di Jacopo Gozzi
La storica Baracchina del Gnocco Fritto di Sassuolo rappresenta un unicum nel panorama gastronomico del territorio. Il locale, nato nel 1966 e gestito da trentatré anni a questa parte da Andrea Ranuzzi e Orietta Grimaldi, infatti, è specializzato nella produzione di un solo prodotto: gnocco fritto d’asporto. Quello che doveva essere un lavoro di pochi anni, per i titolari, è diventata la passione di una vita. "Quando nel 1991 abbiamo aperto il locale – racconta Orietta Grimaldi – lavoravamo di notte, dalle 2 alle 7 e rifornivamo principalmente bar e grossisti. Eravamo convinti di prendere in gestione la Baracchina solo per pochi anni e dedicarci in seguito a qualcosa di nuovo, tuttavia nel corso del tempo, ci siamo innamorati di quest’attività: non ce lo saremmo mai aspettati, ma nel 2024 siamo ancora qui".
Il punto di svolta per Andrea e Orietta è arrivato con la pandemia, che li ha costretti a modificare gli orari. "Il 2020 – prosegue Andrea Ranuzzi – è stato durissimo. La maggior parte della attività che rifornivamo erano chiuse e le vendite sono crollate. Ci siamo trovati di fronte a un bivio: chiudere o reinventarsi. Abbiamo deciso di cambiare gli orari di apertura e lavorare di sera".
L’idea di una rivisitazione serale ha portato una ventata di freschezza al locale di via Radici in Monte, che si è rivolto a un target di clienti leggermente diverso. "Se prima – sottolinea la titolare – rifornivamo prevalentemente bar e aziende, adesso il nostro cliente tipo è chi organizza un aperitivo in casa, magari accompagnando il gnocco con una bottiglia di vino, o chi vuole un buon prodotto per una cena in famiglia o con amici: le persone apprezzano la qualità e la tradizione che ci contraddistinguono". Il segreto del successo della Baracchina del Gnocco Fritto, infatti, risiede nella selezione accurata degli ingredienti e nel metodo di lavorazione affinato da anni di esperienza.
"Il gnocco fritto – commenta Ranuzzi – è un cibo molto semplice ma, dal canto nostro, utilizziamo sempre materie prime di alta qualità per dare vita a una ricetta semplice ma curata, affinata dai suggerimenti del gestore precedente e resa unica dal nostro sistema di lavorazione e cottura".
Per mantenere un servizio efficiente, i titolari hanno scelto di non accettare più prenotazioni. "All’inizio – spiega Grimaldi – accettavamo anche prenotazioni telefoniche. Ma abbiamo visto che spesso nascevano malumori tra chi era in fila e chi, avendo chiamato, si aspettava di essere servito immediatamente. Per questo motivo, visto che la frittura del gnocco richiede pochissimo tempo, abbiamo deciso di eliminare le prenotazioni: chi vuole essere servito viene qui, attende qualche minuto e riceve il suo gnocco d’asporto".
La Baracchina del Gnocco Fritto apre i battenti sei giorni a settimana e rimane chiusa di sabato. "So che chiudere il sabato può sembrare strano – puntualizza Orietta – ma si tratta di una scelta storica, dovuta al fatto che la maggior parte dei grossisti e dei bar che rifornivamo fossero chiusi di domenica.
Attualmente, siamo in tre: io, mio marito Andrea e Gisella Casini, una dipendente che abbiamo assunto dal 2016 e ci aiuta a friggere. Siamo cresciuti con la cultura del lavoro; chiacchieriamo sempre volentieri con i clienti, ma crediamo fermamente che nei momenti in cui il locale è più affollato serva restare concentrati, tenere la testa bassa e lavorare". La Baracchina del Gnocco Fritto, oggi come trent’anni fa, rimane un rifugio per gli amanti della tradizione modenese che cercano un prodotto autentico e genuino. "Ogni tanto – conclude Andrea – qualcuno ci dice che il nostro gnocco è ‘proprio come quello di una volta’. Sono commenti che ci scaldano il cuore e ci danno la forza per continuare.
Speriamo che, con ogni pezzo di gnocco fritto, i nostri clienti possano percepire l’impegno e la passione che, ogni giorno, mettiamo nel nostro lavoro".