
La Guglia di Sassuolo raccoglie fondi per carrozzine speciali per due atleti paralimpici, unendo sport e solidarietà.
Si dice spesso, nel raccontare dell’impegno nel sociale delle società sportive dilettantistiche, che sport e solidarietà vanno a braccetto. Nel caso de La Guglia di Sassuolo, storica realtà podistica fondata nel 1987, forte di circa 200 tesserati e orgogliosamente sassolese sia nei colori (nero e verde, what else?) che nel logo (la Guglia di Marco Pio, appunto) sport e solidarietà, invece, vanno di corsa.
Perché in sole due settimane il sodalizio sassolese ha cominciato – e concluso – una raccolta fondi che ha permesso di dotare di due carrozzine ‘speciali’ due ragazzi altrettanto ‘speciali’, tesserati con La Guglia come atleti paralimpici, ovvero Simone Venturelli e Federico Magnani. Il primo compie domani 21 anni, il secondo di anni ne ha 26: ci saranno entrambi, il prossimo 11 maggio, ai nastri di partenza della decima edizione della ‘Saxo Oleum Run – Coursa ed Sasol’, la gara che La Guglia organizza ogni anno giocando ‘in casa’, ed entrambi dotati delle carrozzine ‘HyppoCampe’ che permetteranno loro di partecipare anche ad altro competizioni. "Siamo in tanti e quel poco che ognuno riuscirà a donare può davvero contribuire a realizzare il sogno di questi ragazzi e delle loro famiglie di poter partecipare a camminate e gare insieme a noi. Possiamo partire subito con questa grandissima impresa, ancor prima umana che sportiva", aveva scritto ad atleti, tesserati e simpatizzanti il presidente de La Guglia Emilia Neviani, ed in due settimane la raccolta fondi è andata a buon fine. Grazie al contributo, determinante, di alcune aziende – Tazzioli e Magnani Srl , Termoplastica Sghedoni SpA, Gualtieri William Autotrasporti, Ristorante Erny’s Sas, Officina Spezzani Snc, C.M.I. Scrl, FF Impianti e Costruzioni Srl, Carpress 2 Srl, Spezzani Luca Autotrasporti – oltre che della Fondazione Iris Ceramica e soprattutto grazie ai tanti che hanno contribuito, ognuno in misura di quanto ha potuto. "Sono rimasta stupita e commossa dalla risposta che abbiamo avuto: grazie al tam tam social, oltre al fatto che tanto la famiglia di Simone che quella di Federico sono molto conosciute nella nostra ‘tribù’, in sole due settimane abbiamo raccolto quanto serviva ad ordinare ed acquistare le due carrozzine e accessoriarle in modo che rispondessero alla perfezione alle necessità di Simone e Federico: i ragazzi – spiega Neviani – hanno già preso contatto con l’azienda che gliele fornirà per configurare i mezzi che consegneremo loro in occasione della Saxo Oleum Run, che sarà anche un’occasione per ringraziare i tanti che si sono prodigati per realizzare il sogno dei nostri due ragazzi".
Non il primo sogno, tra l’altro, che La Guglia fa in modo si avveri: già nel 2023 analoga iniziativa era stata intrapresa per dotare di una carrozzina ‘speciale’ Elena Guandalini, moglie di un ‘guglino’ (tra di loro, i runners neroverdi si chiamano così) storico come Marco Crespi, "ed anche allora – racconta Neviani – la risposta al nostro appello fu commovente, permettendoci in un mese di acquistare la carrozzina con cui Elena ha già partecipato a diverse manifestazioni e con cui parteciperà, nel weekend, alla mezza maratona di Maranello". A dire, insomma, che con addosso le ‘canotte’ neroverdi de La Guglia si fa attività sportiva, ma ci si spende anche in ambiti che fanno, in questo caso come in altri, delle associazioni sportive uno strumento di socializzazione e socialità.
All’interno del quale gareggiare, certo, ma anche conoscersi, frequentarsi, condividere ed essere, in un certo senso, comunità. In grado di far correre non solo i runners, ma anche i moti più nobili della solidarietà e dell’attenzione all’altro. Arrivando, peraltro, sempre al traguardo.
Stefano Fogliani