GIUSEPPE POLI
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Gimbo è già pronto a volare sul mondo: "Barshim l’uomo da battere, ma io sono lì"

A Chorzow un 2,34 da applausi che però non soddisfa pienamente Tamberi verso Budapest: "Alcuni aspetti tecnici da migliorare"

Gimbo è già pronto a volare sul mondo  "Barshim l’uomo da battere, ma io sono lì"

Gimbo è già pronto a volare sul mondo "Barshim l’uomo da battere, ma io sono lì"

Ancona, 18 luglio 2023 – Gianmarco Tamberi è tornato da Chorzow non solo con l’argento conquistato dietro a Mutaz Barshim, ma soprattutto con un 2,34 che, a un mese dai Mondiali di Budapest, lo pone già sui livelli dello scorso anno, quando superò quella misura a Zurigo, a settembre. Per l’altista anconetano comincia la rincorsa all’appuntamento iridato.

Gimbo, quali sensazioni in pedana a Chorzow?

"Ero molto concentrato, sapevamo che questa gara era un punto cruciale della stagione. Perché avendo deciso di fare poche gare era fondamentale mettere un bel segno per capire dove siamo".

Un argento e una misura che la soddisfano?

"Beh, l’argento non mi soddisfa mai, in realtà, e resta un po’ di rammarico perché sapevo di poter saltare qualcosa in più. Purtroppo tecnicamente non sono riuscito a saltare come avrei voluto. Ho fatto passi avanti rispetto all’ultimo mese, ma ho trovato qualche difficoltà perché era la prima volta che provavo tutta la rincorsa. In gara ci sono state un po’ di cose che mi hanno destabilizzato e non sono riuscito a trovare il mio salto, almeno fino alle due prove sul 2,36. Sono contento a metà".

Si aspettava un risultato e una crescita del genere, dopo l’Europeo a squadre?

"Onestamente sì, perché la prima gara rappresenta sempre un’incognita, un mese fa non potevo aspettarmi di fare il miglior salto della stagione, e poi facevo una rincorsa con due passi in meno. Poi dalla prima gara abbiamo capito anche alcune cose tecniche che, purtroppo, non siamo riusciti a portare tutte in pedana a Chorzow".

Quanto s’è sentito vicino al 2.36 che ha superato Barshim?

"Molto vicino, quelli sono stati i migliori salti della gara. Ci sono andato anche più vicino nella seconda prova, quindi resta un po’ di rammarico. Ma va bene così, l’argento lascia quella voglia di rivincita che è importante sentire prima dei Mondiali. In questo senso è quasi un vantaggio essere arrivato secondo".

Cosa ha detto al suo amico Barshim?

"Gli ho fatto i complimenti perché è stato molto bravo, era tanto che non saltava misure sopra i 2,30, ha dimostrato ancora una volta il campione che è. E’ l’uomo da battere".

Su cosa si focalizzerà la sua preparazione nelle prossime settimane?

"Adesso faremo un piccolo momento di carico in cui tornerò ad allenarmi intensamente, visto che durante le gare si lavora un po’ meno".

Quali saranno i prossimi appuntamenti in vista di Budapest?

"Un test il 6 agosto in Germania: l’obiettivo è registrare quelle sensazioni e quegli aspetti tecnici che abbiamo capito ma che ancora non riesco a mettere in pratica con costanza, soprattutto per applicarli a velocità più elevate. Abbiamo capito su cosa lavorare, ed era il passo più difficile".

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