da domani, la guerra è aperta. 

Zaia avverte: nessun rimpasto

Elena Donazzan parte per l’Europa, la giunta Zaia perde un pezzo. Ma il governatore avverte: nessun rimpasto. “Quando un mio assessore ha un buon risultato è giusto complimentarsi. Ora si aprirà la sostituzione dell'assessore Donazzan come assessore di Fdi. C'è da capire quali saranno le proposte che loro faranno, ma nella totale serenità”, dice il presidente Luca Zaia. “La mia idea – prosegue – è quella di lasciare lo status quo, dove Fratelli d'Italia presenterà la sua proposta per una nomina, come come si deve fare. Non c'è nulla da mercanteggiare”.