JACOPO GOZZI
Vivere Sassuolo

’La mia via a pois’, la lentezza diventa arte

Il murale dei bambini sulla parete della primaria ’Ferrari’ di Fiorano: una tartaruga come simbolo di un pianeta più sano e bello

Il murale inaugurato sulla parete della scuola primaria ’Ferrari’ alla presenza delle autorità cittadine: simboleggia la lentezza di un mondo più sano e bello

Il murale inaugurato sulla parete della scuola primaria ’Ferrari’ alla presenza delle autorità cittadine: simboleggia la lentezza di un mondo più sano e bello

Valorizzare l’identità di ogni bambino attraverso l’arte. È con questa intuizione che giovedì mattina il murale ‘La mia via a pois’, realizzato dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Fiorano Modenese 1 su idea dell’artista Tina De Falco e promosso dal Comune di Fiorano, è stato inaugurato sulla parete della scuola primaria ’Ferrari’ alla presenza delle autorità cittadine.

L’opera rappresenta la conclusione di un percorso durato diversi mesi nel quale bambini e ragazzi dell’istituto, ispirati dall’arte di Yayoi Kusama, hanno esplorato il potenziale creativo della propria identità collaborando attivamente alla creazione del murale. Quest’ultimo, progettato dagli studenti della seconda media delle scuole Leopardi, prende spunto dalle ‘Città invisibili’ di Calvino e raffigura un villaggio immaginario, rappresentato da una tartaruga, simbolo della necessità di rallentare, sognare e costruire un mondo più sano e bello; sullo sfondo, una lunga strada punteggiata simboleggia il viaggio verso il paese immaginato dai bambini.

"Il messaggio che emerge – afferma l’artista Tina De Falco – è molto profondo e nasce dalle istanze degli stessi alunni. Sono stati loro a chiedere di raffigurare la tartaruga che rappresenta la lentezza della vita: di fronte a un mondo sempre più frenetico, i primi ad aver bisogno di ritmi più rilassati, sono proprio i bambini. Un altro tema centrale del murale resta l’identità ed è semplificato dalla strada fatta di puntini, dove ciascuno dei pois rimanda all’identità di ogni bambino: tutti uguali nella dignità ma, allo stesso tempo, tutti diversi".

Il percorso, oltre a valorizzare le abilità degli alunni, unisce una serie di temi trasversali che spaziano dalla cittadinanza attiva alla storia dell’arte, senza dimenticare l’educazione alla bellezza.

"Sono convinta – prosegue De Falco – che educare i bambini all’arte e alla bellezza sia uno dei compiti fondamentali della scuola. Inoltre, in un’epoca in cui la didattica è sempre più orientata alle nuove tecnologie, è importante ricordare che potenziare la manualità e la coordinazione favorisce le abilità cognitive dei bambini. Ormai è risaputo: lo sviluppo delle funzioni cerebrali è strettamente legato all’attività manuale. Progettare e realizzare opere d’arte, dunque, non è soltanto utile dal punto di vista pedagogico, ma accresce anche il pensiero critico degli alunni e contribuisce a trasformare l’ambiente scolastico in un luogo più accogliente e ricco di stimoli".

Oltre all’iniziativa di Tina De Falco, per realizzare il murale è stato fondamentale il contributo delle docenti e artiste Silvana Palumbo, che ha aiutato gli alunni nella realizzazione delle parti più impegnative del murale, e Maria Anna Cantacesso, che ha fornito un supporto costante in ogni fase del progetto. Grazie alla costante interazione docenti e artisti, l’iniziativa ha offerto un’esperienza educativa completa per un progetto trasversale capace di coinvolgere tutta la comunità dell’Istituto Comprensivo Fiorano Modenese 1, composto da due scuole dell’infanzia, una primaria e una secondaria di primo grado.

"I veri protagonisti di questo progetto – conclude la preside dell’Istituto, Amelia Cerrato – sono bambini e ragazzi. Con la collaborazione delle docenti e di tutta la comunità scolastica, Tina De Falco è riuscita a coinvolgere gli alunni in un’attività laboratoriale che unisce allo stesso tempo teoria e pratica: il murale che attualmente abbellisce il plesso Ferraris, infatti, è frutto della lettura e della reinterpretazione dei ragazzi, che hanno riflettuto su temi quali libertà, condivisione e comunità, adattandoli al loro modo di sentire ed essere".