ELIO GIUSTI
Vivere Sassuolo

Gaia Masetti e l’amore per la bicicletta:: "A sei anni la prima gara, grazie a mio papà"

La campionessa europea si racconta in una stagione che le ha regalato grandi soddisfazioni: "Quella caduta sembrava aver rovinato tutto..."

Gaia Masetti e l’amore per la bicicletta:: "A sei anni la prima gara, grazie a mio papà"

La campionessa europea si racconta in una stagione che le ha regalato grandi soddisfazioni: "Quella caduta sembrava aver rovinato tutto..."

La ciclista Gaia Masetti è rientrata dal Belgio nei giorni scorsi giusto in tempo per festeggiare il suo compleanno in famiglia, infatti la campionessa europea 2024 è nata il 26 ottobre 2001 a Sassuolo.

La stagione appena conclusa è stata certamente la più importante della tua carriera ciclistica. Come è iniziato tutto? Come hai iniziato ad andare in bicicletta?

"Avevo solo 6 anni quando papà Lorenzo, che aveva corso, mi ha attaccato il numero alla schiena prima gara (vinta ndr) e da allora non ho più smesso. Dopo la trafila delle categorie giovanili, sempre seguita dalla mia famiglia, ho frequentato il Baggi a Sassuolo dove mi sono diplomata geometra,e contemporaneamente gareggiavo con il Team Top Girls Fassa Bortolo con buoni risultati, poi è iniziata la grande avventura nel mondo professionistico".

Quando è avvenuto il contatto con il Team World Tour dell’AG Insurance Soudal?

"Durante una delle gare internazionali di fine stagione in Italia i diesse dell’AG Insurance mi hanno proposto un contratto di due anni e d’accordo con la mia famiglia ho accettato ed i primi tempi è stato veramente impegnativo vivere tanto tempo fuori casa e non ultimo il problema della lingua, infatti all’inglese scolastico ho dovuto aggiungere un corso accelerato"

E poi il debutto nel 2022 non è stato certamente semplice

"Il debutto per la verità è stato abbastanza buono tanto che mi hanno selezionata per partecipare al Tour de France, ma nella seconda tappa una brutta caduta mi ha messo fuori causa per il resto della stagione con frattura della mandibola e della clavicola. È stato veramente duro il recupero e credevo di non ritornare più ai livelli di prima".

Invece a gennaio è arrivata la convocazione per un stage in azzurro …

"Sì, una una bella iniezione di fiducia ed è arrivata la prima vittoria in una classica francese e dopo un bel podio al Tour dell’Avenir la convocazione agli europei Under 23: sono arrivata decima nella prova a cronometro individuale ed ho sfiorato il podio nella prova su strada".

Tra le elite l’asticella nel 2024 si è alzata?

"È stato un anno impegnativo con la partecipazione sia al Giro d’Italia che al Tour de France che ho portato a termine entrambi lavorando per la squadra, ma è arrivata la convocazione in azzurro agli Europei assoluti come componente del nazionale nel cronosquadre dove ho gareggiato con grandi campioni ma sono riuscita a tenere il loro passo ed è stata una grande soddisfazione vestire la maglia di campionessa europea e poi è arrivata anche convocazione per i mondiali su strada dove ho gareggiato con impegno per fare esperienza".

E nel futuro cosa ti aspetti?

"Dopo qualche giorno a casa dove farò qualche uscita assieme a Luca Paletti (professionista della VF Group ndr) e qualche cicloamatore già a dicembre è previsto uno stage in Spagna perché la stagione 2025 inizierà già a gennaio in Australia e poi vedremo…".