STEFANO FOGLIANI
Vivere Sassuolo

Sportivamente, il Festival che non ha confini

Nato come evento locale, sta crescendo di anno in anno e anche in questa edizione ha ottenuto ottimi riscontri di partecipazione .

Nato come evento locale, sta crescendo di anno in anno e anche in questa edizione ha ottenuto ottimi riscontri di partecipazione .

Nato come evento locale, sta crescendo di anno in anno e anche in questa edizione ha ottenuto ottimi riscontri di partecipazione .

Lo sport come occasione di una nuova vita, com e strumento di inclusione e di trasmissione di valori universali. È la chiave di lettura con cui il Festival Sportivamente ha proposto, con la sua ottava edizione, un format promosso dall’associazione Fuori Campo 11 che anche quest’anno, grazie ad una settimana ricca di eventi, ha coinvolto scuole, associazioni e cittadini. Nato come evento locale nel 2018, il Festival ha sputo ritagliarsi, nel corso degli anni, uno spazio di tutto riguardo: celebra lo sport come ponte tra le differenze, offrendo un palinsesto che spazia tra la condivisione e l’apprendimento, rivolgendosi ai giovani ma non solo.

"È un’occasione di dialogo tra il mondo dello sport, le scuole e l’associazionismo: attraverso gli eventi proposti e le testimonianze che abbiamo offerto con il nostro Festival – spiega Barbara Fontanesi, presidente di Fuori Campo 11 – vogliamo che l’attività sportiva diventi condivisione di valori anche fuori dai campi da gioco. L’inclusione, l’aiuto reciproco, la collaborazione sono infatti valori spendibili quando si fa attività sportiva, ma anche e soprattutto a livello universale".

Al centro del Festival Sportivamente, come sempre, le persone e le loro storie che integrano un calendario fatto di incontri con atleti, conferenze, attività sportive adattate e momenti di sensibilizzazione, aperti alla cittadinanza e agli studenti. L’evento, realizzato con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Sassuolo, del CIP Emilia-Romagna, del Comune di Modena e del CSI Modena e con la collaborazione di diverse associazioni locali, ha confermato anche con l’edizione 2024 la sua efficacia nel veicolare quel messaggio cui la testimonianza diretta dei relatori coinvolti aggiunge il valore del ‘vissuto’.

Sono storie di forza e coraggio, quelle che racconta il Festival, che utilizzano lo sport per andare oltre le barriere e gettare un ponte verso la conoscenza dell’altro. Tra i protagonisti Adill Zarid, campione di tennis showdown, disciplina in cui oggi figura tra i primi dieci atleti italiani, Rita Cuccuru, pluripreniata atleta paralimpica di triathlon, Paolo Muzi, che ha affrontato il Parkinson affrontando la via Francigena in bicicletta ma anche e soprattutto i tanti ragazzi coinvolti nella attività previste dal programma messo a punto dall’organizzazione anche grazie all’allestimento di spazi comuni di conversazione e gioco tra Sassuolo, Formigine e Modena.

Come ‘Strike! – Il Bowling Ci Mette in Pista’, il torneo di bowling dedicato a ragazzi e ragazze con disabilità, realizzato con il supporto di Dream Team Bowling Asd e Draghi Rossi Asd a Formigine. O come ‘Lo sport ama!’, la giornata dedicata all’attività motoria per ragazzi e ragazze disabili con istruttori specializzati. "Siamo già al lavoro per la prossima edizione, e vogliamo che l’effetto positivo del festival sia più lungo possibile. Partiremo – annuncia Fontanesi – con l’inizio dell’anno scolastico 2025 e termineremo a marzo 2026 con una serie di laboratori svolti in classe. Gli eventi saranno comunque aperti a tutta la cittadinanza".